Ormai si è capito. Basta l’apertura di un allegato malevolo in un’email, un clic su un pop-up ingannevole o semplicemente visitare un sito web compromesso per aprire la porta ad un attacco hacker. Indipendentemente dal dispositivo utilizzato, fisso o mobile, i ransomware entrano in azione con una velocità senza perdono, sottraendo dati e informazioni.
L’allarmismo che è scaturito dal recente diffondersi delle minacce non deve distogliere l’attenzione dalle motivazioni che muovono il cybercrime. In primis, colpire la produttività individuale per indebolire quella aziendale, partendo da malware che innescano trappole crittografiche da cui uscire è difficile se non impossibile.
Una soluzione esiste: si basa su una governance capace di orchestrare la sincronizzazione e la condivisione dei file. Il nuovo approccio sfrutta i metadati per abilitare un back up e un ripristino adattivi. Ne parleremo in dettaglio in questo webinar in cui andremo a spiegare: |