Lo scorso gennaio il Governo, con il Decreto “Investment Compact”, ha equiparato le piccole e medie imprese nei settori ad alta innovazione alle startup. Se si soddisfano precisi requisiti, si può quindi entrare nelle sezioni speciali startup innovative e PMI innovative del Registro delle Imprese, e accedere a incentivi, agevolazioni e occasioni di visibilità mirati.
Una di queste opportunità ad hoc è stata annunciata pochi giorni fa: si tratta di #ltalyFrontiers, nuova piattaforma istituzionale sul sito startup.registroimprese.it in italiano e in inglese, pensata per permettere appunto a startup e PMI innovative italiane di aggiungere dati e informazioni multimediali (per esempio una presentazione video) per illustrare i propri punti di forza a livello nazionale e internazionale a potenziali investitori e partner.
Il nuovo portale nasce una collaborazione tra Ministero dello Sviluppo Economico, Giovani Imprenditori di Confindustria, e Unioncamere, la piattaforma è stata realizzata da InfoCamere. Scendendo più in dettaglio, #ItalyFrontiers coniugherà i dati nelle sezioni speciali del Registro Imprese dedicate a startup e PMI innovative – già soggetti a regime di pubblicità e aggiornamento settimanale – con un nuovo, ricco set di informazioni inserite volontariamente dalle imprese tramite firma digitale.
Ogni impresa avrà così a disposizione una scheda dedicata e personalizzabile in cui inserire un tag autodescrittivo (per esempio #Cleantech, #InternetOfThings, #BigData), un video di presentazione, descrivere le competenze del team, il livello di sviluppo raggiunto, i tipi di prodotto o servizio offerti, i mercati di riferimento e i link ai profili social.
Attraverso un motore di ricerca interno, le startup e le PMI innovative potranno essere individuate dall’utente – sia esso un’impresa tradizionale interessata a innovare in un determinato settore o un investitore italiano o estero – a seconda delle sue esigenze specifiche: le imprese innovative potranno essere filtrate per settore d’attività, area geografica, classe dimensionale (fatturato, capitalizzazione e addetti), nonché a seconda dell’importo dell’eventuale esigenza di finanziamento.
«#ItalyFrontiers è molto di più di una semplice vetrina: è un vero e proprio strumento per creare connessioni di business e collaborazione sull’innovazione nel tessuto imprenditoriale e per stimolare nuove opportunità lungo le filiere produttive», commenta in un comunicato Stefano Firpo, Direttore Generale per la Politica Industriale, la Competitività e le PMI del Ministero dello Sviluppo Economico. «Da mero espletamento di un adempimento burocratico, l’iscrizione alle sezioni speciali del Registro delle Imprese dedicate a startup e PMI innovative si trasforma in un servizio aggiuntivo, un’opportunità per crescere e farsi conoscere».
Un obiettivo fondamentale del portale, aggiunge nel comunicato Marco Gay, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, è favorire la connessione delle imprese tra loro e in rete: «#ItalyFrontiers dà al sistema produttivo italiano uno strumento per integrare manifattura tradizionale con imprese innovative e digitali. Favorisce la contaminazione tra i marchi storici della nostra imprenditoria e i prodotti di eccellenza di tutte le nostre PMI, quel patrimonio che ha reso grande il made in Italy nel mondo con le potenzialità delle nuove imprese che lo faranno tornare a correre».
Nel momento in cui scriviamo (18 novembre), nelle apposite sezioni del Registro delle Imprese sono iscritte rispettivamente 4862 startup innovative, e 72 PMI innovative. Le regioni a maggior presenza di startup innovative sono Lombardia (1057), Emilia Romagna (555), Lazio (477), Veneto (365) e Piemonte (336). Guardando al valore della produzione, il 6% delle startup con bilancio depositato presenta un fatturato superiore a 500mila euro.
Quanto all’occupazione, nel periodo settembre 2014-giugno 2015, il numero di dipendenti e soci complessivamente coinvolti nelle startup innovative è aumentato del 64%, passando da poco più di 13mila a quasi 22mila persone (circa 17000 dipendenti e 5000 soci). In termini assoluti, il settore che attrae di più gli startupper è la produzione di software e consulenza informatica, dove si contano 1453 imprese (30,1% del totale), subito seguito dalla ricerca e sviluppo (743 aziende, 15,4% del totale).