Risk Management

Come bilanciare rischi e opportunità di fornitura in mercati sempre più globali?

Quanto rischio affidandomi a un determinato fornitore? Cosa è importante sapere per scegliere al meglio? Come raccogliere, aggiornare e valutare oggettivamente le informazioni? La scelta dei fornitori è un’attività critica, soprattutto in mercati globali ed in continua evoluzione. La tecnologia viene in aiuto. Ne parliamo con Marco Zammattio, Account Director BravoSolution

Pubblicato il 18 Giu 2014

Quando si sceglie un fornitore – soprattutto se nuovo – è opportuno porsi una serie di domande per valutare pro e contro delle diverse opzioni,  con l’obiettivo di capire quanto stiamo rischiando affidando a quel fornitore un determinato incarico.

Ci chiederemo, ad esempio: E’ affidabile da un punto di vista economico e finanziario? Opera in aree ad elevato rischio di calamità naturali o instabilità politica?  Possiede i requisiti tecnici? Che referenze ha? Qual è la sua capacità produttiva? Conosco l’evoluzione del suo business? Produce internamente i suoi prodotti? Quanti dipendenti fissi ha? Quanto investe in aggiornamento di macchinari e maestranze? E gli esempi potrebbero continuare.

Per i fornitori effettivi le domande riguarderanno anche la qualità delle prestazioni ricevute nel tempo. Sono soddisfatti i clienti, sia interni sia esterni? Quante non conformità si sono registrate? Il contratto è stato rispettato? In che misura?

Il difficile è raccogliere ed aggiornare queste informazioni in maniera efficiente e tempestiva, e nel disporre di criteri oggettivi  per valutarle.  La crescente  globalizzazione dei mercati di fornitura rende ancora più complesse queste attività: le informazioni disponibili sono praticamente infinite e non è facile selezionare quelle utili. Un’analisi insufficiente può, d’altra parte, far perdere opportunità.

Come fare, dunque? La tecnologia viene in aiuto, con soluzioni internet-based che strutturano ed agevolano:

  • La raccolta e l’aggiornamento delle informazioni provenienti:
    • da  clienti interni e fornitori i (grazie a funzionalità collaborative)
    • da fonti esterne all’azienda (integrandosi con banche dati, osservatori….)
    • dai gestionali aziendali
  • L’analisi oggettiva delle informazioni:
    • attraverso KPI, diversificabili per singolo fornitore e contratto/categoria merceologica
    • con il supporto visuale di intuitive scorecard
    • tramite alert che segnalano  situazioni critiche (ad esempio il  superamento di un certo numero di  non conformità per un determinato fornitore)
  • L’avvio di azioni correttive tempestive:
    • il sistema è in grado di portare a sintesi la valutazione dei fornitori “pesando” diversi punteggi (vedi figura)
    • i fornitori più strategici possono accedere alle proprie valutazioni, sentendosi più coinvolti
    • l’efficacia dei  programmi di miglioramento attivati possono essere sistematicamente monitorati

Il tema è affrontato in maniera più completa nel documento “Mitigare il rischio di fornitura nella supply-chain”, a disposizione del lettori di ICT4Executive.

Per richiedere gratuitamente l’approfondimento cliccare qui >>

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati