La sostenibilità in azienda non è più un optional. L’attenzione all’ambiente è rispetto per il futuro del pianeta, ma anche miglioramento delle prestazioni, riduzione dei costi e successo sul mercato. Il tema è stato al centro del Webinar “Strategie, strumenti e assetti organizzativi per ridurre l’impatto sull’ecosistema” realizzato da Digital360 in collaborazione con Epson, in cui tra le altre cose si è parlato del ruolo delle tecnologie per la sostenibilità. Tutte le aree aziendali sono coinvolte, dalla scelta delle fonti energetiche alle politiche plastic-free fino all’acquisto di dispositivi elettronici più ecosostenibili.
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Ripensare l’IT, prodotti e processi per aiutare l’ambiente
Proprio i device elettronici sono un’area su cui le aziende hanno ampi margini di manovra per ridurre i costi e l’impatto ambientale. Solo pensando alla generazione dei rifiuti, in Unione Europea l’e-waste costa 48 miliardi di euro l’anno, ha sottolineato Gianmarco Bressanelli, Ricercatore dell’Università degli Studi di Brescia.
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Gianmarco Bressanelli
Ricercatore dell’Università degli Studi di Brescia
La produzione e l’utilizzo dei device elettronici comportano anche consumo di energia e generazione di CO2, contribuendo al cambiamento climatico, che, ha evidenziato Bressanelli, «ha ripercussioni economiche, geopolitiche e sociali, come è stato riconosciuto anche al recente World Economic Forum».
La sfida green è però anche un’opportunità di crescita. «Il valore potenziale stimato dell’economia circolare è di 3.000 miliardi di dollari a livello mondiale», ha affermato il ricercatore. Le aziende sono chiamate ad agire subito ripensando prodotti, processi e modelli di business per essere più efficienti. Per esempio, i prodotti possono includere materie prime ecologiche, prevedere design modulari che rendono più facile aggiornare o sostituire le parti ed essere offerti con un modello as-a-service. «In questo contesto il digitale rappresenta il necessario fattore abilitante: permette di attuare nuovi paradigmi come Internet of Things, Analytics, Machine Learning, 3D Printing, Cloud e Mobile, Virtual e Augmented Reality, Blockchain» che aiutano le imprese negli obiettivi di sostenibilità, ha concluso Bressanelli.
Epson, l’IT come driver per la sostenibilità delle aziende
Epson da anni è impegnata a mettere in pratica policy di sostenibilità. Con il suo Environmental Vision 2050, l’obiettivo è «essere un’azienda indispensabile che utilizza tecnologie efficienti, compatte e di precisione», ha affermato Riccardo Scalambra, Corporate Sales Manager, Epson Italia.
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Riccardo Scalambra
Corporate Sales Manager, Epson Italia
Mentre diventa sempre più green allineandosi agli obiettivi ONU al 2030 per lo sviluppo sostenibile – per esempio, tagliando sugli sprechi di risorse idriche e elettriche, scegliendo fonti green e riducendo la plastica -, Epson con la sua offerta nelle quattro macro-aree della stampa, videoproiezione, robotica e wearables è impegnata a «ricercare, progettare, produrre e vendere tecnologie che aiutano le aziende a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità», ha proseguito il top manager.
Rispetto alla gamma delle stampanti, Epson ha lavorato sull’evoluzione tecnologica dei dispositivi rivolti al segmento business, dove la funzione printing assorbe sino al 10% dell’energia elettrica utilizzata. Le stampanti a getto di inchiostro Epson della serie WorkForce PRO integrano la tecnologia esclusiva Epson heat-free, ovvero funzionano a freddo, al contrario della tecnologia laser che richiede il calore per la fusione del toner. Queste macchine – che rappresentano il 90% delle vendite Epson di stampanti business – impiegano inoltre materiali di consumo con capacità molto elevata e una relativa riduzione del materiale di consumo esausto. «Con la tecnologia inkjet Epson si riducono assorbimento di energia elettrica – meno 95% rispetto a una laser di pari prestazioni – emissioni di CO2 equivalente e rifiuti. A sostegno dell’impegno di Epson verso la sostenibilità, quest’anno il gruppo giapponese ha ottenuto la certificazione Ecovadis 2020 Platinum, che la pone tra l’1% delle aziende mondiali in termini di rating di sostenibilità», ha concluso Scalambra.
Gruber Logistics: “mentalità” sostenibile
Tra le aziende che hanno incluso, nelle loro politiche green, il rinnovo del parco stampanti scegliendo la tecnologia inkjet Epson, c’è la multinazionale Gruber Logistics. «Quello della logistica è un comparto che pesa sull’ambiente, rappresentando circa l’8-10% delle emissioni gas serra», ha evidenziato Andrea Condotta, Public Affairs & Innovation Manager, Gruber Logistics.
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Andrea Condotta
Public Affairs & Innovation Manager, Gruber Logistics
Per la sua ecosostenibilità Gruber Logistics ha ripensato le strategie, con un maggior ricorso all’intermodalità, la scelta di carburanti alternativi, l’adozione di strumenti IT per migliorare le prestazioni e «una nuova mentalità», ha affermato Condotta.
L’azienda ha inserito in flotta 30 mezzi a metano liquido (LNG) e 50 biodiesel; a breve in Italia avrà anche camion alimentati da bioLNG e, in via sperimentale, dall’idrogeno, nuova frontiera del trasporto sostenibile. Gruber Logistics svolge anche formazione per i suoi autisti tramite la Drivers Academy, dove si apprendono stili di guida, percorsi e gestione del lavoro che sono più rispettosi dell’ambiente (ecodriving, ecorouting, riduzione dei viaggi a vuoto).
«La digitalizzazione ci aiuta nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità con le tecnologie di ottimizzazione del carico e degli hub e l’Automatic Sustainability Check. Importante anche la Digital Cooperation: il trasferimento automatico dei dati e la loro analisi è un valore aggiunto per tutta l’industria per studiare nuovi metodi che riducono l’impatto ambientale e le emissioni di CO2», ha proseguito Condotta.
Il cambio del parco stampanti nelle sedi di Gruber Logistics con le stampanti inkjet Epson è uno degli elementi che contribuisce alla svolta green della società. I numeri parlano chiaro: questa scelta ha permesso a Gruber di risparmiare, in 5 anni, oltre 31.000 Kw di energia elettrica e ben 10mila chili di CO2 equivalente, oltre che di ridurre la relativa bolletta per i consumi energetici.