RICERCHE E STUDI

Procurement nel 2024: il punto sullo stato di salute del settore

Un’indagine condotta da Amazon Business aiuta a comprendere l’ambiente in cui si muovono le imprese oggi in materia di approvvigionamento. La risposta alle sfide, date anche dal contesto globale, è da ricercare nell’ottimizzazione dei processi, che passa anche da tecnologie innovative come l’Intelligenza Artificiale

Pubblicato il 14 Feb 2024

Amazon Business

Il tema del Procurement nelle aziende è sempre più cruciale, poiché la necessità dei team di approvvigionamento è quella di razionalizzare gli acquisti e renderli sempre più intelligenti. È il 95% dei decision maker in questo ambito a credere che ci sia spazio per una maggiore ottimizzazione di queste attività e la quasi totalità (98%) afferma di aver pianificato investimenti futuri in automazione e Intelligenza Artificiale. Sono queste le evidenze emerse dallo State of Procurement Report 2024 realizzato da Amazon Business, la divisione della Big Tech americana che offre servizi dedicati al Procurement, in collaborazione con KRC Research.

La ricerca è stata condotta su un campione di 3.000 acquirenti, responsabili decisionali di approvvigionamento e dirigenti senior nei settori pubblico e privato, provenienti da Francia, Germania, Italia, Giappone, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. Il quadro emerso dall’indagine mette in luce sfide e opportunità che chi si occupa di approvvigionamento dovrà affrontare quest’anno.

Le principali sfide per il Procurement

Nell’attuale panorama globale, in termini di approvvigionamento, le aziende sono messe alla prova da una serie di fattori interni ed esterni, che vanno dalle fluttuazioni di mercato alle continue mutazioni delle normative, fino alle persistenti interruzioni nella Supply Chain. Tutti aspetti che incidono profondamente sulle attività quotidiane legate al Procurement.

Tra le principali sfide esterne che le aziende devono gestire, spicca l’incremento dei costi, segnalato dal 36% degli intervistati come la principale problematica di quest’anno. A ciò si aggiungono le difficoltà generate da inaspettati cambiamenti nel contesto economico globale e dagli obblighi legati agli standard ESG (Environmental, Social e Governance) e CRS (Corporate Social Responsibility), citati dal 34%. Un’altra sfida significativa, indicata dal 33% del campione, riguarda la collaborazione con fornitori che non riescono a supportare adeguatamente le esigenze di approvvigionamento digitale, data la crescente importanza della digitalizzazione nel settore del Procurement.

All’interno delle organizzazioni, le prove che le imprese sono chiamate a superare non sono meno pressanti. La complessità dei sistemi e dei processi emerge come la principale preoccupazione per il 47% dei decision maker, una sfida trasversale che interessa aziende di tutti i settori. Inoltre, un terzo dei responsabili evidenzia la difficoltà di accedere a una gamma ampia e diversificata di supplier e prodotti che rispondano efficacemente alle esigenze aziendali. Da qui l’importanza crescente di una Supply Chain flessibile e reattiva. Infine, garantire la conformità alle politiche di spesa rappresenta un’ulteriore complicazione per il 31% degli intervistati, che puntano ad avere un controllo accurato, nonché processi sempre più trasparenti nell’ambito del Procurement.

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Le principali sfide nel Procurement (Fonte: State of Procurement Report 2024, Amazon Business)

Le priorità per il 2024

Per contrastare l’aumento dei costi di approvvigionamento e altri ostacoli, come l’inflazione e i conflitti geopolitici, le organizzazioni stanno investendo maggiori risorse nelle loro attività di Procurement: il 53% dichiara infatti che il budget destinato a quest’area nel 2024 aumenterà rispetto all’anno precedente. Questo in linea con la necessità di un incremento delle risorse finanziarie utile a elaborare strategie all’altezza delle sfide emergenti, ma anche per mettere in atto iniziative volte al miglioramento dell’efficienza e alla riduzione dei costi. Concentrandosi su queste priorità, le aziende mirano così a rafforzare le loro operazioni di approvvigionamento e ad aumentare la loro resilienza organizzativa, rimanendo nel contempo agili e competitive.

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Le priorità nel Procurement nel prossimo anno e da qui a 2 anni (Fonte: State of Procurement Report 2024, Amazon Business)

A proposito di priorità 2024 in ambito Procurement, Aster Angagaw, Vice Presidente e Head dei settori Commerciale, Pubblico e Strategico di Amazon Business, ha dichiarato: «Sviluppare capacità, agilità e innovazione nel Procurement sono priorità principali. Per raggiungere questi obiettivi, i leader devono ridurre il tempo dedicato ad attività di scarso valore, come la raccolta di informazioni per i report, l’inserimento manuale di dati in sistemi disgiunti e il tentativo di contattare i fornitori per aggiornamenti sulle consegne. Oltre a ridurre gli oneri amministrativi, gli acquirenti necessitano di una maggiore visibilità sui dati di acquisto e sulle informazioni dei fornitori per coltivare la capacità di prendere decisioni rapide e sicure».

Le opportunità nell’ambito dell’approvvigionamento

Le sfide dinanzi a cui si trovano le imprese e il contesto globale in cui operano impongono un cambio di rotta rispetto ai processi tradizionali, all’insegna della razionalizzazione e della digitalizzazione. Chi si occupa di acquisti aziendali, si deve concentrare sul miglioramento e la semplificazione delle operazioni di back-office in risposta alla crescente complessità e alla carenza di personale nel settore dell’approvvigionamento. Tale situazione rappresenta un’opportunità di evoluzione per il settore, in quanto può migliorare l’efficienza e arricchisce l’esperienza di dipendenti e collaboratori.

I problemi maggiormente citati rappresentano un terreno fertile per l’introduzione di miglioramenti, in particolare attraverso l’adozione di strumenti digitali, tra cui l’Intelligenza Artificiale. Nonostante un significativo numero di organizzazioni abbia già intrapreso percorsi di trasformazione digitale nel Procurement, emerge chiaramente che vi è ampio spazio per ulteriori implementazioni: nel 2023, solo il 50% delle organizzazioni ha utilizzato fatture digitali e solamente il 32% ha integrato processi di approvvigionamento quasi o completamente all’interno di un unico sistema.

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Gli ambiti nei quali gli esperti di Procurement intendono spendere meno tempo ed energie, e quelli in cui desiderano investire (Fonte: State of Procurement Report 2025, Amazon Business)

Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale

Una delle opportunità da cogliere è senza dubbio quella legata all’Intelligenza Artificiale e al Machine Learning. A pensarla così è quasi la totalità degli intervistati. Queste tecnologie potrebbero rendersi particolarmente utili, per esempio, nell’ottenimento di analisi dati più efficienti, nel risparmio di tempo e in un’integrazione più fluida tra sistemi diversi.

Circa il 45% dei partecipanti si è dichiarato pronto a implementare soluzioni di approvvigionamento avanzate nell’immediato o entro un anno, una percentuale che sale all’80% entro due anni. Ma, nonostante le potenzialità, emergono preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei dati e all’effettiva applicabilità della tecnologia. C’è una chiara necessità di bilanciare l’innovazione con le migliori pratiche di sicurezza. Il che significa che, considerando i ritardi fisiologici nell’adozione dell’AI, si potrebbe perdere terreno rispetto ai concorrenti più agili.

Criteri ESG: obblighi e urgenze per le imprese

L’acquisto responsabile rappresenta non solo un obbligo, ma anche un’opportunità per le aziende. Le legislazioni di diversi paesi impiegano normative per incentivare le pratiche sostenibili dirette a migliorare l’impatto ambientale o a a ridurre le emissioni di carbonio, sia nel settore pubblico sia in quello privato.

Costruire catene di approvvigionamento sostenibili e creare ecosistemi inclusivi di fornitori non solo aiuta le aziende a rispettare queste norme, ma offre anche un vantaggio competitivo in virtù dell’affermarsi di relazioni con clienti e dipendenti caratterizzate da maggiore valore. A ciò si aggiunge l’importanza dell’accesso a informazioni approfondite su sostenibilità e proprietà dei fornitori per facilitare decisioni di acquisto consapevoli e responsabili.

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Le considerazioni importanti di cui bisogna tenere conto nel Procurement (Fonte: State of Procurement Report 2025, Amazon Business)

L’81% dei rispondenti sostiene di seguire direttive, interne ed esterne, per favorire acquisti da venditori certificati tra cui quelli sostenibili, di natura locali, piccole imprese o aziende appartenenti a gruppi tradizionalmente svantaggiati. È interessante notare che, anche tra coloro che non sono vincolati da obiettivi di acquisto specifici, il 40% tiene comunque conto di criteri di sostenibilità e responsabilità sociale ed economica nella selezione dei fornitori.

Collaborazione e democratizzazione dell’acquisto

Attualmente, il 91% delle aziende del campione adotta un modello di acquisto centralizzato che consente al personale specializzato di dedicarsi a compiti di natura più strategica. Non solo. Il 95% delle imprese si affida all’Outsourcing e il 70% esternalizza la totalità o la maggior parte delle attività di Procurement. La gestione e la negoziazione degli acquisti contrattuali emergono come aree significative, con il 95% dei partecipanti che le considerano parte della loro managed spend (spesa gestita).

Al contrario, la tendenza verso un approccio democratizzato agli acquisti permette di meglio rispondere alle esigenze specifiche dei vari reparti, promuovendo l’efficienza operativa e consentendo una maggiore agilità organizzativa. Questo approccio riduce la necessità di esternalizzazione eccessiva e toglie ai professionisti del Procurement il compito di valutare prodotti specifici per divisioni aziendali sulle quali non posseggono una piena competenza.

Per arrivare a questo risultato è necessario stabilire linee guida chiare per gli acquisti, che i responsabili delle diverse aree possono seguire per occuparsi direttamente degli acquisti semplici e occasionali, lasciando al Procurement un ruolo centrale per le transazioni di maggior valore. Nonostante la centralizzazione sia ancora prevalente, la decentralizzazione promette risparmi di tempo e costi, nonché di migliorare l’agilità in virtù di una formazione iniziale sugli adeguati processi di acquisto.

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