La logistica integrata rappresenta la normale evoluzione della logistica nell’era digitale. La pandemia di Covid-19 ha amplificato la necessità da parte dei responsabili della catena di approvvigionamento di cercare strumenti che li aiutino a prendere decisioni migliori e più informate più velocemente. Ecco perché le realtà più all’avanguardia utilizzano l’Intelligenza Artificiale (AI) e l’analisi avanzata per scavare tra le enormi quantità di dati che generano per capire cosa sta succedendo nella loro attività ora e, cosa più importante, cosa è probabile che accada in futuro.
Il Supply Chain Management alla base della logistica integrata
Dare una definizione di logistica integrata nell’era dell’ eCommerce, dell’omnicanalità e del just in time non è semplice. Per il semplice fatto che oggi un sistema logistico integrato è un vero e proprio ecosistema all’interno del quale convergono informazioni, competenze, piattaforme e strumenti che nelle aziende tradizionali trovano collocazione in luoghi e funzioni spesso molto distanti tra loro.
Dalla gestione degli ordini a quella del magazzino, passando alla conservazione documentale, l’architettura della logistica integrata consta di una moltitudine di elementi che possono essere orchestrati solo se l’organizzazione ha raggiunto una sufficiente maturità sul piano della digitalizzazione dei processi legati al Supply Chain Management. Questo presuppone non solo uno sforzo da parte dell’impresa che intende dare vita a un sistema di gestione a costi ottimizzati, ma anche un adeguamento dei partner e dei fornitori, che devono a loro volta concorrere affinché l’intera filiera generi prestazioni misurabili in funzione dei medesimi standard.
C’è poi l’imprescindibile tema della raccolta e dell’analisi dei dati: un sistema logistico integrato rappresenta la premessa indispensabile per l’interscambio delle informazioni riguardanti l’efficienza e l’efficacia di ciascun processo. Solo adottando protocolli comuni e canali condivisi si possono alimentare correttamente i database a cui attingeranno le soluzioni analitiche per individuare colli di bottiglia e margini di miglioramento del ciclo logistico. Il che apre gradualmente le porte alla completa automazione della catena di approvvigionamento industriale.
Cos’è la logistica integrata
Proviamo innanzitutto a rispondere a questa domanda: cos’è la logistica integrata? È un approccio innovativo alla gestione delle varie fasi che contraddistinguono la trasformazione di un input in un output all’interno del processo logistico. Parlare in modo preliminare di tecnologia e di digitale è metodologicamente sbagliato, in quanto le tecnologie, e in particolar modo quelle digitali, sono soltanto strumenti che aiutano l’organizzazione a perseguire un obiettivo.
Deve esserci quindi prima di ogni altra cosa la chiara volontà di rendere il processo più trasparente possibile, includendo collaboratori, partner e fornitori nell’elaborazione di un sistema che permetta a ciascun elemento – interno o esterno all’azienda – di comunicare il proprio status e le operazioni eseguite o in programma in maniera rapida, sicura e univoca.
Solo a questo punto intervengono le soluzioni tecnologiche, che consentono a ogni attore – uomo o macchina che sia – di ricevere un input, elaborarlo e trasmetterlo al sistema, dove verrà correlato in tempo reale con tutti gli altri dati provenienti dal resto della filiera. La centrale può così scattare una fotografia dinamica di tutti i processi in atto, localizzando con esattezza dove si trova un determinato prodotto, che operazione sta svolgendo un certo macchinario, stabilendo quali sono i livelli di performance rispetto al benchmark del mercato, ai KPI aziendali e agli obiettivi prefissati dalle strategie di business.
Come funziona la logistica integrata
Non c’è niente di meglio, per comprendere un concetto complesso, che esplicarlo nei suoi risvolti pratici (soprattutto se si parla di logistica integrata che, paradossalmente, è sinonimo di semplificazione). Per fare un esempio, partiamo da quello che di solito è lo step che mette in moto la Supply Chain: la ricezione e la gestione di un ordine di vendita. Una volta ricevuto e inserito a sistema, in un ambiente integrato il CRM comunica con l’ERP e verifica se ci sono le condizioni per andare in produzione.
Se mancano materie prime o componenti necessarie alla realizzazione di quanto ordinato, viene diramata – sempre per via digitale – una richiesta d’acquisto all’ufficio procurement, che l’approva e inoltra la documentazione ai fornitori. Il passo successivo è quello che riguarda le operazioni di deposito e trasporto della merce ordinata. Nel momento in cui uno stock entra in magazzino, gli addetti alla ricezione scansionano con un lettore (di codici a barre o QR o ancora RFID) ciascun collo, inviando in tempo reale i dati alla centrale operativa.
Non appena giunge la notifica, il sistema correla le informazioni con quelle contenute nel registro degli eventi e nell’inventario, verificando l’effettiva possibilità di avviare il ciclo produttivo. Una volta che questo è partito, ciascuna fase del processo di trasformazione viene monitorata in modo da tracciare l’avanzamento dei lavori ed eventualmente notificare agli attori interessati – inclusi i clienti finali – possibili imprevisti che determinano ritardi nella consegna. L’iter si chiude per l’appunto con l’emissione dell’output, il suo posizionamento in magazzino e la spedizione verso il cliente. Il tutto effettuato con la massima efficienza possibile, e con tempi e costi ridotti ai minimi termini. Senza contare la maggiore soddisfazione del cliente.
10 esempi (+2) di logistica integrata
Vediamo, di seguito, un elenco di pratiche di logistica integrata che le aziende possono adottare per ottimizzare i loro processi:
- Automazione dei processi logistici: utilizzo di software ERP (Enterprise Resource Planning) per integrare le funzioni logistiche, come la gestione degli ordini, delle scorte e della distribuzione.
- Pianificazione della domanda: previsioni accurate basate su dati storici e analisi in tempo reale per sincronizzare la produzione con le esigenze del mercato.
- Gestione centralizzata delle scorte: coordinamento dei magazzini per ottimizzare i livelli di inventario, ridurre i costi di stoccaggio e minimizzare il rischio di esaurimento o eccesso di prodotti.
- Trasporti multimodali: integrazione di diverse modalità di trasporto (strada, ferrovia, mare e aria) per garantire consegne efficienti e convenienti.
- Tracciabilità in tempo reale: implementazione di tecnologie come RFID, GPS e IoT per monitorare le merci lungo tutta la catena di approvvigionamento.
- Collaborazione con fornitori e partner: condivisione di dati e strategie per migliorare il coordinamento delle attività e creare sinergie nella catena logistica.
- Ottimizzazione delle rotte di trasporto: utilizzo di algoritmi e strumenti di analisi per pianificare percorsi più rapidi e convenienti, riducendo costi e impatto ambientale.
- Cross-docking: smistamento delle merci direttamente dai fornitori ai punti vendita o ai clienti senza passare per il magazzino, per ridurre i tempi di transito.
- Integrazione di piattaforme digitali: utilizzo di piattaforme Cloud per una visione unificata e collaborativa dei dati logistici, accessibile a tutti i partner coinvolti.
- Logistica inversa: gestione efficiente dei resi e del riciclo dei prodotti per migliorare la sostenibilità e recuperare valore dai materiali.
- Sistemi di KPI e monitoraggio: definizione di indicatori chiave di prestazione per valutare l’efficacia delle operazioni logistiche e identificare aree di miglioramento.
- Sostenibilità logistica: adozione di pratiche ecologiche, come l’uso di veicoli a basse emissioni, imballaggi riciclabili e ottimizzazione energetica dei magazzini.
Il cuore è l’analisi dei dati
Dovrebbe ora essere più chiaro a cosa serve, praticamente, la logistica integrata. Ma i vantaggi sopra elencati sono solo i più immediati tra i molti benefici che un sistema del genere può portare al business. Come detto, il cuore di questo approccio è l’analisi dei dati.
Che oltre a rendere monitorabile in real time l’intero ecosistema consente anche – adottando tecnologie di Intelligenza Artificiale e Machine Learning – di costruire modelli predittivi capaci di ottimizzare produzione e distribuzione e di prevedere guasti e disservizi lungo la filiera, con la possibilità di intervenire tempestivamente per prevenirli. Gestione e misurazione nella logistica integrata sono dunque attività che possono essere notevolmente semplificate, a patto che si costruisca un’architettura che garantisca l’integrità, la rapidità e la sicurezza dei flussi informativi.
Le principali tipologie di software utilizzati nella logistica integrata
Sono diverse le applicazioni che, integrate tra loro, possono contribuire a un sistema di logistica completamente automatizzato ed efficiente, migliorando la gestione dell’intera filiera. Analizziamoli più da vicino:
- Software di gestione dei fornitori (Supplier Management)
Questi strumenti aiutano le aziende a gestire i rapporti con i fornitori, ottimizzando le scorte e riducendo i costi di approvvigionamento. - Software di gestione della Supply Chain (SCM)
Questi software ottimizzano l’intera catena di approvvigionamento, dalla pianificazione degli approvvigionamenti alla distribuzione. Aiutano a coordinare tutti gli aspetti della logistica per ridurre i costi e migliorare l’efficienza. - Software di gestione del magazzino (WMS)
I Warehouse Management System gestiscono le operazioni di stoccaggio e movimentazione delle merci all’interno dei magazzini ottimizzando l’inventario, le operazioni di picking, imballaggio e spedizione. - Software di gestione dei trasporti (TMS)
Questi software sono progettati per pianificare, eseguire e monitorare le operazioni di trasporto. Aiutano a ottimizzare i percorsi, ridurre i costi di spedizione e migliorare l’efficienza nella gestione delle flotte. - Software di pianificazione della domanda (Demand Planning)
Utilizzati per prevedere la domanda futura di prodotti e servizi, questi software aiutano le aziende a ottimizzare gli approvvigionamenti e ridurre gli sprechi.
- Software di gestione degli ordini (OMS)
Gli OMS gestiscono l’intero ciclo degli ordini, dalla ricezione alla spedizione, garantendo che le merci vengano consegnate correttamente e in tempo. - Software di gestione delle risorse aziendali (ERP)
I sistemi ERP integrano diversi aspetti della logistica con altre funzioni aziendali come la finanza, la produzione e la gestione delle risorse umane, migliorando la visibilità e l’efficienza. - Software di gestione delle scorte (Inventory Management)
Utilizzate per monitorare e gestire l’inventario, queste applicazioni ottimizzano i livelli di scorte, prevenendo sia il sovraccarico che la carenza di prodotti. - Software di analisi della Supply Chain (SCM Analytics)
Applicazioni che raccolgono e analizzano i dati relativi alla filiera offrendo report e insight per ottimizzare le operazioni logistiche e migliorare la previsione delle tendenze. - Software di gestione dei flussi di lavoro (Workflow Management)
Questi strumenti ottimizzano i processi aziendali e le operazioni logistiche, automatizzando e monitorando ogni fase della gestione del flusso di lavoro. - Software di gestione dei resi (Reverse Logistics)
Utilizzati per gestire i resi dei clienti e le operazioni logistiche a ritroso, queste soluzioni ottimizzano il ritorno dei beni, il recupero e il riciclaggio. - Software di gestione della visibilità della Supply Chain (Visibility Solutions)
Consentono alle aziende di avere una visibilità in tempo reale su tutte le operazioni logistiche, inclusi i flussi di merci, i trasporti e l’inventario.