La gestione delle infrastrutture comporta sempre necessità, impegni e accorgimenti particolari; questo è ancor più valido oggi, a fronte di un momento storico in cui è richiesta un’attenzione particolare al tema della sostenibilità, sia economica che ambientale. Una sfida tanto più importante quanto più l’infrastruttura è strategica e territorialmente estesa: per portare a termine con successo un lavoro di questo tipo servono competenze specifiche e strumenti di ultima generazione.
In particolare, nella gestione di infrastrutture con progetti estesi che hanno molti anni di storicità, accade spesso che l’implementazione avvenga sulla base della contingenza, in base all’evoluzione che l’infrastruttura stessa vive nel tempo. In questi casi il modo giusto per affrontare un progetto complesso è ripartire dalle basi avvantaggiandosi dell’esperienza acquisita negli anni. Ma bisogna sapere bene come fare per non incorrere in errori.
Questo white paper, fornito da ServiTecno, spiega come ottimizzare la gestione delle infrastrutture complesse attraverso il caso di successo relativo al revamping dell’acquedotto di Malta. Continuando la lettura, approfondirete questi temi chiave:
- lo scenario generale dell’acquedotto di Malta: le criticità da affrontare
- l’ecosistema pregresso e le precedenti implementazioni
- le sfide da raccogliere in un progetto di revamping
- gli errori da evitare per non introdurre ritardi importanti e voci di costo considerevoli
- le fasi di assessment, progettazione e lavorazione (in 4 punti)
- i requisiti di un approccio pragmatico in grado di garantire la massima efficienza operativa