In un mondo aziendale sempre più digitalizzato, le soluzioni per la sincronizzazione e la condivisione dei file (EFSS-Enterprise file synchronization and sharing) rendono più facile condividere le informazioni in maniera sicura ed efficace. Queste soluzioni presentano tuttavia delle vulnerabilità che gli hacker possono sfruttare per prendere di mira le aziende, consapevoli che le grandi quantità di dati preziosi che queste gestiscono ne aumenta la propensione a pagare per ritornare alla normalità. Pur essendo sulla scena da ormai oltre dieci anni, il ransomware continua infatti a essere uno dei metodi di cyberattacco più popolari.
Il problema è che soddisfare le richieste degli hacker è però solo il primo passo verso il recupero dell’operatività dopo un attacco ransomware. Per agire con rapidità è necessario poter contare su soluzioni EFSS che consentano agli amministratori del sistema di prendere in mano la situazione, individuando i file infetti e sostituendoli con copie di backup sicure, evitando così il verificarsi di seri danni.
Questo white paper, fornito da BlackBerry, spiega come ridurre rischi, costi e tempi di recupero, evitando contemporaneamente perdite di produttività e tempi di inattività. Leggendolo saprete:
- cos’è il ransomware e perché è così diffuso
- quali sono le differenze tra phishing e spear-phishing
- quali sono stati i principali attacchi ransomware degli ultimi anni
- quali conseguenze può avere un attacco ransomware
- come rispondere a un attacco ransomware con le soluzioni EFSS
- quale soluzione scegliere per ridurre rischi, costi e tempi di recupero
