Per una realtà che fa eCommerce puro, l’analisi delle mosse dei concorrenti in termini di prodotti e prezzi proposti ha un ruolo fondamentale, ed è interessante capire, come ha fatto ZeroUno in un’intervista con Paolo Castelletti, Head of Marketing & Business Development di Monclick all’epoca del progetto, le logiche di adozione di un software di market analytics.
Costituita nel 2005 entro il gruppo Esprinet per estendere l’attività a business-to-consumer, Monclick si occupa di vendita online al dettaglio di elettrodomestici, telefonia ed elettronica di consumo. Dal marzo 2014 fa parte di Project Informatica e occupa una quarantina di persone in tutto. Tramite i suoi due siti (www.monclick.it e www.monclick.fr), visitati da oltre un milione di persone al mese, ha generato nel 2013 un fatturato di 97 milioni di euro, al netto dell’Iva.
In tutto Monclick ha circa 50 mila prodotti a catalogo, di cui il 90% dev’essere sempre disponibile per garantire quella velocità d’evasione e consegna dell’ordine che è uno dei punti di forza della società. Inoltre il catalogo va continuamente aggiornato per rappresentare un’offerta di modelli e prezzi che cambiano praticamente ogni giorno. Quello delle vendite online dei beni di consumo è un settore molto competitivo sul prezzo, e per Monclick è cruciale monitorare come si muove il prezzo di un dato articolo presso la concorrenza.
In cerca di una soluzione che potesse rispondere a questa esigenza, l’azienda ha provato negli scorsi anni diversi prodotti di intelligence per l’analisi dei mercati, trovandoli però, spiega Castelletti, poco adattabili ai propri bisogni. La situazione si è infine risolta con la scelta di Altilia e della sua soluzione Mantra Product Intelligence.
Aumentati i prodotti trattati
Tre elementi secondo Castelletti caratterizzano questo progetto. Una è l’assenza di impatti organizzativi. Lo strumento tecnologico si è calato in una struttura aziendale già preparata per ricevere questo tipo di informazioni, e si rivolge direttamente come utenti finali ai Category Manager, i responsabili che scelgono i prodotti da vendere e i fornitori. Non c’è stato bisogno di modificare il flusso di lavoro né organizzare corsi di formazione.
La seconda è che non vi sono stati problemi sulle fonti dei dati, avendo già l’azienda un database ben strutturato: «Per il lavoro che fa – dice Castelletti – Monclick tiene in grande considerazione la qualità dei dati, e in questo caso quelli che servivano erano già a disposizione».
Il terzo elemento è la scelta di fruire della soluzione come servizio Cloud. Una scelta fatta per evitare ogni problema d’aggiornamento e manutenzione del software, che avrebbe richiesto personale dedicato con skill non facilmente reperibili. E facilitata dal fatto che i problemi di sicurezza e proprietà dei dati, punto critico delle soluzioni Cloud, non erano nel caso rilevanti. «Prezzi e caratteristiche dei concorrenti sono dati pubblici, non c’è nulla di riservato o che vada protetto».
Per tutto questo la realizzazione del progetto è stata letteralmente una questione di giorni. I costi sono calcolati in base a un canone a tempo con tariffe in funzione della quantità d’informazioni richieste e del numero dei concorrenti da monitorare. Il vantaggio, conclude Castelletti, «è la possibilità di fare molto più velocemente cose che già Monclick faceva. E, non avendo i limiti dello spazio fisico, questa velocità ci permette di aumentare il numero dei prodotti trattati».
Progetti di sviluppo? «Monclick ha sicuramente molti ‘appetiti’ su come sfruttare al meglio questi dati. È stata inserita nel customer advisory board di Altilia e potrà quindi discutere di nuove funzionalità della soluzione, ad esempio nel reperire e trattare i dati, e testarle sul campo».