Essere piccoli complica le cose, tremendamente. La conferma arriva da un’indagine della Commissione Ue che oltre a certificare le difficoltà nell’ottenimento del credito da parte delle piccole imprese, afferma che molto alte sono anche le probabilità che un istituto finanziario non spieghi neanche le motivazioni del rifiuto anche se le aziende ne hanno pieno diritto.
La spiegazione potrebbe servire alle aziende eventualmente per intervenire su sugli elementi carenti delle loro domande. I risultati dell’indagine indicano che alle Pmi gioverebbe notevolmente ricevere risposte: circa la metà delle aziende che hanno partecipato all’indagine ha dichiarato che una chiara spiegazione da parte delle banche sarebbe utile per ottenere finanziamenti futuri.
L’indagine raccomanda di conseguenza il rilancio del dialogo tra banche e Pmi, aumentando la trasparenza e impegnandosi nel miglioramento dell’alfabetizzazione finanziaria delle imprese più piccole.
“La crisi economica e finanziaria ha inciso negativamente sulla capacità del settore finanziario di convogliare finanziamenti verso l’economia reale” e le pmi “hanno ancora difficoltà ad ottenere finanziamenti”, per questo, ha sottolineato il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani, “è di vitale importanza rilanciare il dialogo tra banche e imprese”.
Per questo motivo l’Unione europea nel 2014 punta a riavviare il dialogo tra banche e Pmi per presentare i risultati dell’indagine e le relative raccomandazioni e discutere con le parti interessate. Gli scopi sono migliorare la trasparenza tra banche e aziende, incoraggiare le banche a individuare modalità per migliorare le risposte date alle Pmi e aumentare la consapevolezza in merito all’importanza di tali spiegazioni rispetto alle domande di prestito.
Secondo l’articolo 145, paragrafo 4 della direttiva Ue sui requisiti patrimoniali, le Pmi hanno il diritto di avere una risposta scritta quando richiedono un credito bancario. Tuttavia, secondo i risultati dell’indagine, molto poco è stato fatto per attuare effettivamente la norma.