La nuova Legge 261 sui benefici fiscali per investimenti nel capitale sociale di Startup e PMI Innovative, approvata il 28 ottobre 2024 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 7 novembre, porta con sé diverse novità pensate per stimolare lo sviluppo di imprese ad alta tecnologia.
Entriamo nel dettaglio della normativa, cercando di comprenderne le novità, chi sono i beneficiari e quali requisiti bisogna soddisfare.
Cosa prevede la nuova legge per startup e PMI innovative
Cominciamo subito col dire che una delle misure principali introdotte dalla normativa riguarda la possibilità per gli investitori di ottenere crediti d’imposta se la detrazione supera l’imposta lorda che devono pagare. In pratica, questo credito può essere utilizzato per compensare altri debiti fiscali, offrendo così maggiore flessibilità agli investitori.
Inoltre, la legge prevede l‘esenzione sulle plusvalenze derivanti da investimenti in Startup e PMI innovative, purché le partecipazioni vengano mantenute per almeno tre anni e gli investimenti siano effettuati entro il 31 dicembre 2025. Parallelamente, il limite di patrimonio netto delle società di investimento semplice (SIS) è stato aumentato da 25 milioni di euro a 50 milioni di euro, ampliando quindi le opportunità di accesso ai benefici per queste realtà.
Una volta operativa, la legge introdurrà anche delle semplificazioni normative e delle misure per facilitare l’accesso al capitale di rischio, puntando a creare un ambiente più favorevole all’innovazione e alla crescita delle imprese tecnologiche.
Di particolare interesse è la possibilità per chi investe in una startup innovativa di convertire la detrazione spettante in un credito d’imposta, nel caso in cui non abbia più imposte da pagare, assicurando così che il beneficio non vada perso. Questa misura intende allineare l’agevolazione ai requisiti degli aiuti de minimis dell’Unione Europea e incentivare ulteriormente gli investimenti nel settore.
A chi si rivolge la nuova legge per startup e PMI Innovative
Analizziamo, a questo punto, lo spettro di soggetti a cui si rivolge la nuova legge sui benefici fiscali per investimenti in startup e PMI Innovative.
I destinatari principali sono gli investitori, sia persone fisiche che giuridiche, interessati a sostenere finanziariamente le startup e le PMI innovative italiane. Questi investitori possono ora beneficiare di vantaggi fiscali significativi, inclusa la possibilità di convertire le detrazioni in crediti d’imposta in caso di insufficiente capienza fiscale.
La legge si estende anche agli organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR), come fondi comuni di investimento e società di investimento a capitale variabile o fisso, che investono prevalentemente in startup o PMI innovative. Questa inclusione mira a incentivare l’afflusso di capitali attraverso veicoli di investimento strutturati, ampliando le possibilità di finanziamento per le imprese innovative.
Naturalmente, le startup e le PMI innovative stesse sono beneficiarie dirette della legge, in quanto destinatarie degli investimenti agevolati.
I requisiti per essere startup e PMI innovative
Precisiamo che la normativa definisce chiaramente i criteri per identificare queste imprese. Per startup innovative si intendono le realtà con meno di 5 anni di attività, un fatturato inferiore a 5 milioni di euro, che non distribuiscono utili, non sono quotate in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione e che concentrano l’attività sulla produzione e commercializzazione di prodotti o servizi altamente tecnologici. Inoltre, non devono essere il risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda e devono impiegare una parte rilevante del budget in ricerca e sviluppo, investendo almeno il 15% dei costi complessivi.
Le PMI sono, invece, piccole e medie imprese che hanno una sede operativa in Italia e devono rispettare almeno due dei seguenti criteri:
- spese in ricerca e sviluppo pari ad almeno il 3% della produzione annua;
- impiego di personale con qualifiche avanzate (come dottorati di ricerca);
- titolarità di brevetti su innovazioni tecnologiche.
Inoltre, la legge si rivolge all’intero ecosistema dell’innovazione, includendo incubatori, acceleratori, università e centri di ricerca, che possono beneficiare indirettamente dall’aumento degli investimenti nel settore.
Le novità della legge
Riassumiamo, quindi, i punti salienti della legge:
- Detrazione fiscale del 50%: gli investitori privati possono beneficiare di una detrazione fiscale pari al 50% dell’IRPEF sul capitale investito, fino a un massimo di 300mila euro all’anno. Questo incentivo fiscale è valido a condizione che l’investimento sia mantenuto per almeno tre anni, promuovendo così un flusso di capitali verso il settore dell’innovazione.
- Esenzione dalle imposte sulle plusvalenze: le plusvalenze derivanti dalla vendita di partecipazioni in startup e PMI innovative sono esenti da imposte, purché i proventi siano reinvestiti in fondi di venture capital specializzati in imprese innovative. Una misura pensata per stimolare la crescita del mercato del venture capital e ridurre i rischi per gli investitori.
- Fondo di fondi della Cassa Depositi e Prestiti (CDP): è stato istituito un fondo di fondi gestito dalla CDP per sostenere le startup e le PMI innovative, così da catalizzare risorse pubbliche e private per promuovere lo sviluppo dell’innovazione in Italia, attrarre investimenti internazionali e supportare l’imprenditorialità, con un focus particolare su giovani e donne.
Quando entra in vigore
La nuova Legge sui benefici fiscali per investimenti nel capitale sociale di startup e PMI Innovative entra in vigore il 22 novembre 2024.
È importante notare che, sebbene la legge entri in vigore il 22 novembre, le sue disposizioni si applicheranno a partire dal periodo d’imposta 2024. Ciò significa che gli investimenti che sono stati effettuati a partire dal giorno seguente alla pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale, ovvero dal 29 ottobre 2024, saranno soggetti alle nuove disposizioni, inclusi i crediti d’imposta e le esenzioni sulle plusvalenze.
Questa retroattività limitata permette agli investitori di beneficiare delle nuove agevolazioni anche per gli investimenti effettuati nell’ultima parte del 2024, creando un incentivo immediato per il sostegno alle startup e PMI innovative.
Per quanto riguarda le misure specifiche, come l’esenzione sulle plusvalenze generate dagli investimenti, la legge stabilisce un termine temporale preciso: gli investimenti devono essere effettuati entro il 31 dicembre 2025 per poter beneficiare di questa agevolazione. Questo limite temporale mira a stimolare gli investimenti nel breve-medio termine, creando un senso di urgenza tra gli investitori potenziali.
Legge per startup e PMI Innovative, un portale informativo per l’accesso ai finanziamenti
La nuova legge dispone che il Ministero dello Sviluppo Economico (Mimit) crei un portale dedicato sul suo sito istituzionale, che funga da punto di riferimento per raccogliere e fornire tutte le informazioni e i documenti necessari per accedere ai bandi di finanziamento, sia pubblici che privati, destinati a supportare le startup e le piccole e medie imprese innovative.
Le amministrazioni coinvolte sono tenute a realizzare questa iniziativa utilizzando le risorse già disponibili in termini di personale, strumenti e finanze, senza comportare nuovi o maggiori costi per la finanza pubblica. Questa misura intende facilitare l’accesso ai finanziamenti e sostenere lo sviluppo delle imprese innovative in modo efficiente ed economicamente sostenibile.