Imparare facendo. Non è lo slogan di un nuovo gioco educativo ma un vero e proprio laboratorio di innovazione nato appositamente per le aziende italiane che intendono avviare percorsi di innovazione tecnologica ma non sanno bene da dove partire o come sviluppare i propri piani di digitalizzazione.
Si chiama Lean Experience Factory 4.0 (LEF) ed è nato nel 2011 a San Vito al Tagliamento (Pordenone) quando il modello di Industria 4.0 ancora non aveva preso piede, ma le piccole e medie imprese (PMI) già sentivano la necessità di dare una svolta, sul piano tecnologico, al proprio business. L’obiettivo iniziale dei promotori dell’iniziativa (McKinsey, Unindustria Pordenone, Confindustria Udine, CCIAA Pordenone e Unis&F Treviso) infatti era diffondere e facilitare la cultura dell’organizzazione d’impresa basata sul modello di Lean Management promuovendone strategie, processi e strumenti tecnologici.
Dal Lean Management all’Industria 4.0 per insegnare alle PMI a “saper fare”
Il passaggio al concetto di Industria 4.0 ha rappresentato una evoluzione naturale del laboratorio che su questi temi si impegna ora a trasmettere, più in generale, le competenze e gli strumenti ottimali per consentire alle PMI di avviare con successo percorsi di trasformazione digitale.
Va detto infatti che la LEF contiene il Digital Experience (DiEx), primo Digital Innovation Hub sviluppato secondo le linea guida del Piano Nazionale Industria 4.0. La specializzazione prevalente del DiEx, che sarà coordinato da LEF, è la digitalizzazione dei processi produttivi – Factory of the future e in altre declinazioni tecnologiche quali Smart Manufacturing – macchine intelligenti, Machine learning, Man-machine cooperation (COBOT), Internet of Things, Cyber security, Big data. È stato proprio il ministro Carlo Calenda, “padre” del piano Industria 4.0 del Governo, durante una visita alla Lean Experience Factory precedente alla presentazione del documento, a spiegare che «LEF» precorreva i tempi costituendo «l’esempio più limpido di Digital Innovation Hub».
Come funziona il laboratorio è molto semplice, in pratica si alternano percorsi educativo/formativi classici (teorici) con attività tecniche e pratiche messe in atto in una vera e propria area produttiva realizzata all’interno della fabbrica/laboratorio.
Nel corso degli anni all’interno del Lab sono giunte anche le collaborazioni con alcuni Big player dell’IT che oggi mettono a disposizione soluzioni tecnologiche e capacità consulenziali rispettando lo spirito iniziale del progetto: insegnare alle aziende a “saper fare”.
Recentemente il laboratorio ha inaugurato tre aree demo (con la collaborazione di Cisco e Vem Sistemi), con l’obiettivo di offrire alle PMI ancora più strumenti per comprendere, imparare e sperimentare percorsi di innovazione digitale, in particolare in queste aree:
1) cybersecurity: in quest’area viene dimostrato come avviene un attacco informatico; attraverso una simulazione si sfrutta un dispositivo presente nella fabbrica che funge da “porta di ingresso” e consente alla minaccia di propagarsi su altri dispositivi aziendali, per poi mostrare, naturalmente, come ci si può difendere e come funzionano le tecnologie di supporto;
2) collaboration: anche nella demo dedicata alla collaboration in ambito industriale vengono mostrati alcuni casi pratici; l’operatore che si occupa della manutenzione può ricevere supporto da remoto direttamente all’interno dell’ambiente di produzione (senza dover quindi cambiare strumento, interfaccia o soluzione), per altro anche attraverso device mobili o indossabili;
3) reti industriali: in questo caso si mostra alle PMI interessate come realizzare una infrastruttura di rete che garantisca stabilità, prestazioni elevate e continuità operativa agli stabilimenti.
Rold Smartfab, una soluzione “ready to use” per l’Industria 4.0 (a portata di PMI)
A testimonianza della fattibilità di certi percorsi c’è l’italianissima Rold, gruppo che opera a livello mondiale nel settore della componentistica per elettrodomestici, che con il supporto di Samsung ha messo a punto un sistema innovativo, ideale per le PMI che operano nell’industria del manifatturiero, che consente di monitorare, analizzare e gestire dati e informazioni provenienti dagli impianti di produzione e dai sottosistemi aziendali e renderli disponibili in real time, su device fissi, mobili e wearable.
In particolare, Rold ha sviluppato un sistema che sfrutta le più comuni tecnologie del mondo consumer per ottimizzare i processi di gestione dei dati, l’analisi dei macchinari, l’attivazione delle notifiche di allarme e dei sensori, la manutenzione dei sistemi. La piattaforma è “pronta all’uso”, completamente replicabile e accessibile ad altre PMI.