Il GDPR rappresenta il più grande cambiamento apportato alla legislazione europea in materia di protezione dei dati negli ultimi trent’anni e ormai siamo agli sgoccioli: l’entrata in vigore è stabilita per il 25 maggio 2018 e dunque le aziende hanno ancora pochi mesi per garantire che i loro processi di protezione dei dati siano conformi alle nuove regolamentazioni.
Sebbene il GDPR non imponga l’uso di una particolare tecnologia per la data protection, suggerisce fortemente l’uso della crittografia e della pseudonimizzazione come approcci per la protezione dei dati sensibili. Per questo motivo, molte aziende stanno esaminando questi tipi di approcci e si trovano di fronte a una serie di complessità da dipanare.
Per semplificare il percorso verso la conformità aziendale alle nuove normative, è quindi opportuno valutare le diverse soluzioni innovative di crittografia e Key Management.
Questo white paper, fornito da Hewlett Packard Enterprise, spiega in che modo garantire la conformità al GDPR grazie alla crittografia e al Key Management. Proseguendo la lettura potrete scoprire:
- le ragioni principali per cui crittografia e pseudonimazione sono importanti per il GDPR
- in quali casi la crittografia funziona meglio
- che cos’è e come funziona la format-preserving encryption
- come ridurre i rischi di sicurezza nella gestione dei dati sensibili
- come semplificare la crittografia con lo stateless key management