Dopo il caso della piemontese Nice e di Amazon, un’altra piccola realtà italiana di alta tecnologia è stata comprata da uno dei giganti della Silicon Valley: stavolta è il turno di Yogitech, acquisita pochi giorni fa nientemeno che dal leader mondiale dei processori: Intel.
Yogitech è stata fondata nel 2000 a Pisa, dove ha tuttora la sede principale (a San Giuliano Terme) – ma nel frattempo ha aperto due filiali a Milano e Tokyo -, ed è specializzata in tecnologie di automazione dei veicoli. Più precisamente l’azienda si occupa di ADAS (Advanced Driver Assistance Systems), che come precisa la stessa Intel nel suo blog, annunciando l’acquisizione, è uno dei segmenti a più forte crescita dell’elettronica per l’automotive. «Gli ADAS migliorano la sicurezza funzionale (Functional Safety) dei sistemi di trasporto e di fabbrica, supportano funzionalità come il parcheggio assistito e sono tra le tecnologie che in un futuro non lontano permetteranno l’apparizione di veicoli a guida autonoma e automatica».
Sul proprio sito, Yogitech si definisce specialista nella progettazione, prototipazione e assistenza di dispositivi e software di Functional Safety, con l’automotive come mercato di riferimento ma con referenze anche nei settori trasporti ferroviari, automazione industriale e biomedico. «Abbiamo sviluppato la tecnologia brevettata e proprietaria faultRobust, con una metodologia dedicata e diverse soluzioni di prodotto per la progettazione di circuiti integrati per sistemi di Functional Safety. Tra le nostre soluzioni ci sono fRMethodology, fRIPs, fRSTL e fRTools».
Principale azionista di Yogitech, come riporta il Sole 24 Ore, è Atlante Ventures, fondo di venture capital del gruppo Intesa Sanpaolo specializzato in startup ad alta tecnologia, che ha iniziato a investire nell’azienda toscana nel 2011 e ora ne detiene il 47% del capitale. Secondo CrunchBase, dal 2005 Yogitech ha realizzato quattro “round” di raccolta di finanziamenti, per complessivi 2,72 milioni di euro, e tra gli azionisti annovera anche il fondo SICI Toscana Venture e la Camera di Commercio di Pisa, oltre al management.
Con l’esplosione dell’Internet of Things, spiega Intel sul suo blog, la sicurezza funzionale è un tema di primo piano in molti sistemi a crescente digitalizzazione, come appunto i veicoli, ma anche edifici e fabbriche. «Secondo le nostre stime, entro il 2020 il 30% degli oggetti “intelligenti” richiederà sistemi di sicurezza funzionale, e proprio per questo oggi annunciamo l’acquisizione di Yogitech, specialista di sicurezza funzionale dei semiconduttori e dei relativi standard: il loro team ricco di talento presto entrerà nell’Internet of Things Group di Intel».
Se finora il mondo dell’Internet of Things ha usato i dati real time per migliorare le decisioni, ora li userà per abilitare azioni automatiche dei sistemi: un esempio molto significativo è proprio l’automobile a guida autonoma, di cui quasi tutti i protipi contengono tecnologia Intel: «Noi vediamo l’integrazione di soluzioni high performance e di sicurezza funzionale come la naturale evoluzione della piattaforma e della strategia IoT di Intel, e siamo felici di accogliere il team di Yogitech. Per ora non siamo pronti per parlare dei futuri sviluppi di prodotto, ma loro e le loro tecnologie permetteranno al nostro lavoro sui sistemi autonomi di compiere un salto di qualità».