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Ecco il cassetto digitale dell’imprenditore. Calenda: può ricostruire la fiducia delle PMI nella PA

Su impresa.italia.it sono consultabili, anche da smartphone, informazioni e documenti ufficiali della propria azienda depositati al Registro delle Imprese o nel sistema camerale. Sviluppato da Infocamere per le Camere di Commercio, è accessibile (gratis) tramite SPID o CNS. Il Ministro: un esempio di come deve funzionare il rapporto impresa-enti pubblici in un contesto Industria 4.0

Pubblicato il 21 Ago 2017

cassetto digitale calenda

Un portale web al servizio degli imprenditori, per recuperare velocemente anche da smartphone o tablet le principali informazioni e documenti ufficiali riguardanti la propria azienda depositati al Registro delle Imprese o presso il sistema camerale. Questo l’obiettivo della piattaforma impresa.italia.it, definita “cassetto digitale dell’imprenditore” e presentata a luglio a Milano in un evento che ha visto anche l’intervento in video del Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.

Impresa.italia.it è utilizzabile da qualunque cittadino che sia legale rappresentante di imprese iscritte alle Camere di Commercio, ovvero da circa 10 milioni di cittadini. È accessibile da web gratuitamente attraverso la propria CNS (Carta Nazionale Servizi) o i propri username e password SPID. Si possono consultare:

– informazioni anagrafiche ufficiali della propria impresa, tramite l’accesso a dati e documenti presenti in pubblici registri;

– visure aggiornate, atti principali e bilanci degli ultimi esercizi, stato delle pratiche presentate e relative ricevute di protocollo, dal Registro delle Imprese;

il fascicolo informatico della propria impresa, e quindi informazioni depositate o rilasciate all’impresa quali autocertificazioni, dichiarazioni, permessi, certificati, etc.

– le ultime pratiche presentate dalla propria impresa in uno dei circa 3500 SUAP (Sportelli Unici delle Attività Produttive) gestiti tramite le Camere di Commercio e distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Inoltre è possibile accedere a servizi tributari, ovvero consultare lo stato del pagamento del Diritto Annuale alla propria Camera di Commercio e calcolare l’importo dovuto per l’annualità in corso; e anche vedere presentazioni, (documenti, video e altre informazioni che le oltre 8mila startup innovative e PMI innovative iscritte nelle apposite sezioni del Registro delle Imprese hanno inserito sul portale startup.registroimprese.it, per conoscere e valutare opportunità di collaborazione con queste realtà produttive.

«Il cassetto digitale dell’impresa – ha dichiarato Calenda – è una di quelle piccole rivoluzioni capaci di ricostruire la fiducia nella pubblica amministrazione. È un esempio di come deve funzionare il rapporto tra impresa e PA in un contesto Industria 4.0. Offre la possibilità di avere in modo ordinato il company profile e in modo gratuito un contatto con i potenziali investitori. È importante far comprendere alle aziende come usare le novità tecnologiche e aggiornarle sul continuo cambiamento».

Si tratta, ha aggiunto il Ministro, di un passo in più rispetto all’impresa 4.0, perché per realizzare la trasformazione digitale non bastano gli sgravi fiscali ma occorre che si evolva l’intero ecosistema che sta intorno alle imprese. «Far capire agli imprenditori sul territorio come utilizzare gli strumenti digitali e tenerli informati sul continuo sviluppo della tecnologia è decisivo. Il cassetto digitale supporta tutte e tre le principali direttrici dello sviluppo delle imprese su cui il Governo continuerà a investire, che sono innovazione, internazionalizzazione e alternanza scuola-lavoro. Come Governo siamo a disposizione, anche finanziariamente, per diffondere lo strumento del cassetto digitale: è importantissimo farlo conoscere il più rapidamente possibile».

Impresa.italia.it, fa sapere Infocamere, che ha realizzato il portale per conto delle Camere di Commercio, vuole essere un punto di contatto tra la PA e l’imprenditore e la sua PMI, coerente con 3 aspetti essenziali del futuro ecosistema del Paese: identità digitale, anagrafe nazionale di impresa, implementazione secondo linee guida governative.

È progettato secondo logiche “mobile first”, in linea con i paradigmi di design promossi dal Team Digitale e da AgID, e nativamente integrata con SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. L’obiettivo è offrire una fruizione delle informazioni veloce e di immediata comprensione, evitando le complessità che spesso caratterizzano i servizi telematici della PA, e alleggerendo il carico burocratico e gli oneri amministrativi alle imprese. In futuro potrà anche ospitare ulteriori servizi da parte di altre Amministrazioni verso la platea degli imprenditori.

«Il cassetto digitale – ha detto Carlo Sangalli, Presidente di InfoCamere e della Camera di Commercio di Milano – semplifica la vita delle imprese ed è un concreto passo in avanti verso una Pubblica Amministrazione più efficiente. Ma soprattutto avvicina milioni di imprenditori alla cittadinanza digitale, spingendoli a utilizzare strumenti e tecnologie che possono renderli più competitivi anche a livello internazionale».

Le Camere di Commercio inizieranno presto una serie di incontri sul territorio, per raggiungere in modo capillare le PMI e approfondire le funzionalità di impresa.italia.it e le opportunità di crescita legate all’uso dei propri servizi digitali, già a disposizione delle imprese.

Il “cassetto digitale dell’imprenditore”, precisa InfoCamere, va infatti considerato una tappa del percorso di semplificazione e innovazione intrapreso da anni dal sistema camerale, in linea e a sostegno della Agenda Digitale italiana e di quella europea. Percorso che ha registrato a fine luglio anche una profonda revisione del portale web del Registro delle Imprese (registroimprese.it) – per garantire una user experience più immediata e ottimizzata anche per smartphone e tablet – e proseguirà con la costituzione dei 77 Punti Impresa Digitale (PID), previsti dal Piano Nazionale Industria 4.0 che hanno l’obiettivo primario di diffondere la conoscenza di base sulle tecnologie Industria 4.0, e sono affidati appunto alle Camere di Commercio.

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