Il rapporto tra innovazione e Supply Chain Management sarà uno dei temi toccati in occasione della 48esima edizione della R&D Management Conference, l’evento internazionale ospitato dal Politecnico di Milano dal 30 giugno al 4 luglio.
L’evento, organizzato per la prima volta a Manchester nel 1980, approfondirà in generale come sta cambiando il modo di gestire l’innovazione e la Ricerca e Sviluppo nell’era del digitale: le attuali tendenze sociali e tecnologiche stanno modificando profondamente gli scenari, e aprono interessanti opportunità anche per le organizzazioni consolidate. La conferenza fornisce un prezioso mezzo di comunicazione e scambio di idee tra accademici e dirigenti, che collaborano per far avanzare le frontiere della nostra conoscenza su temi della R&D e dell’innovazione: a prendervi parte docenti e top manager di livello internazionale, fra cui i keynote speaker Melissa Schilling, Professor of Management & Organizations at New York University (USA), Frank Piller, Professor of Technology and Innovation Management at RWTH Aachen University (Germania), Francesco Starace, CEO di ENEL, Arrigo Berni, Chairman di Moleskine, Carlo Purassanta, Area Vice President di Microsoft, Carlo Capè, Co-Founder and CEO Bip, President Confindustria Assoconsult
Innovazione e Supply Chain, un binomio che guida il cambiamento di business
Negli ultimi decenni, molti contributi scientifici si sono concentrati su innovazione e sviluppo di nuovi prodotti (NPD – New Product Development) e su Supply Chain Management (SCM), tuttavia raramente è stato preso in considerazione il loro legame.
«È interessante analizzare quello che scaturisce dalla combinazione tra innovazione e SCM, perché è plausibile aspettarsi influenze da entrambi gli elementi presi in considerazione. Ipotizzo ad esempio innovazioni di prodotto, digitalizzazione, analisi dei dati e nascita di modelli di business innovativi lungo la Supply Chain. Inoltre, i requisiti di personalizzazione e velocità richiesti dal mercato possono diventare grandi sfide per i responsabili sia dell’innovazione sia della Supply Chain», spiega Margherita Pero, Ricercatrice presso il Politecnico di Milano e relatrice della conferenza.
Questo ambito di analisi è ancora agli albori e solo recentemente, i ricercatori hanno iniziato a chiedersi quale sia l’arte di combinare SCM e innovazione. Ad esempio, da un lato la letteratura scientifica raccomanda per il NPD di guardare in anticipo quali problemi potrebbero verificarsi durante la fornitura, la produzione e l’assemblaggio, per ridurre i ritardi e per evitare costi eccessivi. La letteratura che approfondisce il tema del SCM fornisce le linee guida per progettare e gestire la Supply Chain, dato uno specifico design di prodotto. Sarebbe quindi opportuno approfondire il tema e andare a indagare quali possono essere i benefici che nascono dal considerare la combinazione tra innovazione e Supply Chain Management: si va dalla verifica della piena compatibilità tra le caratteristiche del prodotto e la progettazione della Supply Chain all’integrazione dei processi NPD e SCM e al ruolo che l’innovazione della Supply Chain gioca per promuovere business model innovativi.
«L’innovazione nella Supply Chain può guidare l’innovazione del business model e viceversa. Essere in grado di fornire prodotti personalizzati in breve tempo richiede una gestione adeguata delle interdipendenze tra progettazione e Supply Chain, in un contesto in cui sempre più alle aziende viene richiesto di anticipare proprio queste attività», conclude Pero.