Le aziende hanno bisogno di direttori per il dipartimento dell’IT procurement: ne stanno prendendo coscienza; ma riuscire a sceglierli bene è un altro paio di maniche.
Assumere un buon direttore è una sfida. Questo è un ruolo che si regge su delicati equilibri e al tempo stesso è caricato della responsabilità di ottimizzare l’IT procurement e di ridurne i costi. È il tema di un rapporto di Gartner pubblicato il 16 maggio, Effective hiring of IT Procurement Director. Dà alcuni consigli utili per chi deve assumerli.
Già poche settimane fa Gartner aveva affrontato il tema, spiegando come il rapporto tra aziende e direttori dell’IT procurement sia ancora nelle fasi iniziali: è tutto da costruire, con alcune zone d’ombra da risolvere. Il problema di fondo è che molte organizzazioni non dispongono di metriche di reporting complete e significative per gli appalti IT.
L’evoluzione del fenomeno
Adesso Gartner scende nel dettaglio della questione, segnalando prima di tutto l’evoluzione del fenomeno. L’IT procurement e il procurement in generale sono ormai maturati nelle aziende come una funzione a tutti gli effetti.
Le aziende hanno adottato quindi policy, processi e strategie più robusti per assicurarsi che le decisioni fossero fondate su un lavoro di squadra. Così il dipartimento dell’IT procurement sta crescendo d’importanza. Di conseguenza, viene caricato di maggiori aspettative. Per questi motivi c’è proprio bisogno di trovare un direttore di dipartimento, per orchestrare il tutto.
Il profilo ideale
Ma questo professionista deve avere molteplici capacità: riuscire a far collaborare la squadra, essere abbastanza persuasivo per imprimere un cambiamento e al tempo stesso rispettare le policy aziendali senza forzature.
Ecco perché sono variegate le abilità che, secondo Gartner, dovrebbe avere un buon direttore. Ne esce un profilo eclettico: deve saper sviluppare ed eseguire una strategia di IT procurement, ovvio; ma anche avere leadership, carisma, saper costruire relazioni all’interno dell’azienda per supportare le iniziative di procurement.
Alle doti di comunicatore deve aggiungere un acume finanziario, visto che l’azienda vuole soprattutto che riduca i costi dell’IT. Non solo, deve avere capacità da buon commerciante, per gestire e negoziare i contratti con i fornitori. Ed è solo una sintesi: Gartner cita ben 19 “skill” del buon direttore.
A tutto questo bisogna sommare onestà e integrità morali (Gartner ricorda che negli Usa ci sono stati recenti polemiche, per connivenze tra responsabili del procurement e fornitori).
Gartner consiglia quindi di non limitarsi a vedere il curriculum dei potenziali direttori, ma anche di fargli un test della personalità.
Individuato il direttore giusto? Bene, ma ora quanto pagarlo? Dipende dall’ampiezza e dalla complessità del ruolo che avrà in quella particolare azienda, ma in genere questa figura guadagna dal 15 al 45 per cento in più dei suoi pari che fanno procurement indiretto.
Servono una remunerazione e incentivi appropriati per attirare e trattenere i talenti in quest’ambito. Anche questo è da mettere in conto nella ricerca di una figura così complessa e delicata come il direttore del procurement tecnologico.