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Osservatorio Contract Logistics 2020: il mercato si contrae per il Covid (-9,3%) ma cresce l’attenzione all’innovazione

Nel 2020 il fatturato della Contract Logistics toccherà 77,8 miliardi di euro (a fronte degli 84 raggiunti nel 2019), complici la riduzione dell’export e del traffico merci. La pandemia ha, infatti, messo a dura prova i sistemi logistici, ma ha anche riportato la logistica al centro delle strategie aziendali. Nel 2021 riflettori puntati su resilienza, digitalizzazione, sicurezza e semplificazione dei flussi. I dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano

Pubblicato il 13 Nov 2020

Osservatorio Contract Logistics 2020

Il comparto della Logistica è uno dei più sollecitati dall’emergenza Coronavirus. Da un lato, per il 2020 si prevede una contrazione del mercato della contract logistics del 9,3%, a fronte di una riduzione dell’export e del traffico merci per le restrizioni imposte, e un fatturato che toccherà 77,8 miliardi di euro (nel 2019 aveva raggiunto 84 miliardi di euro). Dall’altro, la Logistica ha mostrato una capacità di reazione straordinaria, grazie anche al ricorso all’outsourcing: già a giugno il settore ha segnato una ripresa, con un incremento del 6% dei volumi rispetto allo stesso periodo del 2019. A mettere in evidenza questi elementi è la ricerca 2020 dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano.

A sottolineare il trend appena descritto le parole del Responsabile scientifico dell’Osservatorio, Marco Melacini: «L’emergenza Covid19 ha messo a dura prova i sistemi logistici di committenti e fornitori di servizi logistici, provocando un forte calo del fatturato non completamente compensato dalla robusta ripresa estiva, che interrompe il trend di crescita registrato fino al 2019. Ma ha anche riportato la logistica al centro delle strategie aziendali, evidenziando la resilienza del settore, capace di reggere l’urto della pandemia e operare anche in condizioni difficili. E, soprattutto, non si è fermata la spinta all’innovazione, con l’ingresso sul mercato di tanti nuovi attori e soluzioni innovative capaci di attirare molti più finanziamenti rispetto al passato e molte aziende che stanno cambiando passo nel loro percorso di digitalizzazione dei processi logistici».

A confermare quanto detto da Melacini il censimento di 501 startup logistiche presenti a livello internazionale (+57% rispetto al 2018), e la raccolta di 9,56 miliardi di dollari di finanziamenti (+92%).

Trasformare i punti di debolezza in punti di forza: digitalizzazione priorità nel  50% dei casi

Negli scorsi mesi gli operatori logistici hanno dovuto fare i conti con diversi elementi di attenzione, in primis la sicurezza dei lavoratori, ma anche la necessità di rafforzare la ditribuzione locale per far fronte alla crescita repentina dell’e-commerce e il potenziamento del trasporto intermodale.

Come ha messo in evidenza la ricerca 2020 dell’Osservatorio Contract Logistics, sono partite da qui le organizzazioni nel definire le priorità di intervento e le azioni mirate da portare avanti nel 2021 per una maggior resilienza del sistema logistico: al primo posto c’è capacità di adattamento a nuovi contesti, indicata dal 62% del campione analizzato, seguita dall’introduzione di soluzioni per la digitalizzazione dei processi (50%), con particolare attenzione ai Big Data Analytics, per un miglior monitoraggio delle attività aziendali e dei processi di filiera. Cresce anche l’attenzione per la sicurezza dei lavoratori (38%) e per la semplificazione della gestione dei flussi logistici (27%), raggiungibile anche con la revisione e digitalizzazione di alcuni processi.

«A guidare la reazione positiva della Logistica sono state alcune sue caratteristiche fondamentali – ha sottolineato Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics -: la capacità di prendere decisioni e implementarle in tempi rapidi, la flessibilità operativa e strategica, la capacità di collaborazione fra gli attori dei diversi stadi della filiera e tra committente e fornitore di servizi logistico».

Nello specifico, a guidare il comparto in questo delicato periodo è stata la capacità gestionale dei manager logistici, che si sono dimostrati abili al prendere decisioni tempestivamente, e che hanno anche creato in tempi record delle task force per gestire al meglio le criticità e i nuovi flussi. Altro punto di forza della nuova strategia adottata in tempo di Covid è stato il ricorso all’outsourcing, che ha consentito un rapido adeguamento della capacità operativa, spostando personale da comparti fermi ad altri con picchi di domanda, e ha aiutato a riconfigurare velocemente il network logistico, aprendo nuovi depositi e spostando grandi quantità di merce. Si sono diffusi anche il trasporto intermodale strada-ferrovia e la condivisione di asset provenienti da altri settori bloccati durante il lockdown.

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