Le PMI milanesi vanno a scuola di management con il progetto pilota “Cultura manageriale e passaggio generazionale” di Assolombarda.
A essere coinvolte venti piccole e medie aziende manifatturiere, che seguiranno i piani di formazione – per ciascuna azienda sono state previste almeno 24 ore di servizio formativo, per un totale di 536 ore erogate in house – con il supporto di tre delle principali business school italiane: MIP-Politecnico di Milano, Fondazione ISTUD e Core Consulting.
Il progetto – promosso in partnership con l’Associazione Lombarda Dirigenti Aziende Industriali (ALDAI), coordinato da Ecole (Enti COnfindustriali Lombardi per l’Education) e finanziato da Fondirigenti – fa parte del piano strategico di Assolombarda per “Far Volare Milano” e punta a sostenere lo sviluppo delle competenze manageriali come leva strategica per la crescita del territorio milanese.
Territorio milanese che è poi fortemente connotato da imprese a carattere familiare e di piccole dimensioni: in Lombardia quasi il 58,9% delle imprese hanno un board al 100% familiare – percentuale che sale al 69% se si guarda all’Italia nel suo complesso, ovvero il doppio di quanto registrato nelle altre principali regioni europee – e 11,3 addetti in media per impresa manifatturiera, contro i 39,7 addetti del Baden-Württemberg e i 38,0 addetti della Baviera. Inoltre solo nel 15,2% delle imprese lombarde le decisioni strategiche sono decentralizzate, rispetto a quote doppie nelle altre regioni europee. «In una struttura aziendale di questo genere le decisioni strategiche restano sostanzialmente centralizzate e l’innovazione organizzativa è ancora poco diffusa», sottolinea Alessandro Spada, consigliere incaricato Assolombarda per lo sviluppo del manifatturiero e l’internazionalizzazione.
Per comprendere le reali esigenze formative delle imprese di questo intessuto economico è stata realizzata un’analisi delle singole realtà aziendali per classificarne il fabbisogno sotto tre macro-aree tematiche: strategia aziendale e internazionalizzazione; sviluppo organizzativo; razionalizzazione dei processi aziendali (interventi di riorganizzazione dei processi organizzativi). Queste tematiche sono state poi affrontate da 90 professionisti di spicco, tra imprenditori, dirigenti e quadri e oltre alla modalità d’aula sono state previsti anche il coaching e l’affiancamento consulenziale.
Le aziende coinvolte nel percorso hanno mostrato di apprezzare alcune caratteristiche peculiari tra cui la possibilità di avere una formazione costruita su misura considerando i processi aziendali dei singoli casi, di svolgere le attività formative presso la sede aziendale, di avere un collegamento con le business school, di riflettere sulle strategie aziendali e di sperimentare la formazione come leva per lo sviluppo aziendale.
«Consegniamo quindi alle istituzioni un modello efficace e innovativo che merita di essere reso replicabile e scalabile per consolidare il sostegno allo sviluppo delle piccole e medie imprese lombarde. Ci rivolgiamo in particolare a Regione Lombardia che può candidarsi, prima tra le regioni italiane, a offrire interventi formativi rivolti a imprenditori di Pmi sperimentando un raccordo tra le risorse regionali e le risorse dei fondi interprofessionali», conclude Spada.