Supply Chain Evolution

Supply Chain Management, la piattaforma collaborativa ComplEtE per vincere la sfida del controllo end-to-end dei processi

Dall’esperienza congiunta di DGS e Porini è nata una soluzione end-to-end di nuova generazione per le esigenze della Supply Chain moderna. Basata sul cloud di Microsoft e sulle più innovative tecnologie, facilita la comunicazione fra tutti gli attori delle catene logistiche complesse, permette simulazioni a “più mani” e previsioni basate su algoritmi di Machine Learning. La presentazione a Milano il 6 novembre

Pubblicato il 07 Ott 2019

Manuela Gianni

Direttrice, Digital4Executive

DGS

Tutto il flusso sotto controllo, dalle materie prime fino alla consegna al cliente finale, passando per produzione e distribuzione, governando in real time la complessità e gli imprevisti. È il sogno di ogni responsabile Supply Chain, un ruolo che, nell’era del digitale e della globalizzazione, si è andato sempre più complicando. Oggi l’obiettivo è avere un controllo end-to-end di un processo che non è più lineare, ma intricato e sempre più esteso, e che necessita di costanti interazioni fra tutti gli attori coinvolti. Pianificare la Supply Chain è dunque diventato sinonimo di tecnologie digitali: solo con piattaforme software sofisticate e con i più avanzati algoritmi è possibile assolvere all’arduo compito.

«In passato l’obiettivo delle aziende era principalmente l’ottimizzazione della propria produzione – spiega Stefano Fazio, Solution Expert, Extended SCM di DGS -. Oggi le aziende in espansione sono costrette a guardare fuori dai confini della propria fabbrica, avendo a che fare con un numero sempre più elevato di fornitori e terzisti: si vendono i prodotti e si acquistano materie prime e semilavorati in tutto il mondo, e gli stabilimenti sono sempre più numerosi. Ad una maggiore complessità si contrappone l’esigenza di accorciare il lead time complessivo per mantenere un’elevata competitività. Solo se tutti gli attori sono indirizzati nella stessa direzione le cose funzionano bene e in modo coerente, altrimenti si rischia una grande dispersione di energia».

Il collante fra i molteplici attori delle moderne catene logistiche sono le piattaforme software, che però – secondo la vision di DGS-Porini – sono spesso soluzioni parziali, ovvero focalizzate su un singolo tassello, facendo perdere di vista lo scenario complessivo.

Da queste considerazioni è nata la Suite ComplEtE, una innovativa soluzione di Extended Supply Chain coerente con i paradigmi Industry 4.0 e sviluppata sulla piattaforma Cloud di Microsoft, frutto di una partnership fra due aziende italiane con una lunga storia di successi, perfettamente complementari. Le competenze distintive di DGS in ambito Supply Chain unite ai centri di eccellenza di Porini sulle Microsoft solutions hanno quindi permesso di ingegnerizzare una piattaforma che ha anche l’obiettivo di aiutare le aziende nella loro espansione anche internazionale. Sarà presentata a Milano il 6 novembre in un evento con la partecipazione del Prof. Flavio Tonelli, Università di Genova, del Prof. Maurizio Dallari, della LIUC Business School, e le testimonianze di Coca Cola, Danone e Whirpool.

«Abbiamo ascoltato le necessità del mercato e utilizzato tutta la nostra esperienza del passato e la trentennale competenza nello sviluppo di software per la Supply Chain per creare una piattaforma unica e innovativa, che utilizzando tecnologie Microsoft, si integra con le principali soluzioni ERP, CRM di Microsoft, ma anche con le altre. Erogata attraverso il Cloud Azure, è una piattaforma completa ed end-to-end (EtE), come indica il nome della suite, ComplEtE, che favorisce la cooperazione e agevola la comunicazione fra i diversi attori coinvolti. Tante aziende oggi integrano soluzioni diverse, ad esempio un software per il demand management, un altro per pianificazione o gestione magazzino e così via. Ne risulta una sorta di Frankenstein!», spiega Fazio.

Cosa significa, in pratica, end-to-end? Significa, spiega l’esperto con un esempio, che in fabbrica il responsabile della Pianificazione operativa può sapere chi sono i fornitori necessari ed il cliente relativo ad ogni singola produzione quindi decidere a cosa dare priorità in base a questa informazione, che di solito non ha, avendo completa visibilità dalla fornitura dei materiali al destinatario finale.

Inoltre, la piattaforma offre l’analisi dei dati in real time, un motore per il workflow degli eventi ed è modulare, permette cioè al crescere delle esigenze di aggiungere funzionalità sotto forma di micro-servizi.

Un aspetto fondamentale è la gestione del flusso di comunicazioni: «I reparti difficilmente si parlano, ad esempio produzione e commerciali: questi ultimi vogliono i prodotti subito, mentre la produzione si prende dei margini temporali per non ritrovarsi strozzata. Ma quanto è il margine giusto? La piattaforma calcola i giusti margini di sicurezza, per avere respiro ed armonizzare tutti i processi», spiega Fazio.

ComplEtE è anche un ambiente cooperativo che permette di effettuare simulazioni a più “mani” e verificare scenari “what if”, ad esempio lavorare su un piano di produzione virtuale, creando un digital twin su cui valutare e anticipare possibili comportamenti di fornitori e clienti, analizzare i colli di bottiglia produttivi e distributivi, prevedere le vendite di nuovi prodotti e calcolare il ROI di ogni azione in tempo reale.

L’utilizzo di algoritmi di Intelligenza Artificiale è un altro plus. «Prima di tutto aiuta il Forecasting per il demand management: gli algoritmi supportano la clusterizzazione, identificando le caratteristiche comuni dei prodotti per prevedere le vendite, anche quando, come nel caso dei Fashion, si producono solo pochi pezzi. Un altro ambito è in produzione, per la manutenzione predittiva: l’algoritmo impara monitorando il funzionamento della macchina, e può prevedere quando sta perdendo efficacia e necessita di un intervento. Gli algoritmi utilizzati ci hanno permesso di trasformare i software da calcolatrici evolute a soluzioni propositive, capaci di affiancare chi le utilizza nella comprensione e nella risoluzione del problema», conclude il manager.

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