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Amazon, altra rivoluzione: dopo eCommerce e Cloud, tocca alle consegne a domicilio?

Il Financial Times approfondisce la strategia logistica del colosso californiano, che ha intensificato negli ultimi 2 anni gli investimenti sull’ultimo miglio per supportare il servizio Prime Now, lanciato in una ventina di città nel mondo tra cui Milano. «Potrebbe competere direttamente con colossi come FedEx e UPS»

Pubblicato il 15 Dic 2015

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Amazon è un esempio da manuale di innovazione “disruptive”, e dopo aver rivoluzionato l’eCommerce e i servizi di Cloud Computing, ora potrebbe cambiare le regole del mercato della consegna a domicilio.

Il colosso californiano infatti ha costruito un vantaggio competitivo sulle avanzate tecnologie impiegate nei suoi centri di distribuzione, e ora potrebbe estendere questa sua expertise fino alla porta di casa del consumatore, diventando concorrente diretto di nomi come FedEx e UPS, che ora sono suoi partner. Questa la tesi di un articolo del Financial Times, che approfondisce la strategia con cui Amazon ha intensificato negli ultimi due anni gli investimenti nella “logistica dell’ultimo miglio”.

Per supportare Prime Now, il suo servizio premium di consegna in un’ora (attivato in una ventina di città nel mondo tra cui Milano), Amazon infatti sta facendo in buona parte da sola. «Ha creato un nuovo tipo intermedio di centro logistico, il “sortation center”, ha comprato migliaia di camion che con il suo logo trasportano beni a questi centri partendo dai 120 colossali distribution center che ha in tutto il mondo, e ha assunto autisti che coprono con propri mezzi – con un modello simile a Uber – l’ultimo miglio, con un programma chiamato Amazon Flex», spiega l’articolo.

Il problema è che il costo della singola consegna, per Amazon come per i colossi del settore come FedEx e UPS, sta salendo, a causa dell’eCommerce, che sta cambiando completamente le strategie logistiche. Se prima l’obiettivo era consegnare grandi quantità a pochi indirizzi di destinazione, ora le vendite online costringono a gestire tantissime consegne di piccole quantità a indirizzi diversi.

A fronte di questo, le garanzie che offre Prime Now sono molto impegnative. La consegna entro un’ora costa 6,90 euro a prodotto, ma è anche possibile riceverla gratis in una finestra di due ore a scelta del cliente. A Milano (e alcuni comuni limitrofi) sono disponibili in questa modalità 15mila prodotti, tra cui anche alimentari freschi, e il “sortation center” (1400 mq con 700 dipendenti) è nel quartiere di Affori del capoluogo lombardo.Per capire se questa strategia è sostenibile e conveniente, sostiene il Financial Times, bisognerà aspettare di vedere se il consumatore preferisce la consegna gratuita, o quella rapidissima, ma a pagamento. Ma può darsi anche che Amazon si accontenti di aumentare il suo potere contrattuale verso i corrieri. Per leggere l’analisi completa del Financial Times, che dedica anche un approfondimento all’impatto dell’eCommerce sui risultati di FedEx e UPS, ecco il link all’articolo.

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