Il Gruppo Zignago, realtà industriale profondamente radicata nel territorio veneto e di proprietà della storica famiglia Marzotto, ha intrapreso un ambizioso percorso di trasformazione digitale per ottimizzare i suoi processi produttivi e migliorare la reattività della propria Supply Chain.
Fondato negli anni ’30, il Gruppo è costituito da un pool diversificato di aziende controllate da Zignago Holding. Oltre alla Zignago Vetro – specializzata nella realizzazione di contenitori in vetro destinati ai mercati delle bevande, alimenti, cosmetica, profumeria e vetri speciali -, include, infatti, realtà come Santa Margherita, attiva nella produzione e commercializzazione di vini, Zignago Immobiliare, Multitecno, e Zignago Power, che opera nella produzione e distribuzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Per dare impulso a questa trasformazione, il Gruppo Zignago ha deciso di adottare il sistema SAP Digital Manufacturing (SAP DM), una soluzione innovativa che consente di gestire e monitorare in modo integrato l’intero processo produttivo sul campo attraverso funzionalità avanzate di Manufacturing Execution System (MES).
Il progetto ha coinvolto in particolare due aziende: Zignago Vetro e Santa Margherita, e l’integrazione del sistema è stata realizzata con il supporto di Syscons, che ha supportato il gruppo in tutte le fasi del progetto, dalla progettazione all’implementazione.
A raccontare il progetto sono Eugenio Morelli, IT Manager di Gruppo Zignago e Gianni Pelizzo, Board Member di Syscons.
Gli obiettivi e la roadmap del progetto
L’obiettivo principale ha riguardato l’implementazione di un sistema MES (Manufacturing Execution System). In alcuni casi, il nuovo sistema sostituirà le applicazioni esistenti, mentre in altri sarà introdotto in dipartimenti che attualmente non dispongono di un sistema di gestione della produzione.
«In diversi dei nostri stabilimenti, i sistemi di fabbrica erano principalmente obsoleti o addirittura inesistenti – ha spiegato Morelli –. Una situazione simile, oltre a limitarci negli sviluppi futuri, ci rendeva vulnerabili sul fronte della sicurezza informatica. Per questo motivo desideravamo una soluzione omogenea, sicura, scalabile e aggiornata, che ci permettesse di essere più reattivi sul mercato».
L’IT Manager ha poi aggiunto che «il dubbio principale era se sviluppare internamente una soluzione completamente nuova o adottare una piattaforma scalabile già esistente. Cercavamo una soluzione che ci consentisse di procedere gradualmente, fosse sicura grazie all’integrazione con il Cloud e continuamente aggiornata, ma che offrisse anche la possibilità di un’opzione on-premise. Queste considerazioni ci hanno portato a scegliere Digital Manufacturing e a decidere di non sviluppare internamente. In questo modo, abbiamo potuto garantire una maggiore sicurezza a tutta l’organizzazione».
Gruppo Zignago, le sfide nell’implementazione del nuovo MES
Come ha spiegato Pelizzo: «L’architettura che stiamo implementando nel Gruppo Zignago, basata sulla piattaforma Digital Manufacturing di SAP, è strutturata fondamentalmente su tre grandi livelli: Edge Computing, che serve a raccogliere ed elaborare i dati direttamente vicino alle macchine utensili e alle linee produttive; Digital Manufacturing, il livello che segue l’Edge Computing, in cui i dati raccolti vengono resi disponibili per ulteriori elaborazioni; infine, BTP e Analytics che è dedicato al consolidamento dei dati e allo sviluppo di algoritmi per la loro analisi».
Il ruolo dell’AI
Le iniziative che coinvolgono l’Intelligenza Artificiale seguono un percorso ben preciso che parte digitalizzazione dei reparti e dei processi. Il secondo step riguarda le cosiddette soluzioni adattive, che rappresentano il primo passo verso l’autonomia. Infine, si arriva al livello conclusivo, quello delle soluzioni – appunto – autonome, rese possibili grazie al supporto dell’AI. Ed è proprio per questo che, «un elemento chiave nell’accelerare questi processi è stata l’introduzione di soluzioni SAP, come BTP (Business Technology Platform – ndr) e Joule, che semplificano enormemente l’architettura tecnologica e liberano tempo alle risorse. In altre parole, non è più necessario preoccuparsi di aspetti complessi come l’infrastruttura IT o la gestione dei dati: tutto questo viene coordinato dalle piattaforme. Questo permette alle aziende di concentrarsi sull’implementazione di soluzioni avanzate, migliorando l’efficienza e i risultati», ha concluso Pelizzo.