Continuano a proliferare le applicazioni e gli strumenti digitali per la gestione della Supply Chain, ma spesso all’aumento di opzioni disponibili sul mercato non corrisponde un’elevata qualità delle soluzioni. È ciò che emerge dal rapporto “The State of the Mobile Experience” di PointSource, che ha analizzato – coinvolgendo 300 decision maker tra marketing manager e CIO – la situazione nei settori Retail, Assicurazioni, Finance e ovviamente Logistica.
Uno dei dati più rilevanti riguarda per l’appunto la soddisfazione che le imprese ricavano dalle piattaforme digitali: se 9 organizzazioni su 10 dispongono già di un mobile website, e 8 su 10 usano addirittura una mobile app specifica, solo il 15% del campione ritiene eccellenti queste soluzioni della propria azienda.
Focalizzando l’attenzione sul settore logistica, il 71% sfrutta una mobile app ad hoc, mentre l’81% ricorre al mobile website per operazioni di inventario, tracciamento delle spedizioni, scansione dei codici a barre e ottimizzazione dei percorsi per le consegne. Anche in questo caso, però, solo il 10% del campione si dichiara pienamente soddisfatto, sulla soglia quindi dell’eccellenza. Senza contare che soltanto un’impresa su 4 utilizza questi strumenti quotidianamente.
Un’insoddisfazione che però produce reazioni positive: il 91% delle aziende ha infatti pianificato nuovi investimenti nel Mobile per il 2016. L’86% con budget superiore ai 100mila dollari, mentre il 25% spenderà più di 500 mila dollari. Del resto il Mobile rimane uno degli ambiti ICT di maggior interesse per i settori coinvolti nello studio: in una scala da uno a dieci, il 69% delle imprese gli attribuisce un punteggio superiore all’otto rispetto all’importanza che riveste per lo sviluppo del business nei prossimi tre anni. I processi che le organizzazioni desiderano migliorare sono Logistics management (88%), Barcode scanning and storage (73%), Ottimizzazione della gestione scorte (69%), e Gestione delle attività sul campo (58%).
Tra le motivazioni che spingono le imprese a investire c’è prima di tutto la volontà di incontrare le aspettative dei clienti, che
desiderano sempre più spesso accedere all’offerta tramite mobile app (71%). In secondo luogo c’è la spinta innovatrice verso prodotti e servizi di ultima generazione (61%) e in terza istanza l’esigenza di prepararsi a un futuro dove le soluzioni mobile saranno preponderanti (59%). Molte organizzazioni si concentreranno quindi sul potenziamento della user experience per rendere più fluido l’accesso alle tecnologie emergenti, come il Mobile payment (64%), il Social commerce (52%) e il video marketing (49%). Il Retail, in particolare, ha l’opportunità di migliorare la user experience dei propri clienti tracciando la storia degli acquisti effettuati in negozio attraverso sistemi analitici dedicati, ma al momento solo il 38% del campione interpellato ha adottato sistemi del genere.
Tornando infine al settore Logistica, il report sottolinea che lo sforzo va indirizzato verso un’offerta mobile specifica per ciascuna esigenza. Infatti il 70% delle imprese che ha adottato soluzioni “tailor-made” ha registrato un incremento della soddisfazione dei clienti., il 63% una connessione più forte con la customer base e il 59% un miglioramento nei processi interni. Tutto questo, naturalmente, a patto di costuire piattaforme user friendly oltre che efficienti. PointSource, commentando lo studio, sostiene che chi si occupa di Supply chain può imparare molto sotto il profilo del design delle mobile app dai settori Retail e Finance.