Ribelli e diplomatici: per essere innovatori e guidare l’era digitale serve da un lato focalizzarsi dove si è già eccellenti e dall'altro fare sperimentazioni radicali. «Bisogna sviluppare uno spirito imprenditoriale da start up e recuperare la curiosità e lo stupore dei bambini, che sperimentano sempre, cadono e si rialzano»
Lo Smart Working, o lavoro agile, è l'evoluzione moderna del “posto di lavoro” abilitata dalle nuove tecnologie digitali. Nelle aziende italiane e nella PA si diffonde il fenomeno e oggi esiste anche un quadro normativo di riferimento, che contempla un vero e proprio contratto di lavoro agile (legge 81/2017). Una scelta vincente per le aziende e per i lavoratori. Ma per chi è adatto e quali solo le tecnologie coinvolte? Ecco tutto quello che c’è da sapere
Innovare è sempre più un’urgenza: per essere competitivi sul mercato è necessario cogliere le opportunità offerte dal digitale e affacciarsi al mondo dei servizi di nuova generazione. Ma come? Con quali tecnologie? E come approfittare degli incentivi governativi per Industria 4.0? Se ne è parlato in un roadshow dedicato alle PMI italiane organizzato da Digital360 e Wind Tre Business
«Presentato al momento giusto e semplice da attivare, adesione ampia e immediata». Secondo un'indagine di Comitato Leonardo e KPMG Advisory su 330 aziende, tre su 4 conoscono il programma governativo, il 41% delle microimprese e il 67% delle medie e delle grandi lo ha utilizzato, e una su 4 ha investito di concerto con altri partner della filiera
Aberdeen Group spiega come trasformare il business e diventare innovatori con soluzioni mobile di nuova generazione. Per gli utenti moderni, infatti, strumenti web o desktop tradizionali non sono più sufficiente. Come potenziare i servizi e migliorare i risultati? Gli esperti fanno il punto, offrendo indicazioni e best practice
Quali sono le priorità della digitalizzazione a cui le PMI italiane stanno dedicando la maggior parte dei loro budget? Quali sono le innovazioni che si possono definire consolidate e quali quelle che saranno necessarie nel breve periodo? Le risposte a queste e ad altre domande in una survey esclusiva by NetworkDigital360
Il GDPR trasformerà radicalmente il modo in cui le aziende gestiscono e proteggono i dati personali. Come cambierà la visione aziendale sulla privacy?
Quale ruolo giocheranno i vari dipartimenti aziendali rispetto alla nuova normativa? Quale sarà l'impatto della sicurezza sulle infrastrutture?
Sostenibili, inclusive, intelligenti: così saranno le città digitali del prossimo futuro. Ma già oggi essere smart aiuta a competere nell'attrarre investimenti e talenti. «Nel percorso di innovazione urbana, aziende ICT ed enti pubblici devono confrontarsi e trovare le strade più efficaci», dice Luca Ferraris, Head of Strategy, Innovation & Communication di Italtel, artefice del progetto di digitalizzazione del capoluogo siciliano
Scegliere se seguire un approccio all'innovazione dirompente o se trasformare il business "dall'interno". È da qui che le aziende devono partire per mettere in campo la trasformazione digitale secondo Minsait, la business unit di Indra nata per rispondere alle sfide del cambiamento. Ce ne parla Claudio Golino, direttore Energy, Industrial & Consumer Markets di Indra in Italia
L’obiettivo è rendere le aziende delle Modern Software Factory, fabbriche di applicazioni rapidamente implementabili per velocizzare il time-to-market dei nuovi progetti. L’approccio Agile è, quindi, fondamentale, ma senza trascurare l’aspetto chiave della sicurezza by design, di default. Il CEO di CA Technologies dal palco dell’edizione 2017 di CA World invita i C-level a farsi guidare dall’intuito sì, ma prendendo decisioni “informate”, sfruttando Big Data e insight
«Cloud at Customer, cioè portare i servizi offerti in Public Cloud nel data center del cliente, e collaborazione con le community opensource sono in questo momento i nostri punti distintivi», ha spiegato il country manager Fabio Spoletini all’evento annuale di Oracle Italia. Gartner: il culmine della pressione di board e azionisti per la digital transformation sarà a fine 2018
Dal palco del WOBI a Milano, il visionario fondatore del MIT Media Lab ha raccontato le origini, negli anni 70 e 80, delle tecnologie che utilizziamo oggi, dall’intelligenza artificiale all’interfaccia touch fino alla geolocalizzazione. «Ridevano di noi, ma è normale. Come oggi fanno ridere gli studi per comunicare direttamente con i neuroni del cervello: basterà ingoiare una pillola»