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Virtual Influencer, chi sono e come si inseriscono nelle strategie di Digital Marketing



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Con tassi di coinvolgimento elevati e la capacità di catturare l’attenzione del pubblico in maniera unica e innovativa, i creator virtuali diventano un nuovo fronte di interazione tra brand e consumatori. I vantaggi e le figure più famose del momento

Pubblicato il 15 ott 2024



Virtual Influencer
Fonte: lilmiquela I Instagram

Quando la realtà virtuale incontra i Social Media si crea un mondo di personaggi digitali generati al computer: tra questi ci sono i Virtual Influencer e Lil Miquela, Shudu Gram, e Noonoouri sono solo alcuni dei nomi delle figure protagoniste di questo fenomeno che sta trasformando il mondo dell’Influencer Marketing.

Con tassi di coinvolgimento elevati e la capacità di catturare l’attenzione del pubblico in maniera unica e innovativa gli influencer virtuali diventano, in questo modo, un nuovo fronte di interazione tra brand e consumatori, delineando un inedito panorama nell’ universo del Marketing.

A metà strada tra la realtà e la fantasia, incarnano una sintesi tra tecnologia e creatività, aprendo ai marchi uno scenario ricco di opportunità e prospettive per raggiungere il proprio target. Si tratta di un mercato che, come conferma uno studio condotto da Grand View Research, ha registrato un valore di 3,6 miliardi di dollari nel 2022 e si prevede in crescita con un CAGR (tassio medio annuo composto) del 38,9% entro il 2030. Basti pensare che, secondo Virtual Humans, dal 2015 l’industria degli influencer virtuali è cresciuta, passando da sole 9 figure alle oltre 200 attuali.

Chi sono i Virtual Influencer: una definizione

I Virtual Influencer sono personaggi digitali, completamente generati al computer, creati per interagire con il pubblico sui Social Media. Attraverso l’uso di Intelligenza Artificiale, grafica avanzata e motion capture (si registrano i movimenti di un attore umano e si trasferiscono digitalmente al personaggio, conferendogli una maggiore autenticità e realismo nei movimenti), si creano figure con una propria identità e personalità che, pur non esistendo nella realtà, sono in grado di comunicare con i follower, influenzare comportamenti e tendenze e far registrare numeri impressionanti.

Come nasce un Virtual Influencer: le tecnologie dietro queste figure

La creazione di un Virtual Influencer è un processo complesso e sofisticato che si compone di più fasi. La tecnologia è al centro, ma non basta. È fondamentale costruire una personalità e uno storytelling convincenti che possano attrarre, coinvolgere e fidelizzare il pubblico.

Prima di tutto, è necessario ideare un concept solido che definisca l’identità del personaggio: la sua personalità, i suoi interessi, chiaramente, la sua estetica e persino la sua storia di vita. Questo processo può essere guidato da obiettivi di branding, target di mercato e tendenze culturali. Successivamente, designer e artisti 3D danno vita al modello virtuale attraverso l’utilizzo di software e tecnologie avanzate. Una volta creata la figura, grazie all’AI, il Virtual Influencer può interagire autonomamente con il proprio pubblico sui social media, chatbot o altre piattaforme digitali.

Il personaggio può essere programmato per rispondere a domande, condividere contenuti, partecipare a discussioni e persino apprendere dai suoi interlocutori per migliorare l’esperienza utente nel tempo. Alcuni influencer virtuali possono essere dotati di voci sintetiche create attraverso la tecnologia di sintesi vocale (Voice Synthesis e Text-to-Speech). Questo consente loro di parlare e comunicare con il pubblico in modo più dinamico. Una volta che il Virtual Influencer è stato creato e messo in funzione, inizia il processo promozione del personaggio. Questo può includere la creazione di contenuti originali, la pianificazione di strategie di Marketing Digitale, la gestione delle interazioni con il pubblico e la collaborazione con marchi e aziende per campagne pubblicitarie e sponsorizzazioni.

Il ruolo dei Virtual Influencer nel Marketing e le collaborazioni con i brand

Che siano protagonisti di campagne, raccontino storie di quotidianità o esistano come ambasciatori del marchio a tutti gli effetti, è evidente che, in ogni caso, gli influencer virtuali stanno guadagnando sempre più terreno all’interno delle strategie e campagne di Marketing, offrendo non pochi vantaggi (e spunti di riflessione) se paragonati ai content creator “in carne e ossa”.

Secondo uno studio condotto da Influencer Marketing Factory sui consumatori americani, il 58% della popolazione segue almeno un Virtual Influencer, mentre chi non li segue (24% ) ammette di non conoscerne alcuno. Tra i motivi che spingono le persone a seguire i Virtual Influencer, il 27% lo fa per i loro contenuti, il 19% per lo storytelling e il 15% perché ne trae ispirazione. È curioso notare come gli utenti con un’età compresa tra i 25 e i 44 anni risultano essere coloro che mostrano maggiore fiducia nei confronti dei creator digitali quando si tratta di ricevere consigli su un prodotto. Inoltre, il 35% degli intervistati ha ammesso di aver acquistato almeno un prodotto promosso da un Virtual Influencer, evidenziando così l’impatto significativo che questi personaggi digitali hanno sul comportamento d’acquisto dei consumatori.

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Fonte: Influencer Marketing Factory

Non stupisce, quindi, che – come evidenziano i dati di uno studio realizzato da HypeAuditor – gli influencer virtuali riescono a registrare dei tassi di coinvolgimento quasi tre volte superiori rispetto agli influencer reali.

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Fonte: HypeAuditor

Negli ultimi anni, un numero crescente di marchi ha collaborato con creatori virtuali nelle loro campagne di Influencer Marketing. Brand come Pacsun, Tommy Hilfiger, Samsung, Epic Games, Gucci hanno posto le basi per partnership con creatori virtuali. Stati Uniti e Brasile sono le nazioni che finora hanno dato più voce ai creativi virtuali; l’Italia, sotto questo punto di vista, è ancora piuttosto indietro.

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Fonte: HypeAuditor

Ma quali sono gli ambiti in cui la presenza di queste figure si rivela piuttosto efficace? Influencer Marketing Hub ha analizzato quali fossero i settori che lasciano più spazio alle collaborazioni con gli Influencer Virtuali sui Social Media. Fashion (33.9%), entertainment (17.9%), beauty (13,8&) sono in cima alla classifica.

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Fonte: Influencer Marketing Hub

I vantaggi

A questo punto viene spontaneo chiedersi quali siano gli effettivi vantaggi per le aziende che decidono di collaborare o dar vita a un Virtual Influencer, e soprattutto quali sono le differenze con i creator reali. In altre parole, qual è il valore aggiunto che un influencer virtuale potrebbe apportare al brand?

  • Innovazione e intrattenimento: i Virtual Influencer offrono un approccio innovativo attraverso la loro natura digitale e le interazioni non convenzionali. La loro presenza offre un’esperienza di Marketing distintiva che può catturare l’attenzione del pubblico in modi che gli influencer tradizionali potrebbero non essere in grado di fare. Inoltre, tra il pubblico più giovane, le aziende che collaborano con i creator virtuali sono percepite come tecnologicamente avanzate e aperte al cambiamento.
  • Brand Ambassador e promozione: possono essere utilizzati come Brand Ambassador per promuovere prodotti, servizi e iniziative aziendali, creando contenuti coinvolgenti che mettono in evidenza i valori del marchio e raggiungono pubblici specifici attraverso le loro interazioni digitali.
  • Targeting e personalizzazione: grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e dei dati demografici, i Virtual Influencer sono in grado di personalizzare le loro interazioni per adattarsi agli interessi e alle preferenze del pubblico di riferimento. Questo livello di targeting può aumentare l’efficacia delle campagne di Marketing, consentendo alle aziende di raggiungere specifici segmenti di mercato in modo più mirato.
  • Storytelling transmediale: Lo storytelling transmediale è la tecnica di raccontare una singola storia o un’esperienza narrativa su più piattaforme e formati utilizzando le attuali tecnologie digitali. Chiunque si occupi di pubblicità ha familiarità con il vedere la stessa campagna raccontata in più modi, che sia attraverso uno spot televisivo, un annuncio online o sul lato di un autobus. Le campagne transmediali digitali raggiungono un obiettivo simile di raccontare la stessa storia su più formati e piattaforme online. Un influencer virtuale rimane riconoscibile ovunque, che si tratti di un post su Instagram o di un videogioco. Sono figure protagoniste di trame narrative che riflettono i valori del marchio o promuovono messaggi specifici in modo originale e coinvolgente.
  • Esclusività: se ci pensiamo, gli influencer virtuali possono essere prodotti specificamente per uno specifico marchio. Al contrario, gli influencer umani lavorano spesso contemporaneamente con diversi brand.
  • Esplorazione di nuove piattaforme e format: I Virtual Influencer possono essere sfruttati per esplorare e sperimentare nuove piattaforme e formati di contenuti digitali, consentendo alle aziende di rimanere al passo con le tendenze digitali e raggiungere nuovi pubblici.

Come monetizzare un influencer virtuale

Sponsorizzazioni, collaborazioni con brand, promozione di prodotti o servizi sono alcune delle strategie possibili per avviare un processo di monetizzazione di un influencer virtuale. Ma c’è di più. È possibile ricorrere alla creazione di contenuti premium ed esclusivi, offerti attraverso abbonamenti a pagamento o donazioni, accesso anticipato a nuovi materiali, sessioni di Q&A o tutorial. Anche l’Affiliate Marketing potrebbe rivelarsi una fonte di reddito per gli influencer virtuali: partecipare a programmi di affiliazione e promuovere prodotti o servizi di terze parti attraverso link affiliate consente di guadagnare una commissione su ogni vendita generata attraverso il link condiviso dall’influencer virtuale. Questa strategia può essere integrata in contenuti come recensioni di prodotti o consigli di acquisto. Infine, la vendita di merchandising rappresenta un’altra opportunità di monetizzazione.

Creare e vendere prodotti correlati al proprio brand, come magliette, cappelli, adesivi e altri articoli personalizzati, può generare entrate aggiuntive e rafforzare l’identità del marchio. In ogni caso, la regola è la stessa che vale per influencer e content creator reali: la chiave del successo risiede nel creare contenuti di alta qualità che rispondano ai bisogni del pubblico e allo stesso tempo valorizzino l’immagine del brand associato.

I più famosi Virtual Influencer del momento

Ma vediamo, a questo punto, chi sono e cosa fanno le figure più influenti che da qualche contribuiscono ad alimentare il fenomeno. La loro popolarità non si ferma ai confini del web ma si estende anche nel mondo reale, con collaborazioni con marchi di moda di lusso e partecipazioni a eventi di grande prestigio.

Lil Miquela

Considerata una delle pioniere nel mondo dei Virtual Influencer, Miquela Sousa, meglio conosciuta come Lil Miquela, è una modella robot virtuale che ha lavorato con alcuni dei migliori marchi di moda come Prada, Dior e Calvin Klein. Ha anche pubblicato un singolo, “Not Mine”, nel 2017 e ha debuttato con il suo primo video musicale, “Hard Feelings”, al festival online di Lollapalooza all’inizio di quest’anno. È stata creata da Brud, una startup con sede a Los Angeles. Ha quasi 3 milioni di follower su Instagram, soprannominati “Miquelites”, 3,6 milioni di follower su TikTok e più di 31.000 follower su X (ex Twitter).

Lu do Magalu

È tra le l’influencer virtuali più seguite e con maggiore visibilità al mondo. Vanta più di 14,6 milioni di follower su Facebook, quasi 7 milioni di follower su Instagram, più di 2,6 milioni di abbonati YouTube e oltre 1,3 milioni di follower rispettivamente su X e TikTok. Tuttavia, la sua fama e la sua portata sono per lo più limitate al Brasile, da dove proviene. Ha fatto la sua prima apparizione più di dieci anni fa per conto di Magazine Luiza, una delle più grandi società di vendita al dettaglio in Brasile, per commercializzare iBlogTV su YouTube.

Leya Love

Sviluppata da Cosmiq Universe, un’impresa fondata da Annika Kessel e Bruno Stettler, rappresenta un’icona virtuale promotrice del #WorldAwarenessMovement, un’iniziativa che spinge i suoi seguaci a stabilire legami profondi con l’ambiente naturale, con la propria interiorità e con gli individui che li circondano.

Noonoouri

Noonoouri è un’altra Virtual Influencer creata in Germania e nota per il suo impegno nel settore della moda sostenibile e del lifestyle.

Shudu Gram

Conosciuta come “la prima supermodella digitale”, Shudu è una Virtual Influencer con una bellezza sorprendente e un grande seguito sui Social Media. Le sue foto di moda hanno attirato l’attenzione di numerosi brand e fotografi di tutto il mondo. Shudu, che su Instagram vanta di una community di quasi 250mila follower, è stata creata in risposta alla monotonia del business dei modelli. È stato il fotografo britannico Cameron Wilson, nel 2017, ha crearla, ispirandosi a Naomi Campbell, Iman e Alek Wek.

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