Che piacevole sensazione di appagamento quando la mamma ti racconta la fiaba della bella addormentata e tu affondi tra le coperte soffici, profumate ed avvolgenti. Che senso di protezione e serenità. Ecco il fascino dello storytelling che ci rimane addosso dall’infanzia – e non solo perché i nostri genitori sono degli abili narratori di storie. Le fiabe sono coinvolgenti, sono avvincenti, sono rassicuranti, in una sola parola sono potenti mezzi di comunicazione. Anche in ambito professionale viene molto utilizzato lo storytelling proprio nelle strategie di marketing perché è meglio raccontare una storia che spiegarla! Certo la storia narrata va contestualizzata adattandola al pubblico a cui ci rivolgiamo, creando il messaggio adatto al nostro lettore.
Cos’è lo storytelling, dunque? Si può definire come scienza ed arte di comunicare raccontando storie.
Storytelling e marketing: essenziale per la strategia
La sua origine è molto antica, risale a più di 40.000 anni fa, quando gli uomini delle caverne incisero le prime pitture rupestri sulle pareti per tramandare le loro storie.
Le storie rappresentano il desiderio umano di conoscere, imparare, creare l’identità tramandando valori ancora prima della scrittura, perché ascoltando le avventure e le novelle si tramandava la conoscenza.
E dopo 40mila anni parliamo ancora di storytelling? Allora, qualcosa dovrà pur significare, sei d’accordo?
Anche oggi, nel terzo millennio, raccontiamo ed apprezziamo le storie… a tutti i livelli: personale, professionale e umano. Una buona storia ha un potere unico ed essenziale per qualsiasi strategia di marketing, perché parla alla sfera emotiva, al lato irrazionale del pubblico con lo scopo di costruire un legame speciale condividendo momenti unici e personali.
Luisa Carrada, ne Il Mestiere Di Scrivere, scrive: “le storie sono le uniche che dalla notte dei tempi sanno unire informazioni, conoscenza, saggezza, emozioni, cura di sé e degli altri (…). Ci sono state civiltà che hanno ignorato la ruota, ma nessuna che non abbia conosciuto le storie”.
Come fare storytelling: le tecniche
Per utilizzare uno stile narrativo avvincente è necessario seguire ed adottare una serie di tecniche affinché la strategia abbia l’effetto desiderato.
Sicuramente partire dai valori dell’azienda, il cuore pulsante di ogni brand. E poi il target, a chi narrare la storia è determinante per pianificare adeguatamente testo ed immagini da proporre.
Lo storytelling è un’arte per raccontare l’azienda con i suoi valori, i prodotti, i servizi, la storia. All’interno della strategia lo storytelling va applicato sia alle scelte corporate che ai prodotti/servizi pianificando e programmando un piano editoriale integrato e molto efficace.
Il Corporate storytelling significa approfittare della straordinaria potenza delle storie per collegarsi direttamente alle emozioni del consumatore, raccontare un’avventura concreta, positiva e coinvolgente in modo da aumentare la popolarità del brand, far crescere la reputazione o brand awareness e le vendite.
Gli obiettivi: dal brand awareness alla fiducia
Ognuno di noi ha una storia, ogni azienda ha una visione, ogni imprenditore ha una storia alle spalle, ha esperienze da raccontare, ha sogni da condividere.
Inoltre oggi la facilità di accesso grazie al web, a differenza del passato, permette anche a piccole aziende di raccontarsi al proprio pubblico con gli stessi mezzi di tante multinazionali.
Questi gli obiettivi dello storytelling da tenere in mente:
- Brand awareness
- Essere vero agli occhi del tuo target
- Coinvolgere emotivamente
- Ottenere e dare fiducia
- Aumentare le visite al tuo sito web o blog
- Far crescere la popolarità del tuo brand sui social network
- Rafforzare la percezione positiva del tuo prodotto/servizio
- Stimolare le vendite
La struttura vincente per una storia efficace
Entriamo nel vivo dei tecnicismi perché è necessario conoscere gli aspetti determinanti che rendono efficace la storia.
- Il contesto con i personaggi
- Le difficoltà da superare per dare credibilità alla storia
- L’eroe che riesce da solo o con l’aiutante a superare le sfide
- Il finale che rappresenta il climax della storia
- La morale, che rafforzare il legame creato dalla storia con l’utente
La storia efficace deve disporre di una struttura narrativa completa che catturi ed alimenti continuamente la curiosità dell’ascoltatore per mantenere desto l’interesse del pubblico, deve convincere e suscitare il desiderio di partecipare alla vicenda narrata. Una storia deve ricorrere a tutte quelle formule che vengono utilizzate nei miti e che coinvolgono sia la parte razionale che quella emotiva attraverso verosimiglianze e proiezioni future, usando espressioni che colpiscono la memoria.
Questa eccezionale “potenza mitica” della storia è uno strumento di marketing dall’enorme potere. Il cervello umano è una macchina straordinaria che permette di ricordare con più facilità ciò che cattura anche emotivamente. Per questo, una storia efficace è una storia che affascina ed emoziona e che, soprattutto, può essere ricordata e diffusa anche a posteriori. Lo storytelling efficace coinvolge equamente tutti i nostri sensi, olfatto, gusto, vista udito e tatto… sono chiamati a raccolta dal potere evocativo dell’immaginazione e mescolati con sapiente creatività nell’esposizione.
Digital storytelling: che cosa cambia?
Che cosa cambia con lo storytelling digitale? Certo la formula per creare uno storytelling di successo è la stessa ma come ogni piattaforma ha le sue regole del gioco. Conoscerle e rispettarle fa la differenza tra un progetto vincente ed uno fallimentare.
Proviamo ad aggiungere video e immagini per trasformare le storie in strumenti potenti. Raccontare una storia con le immagini ha il suo appeal. Altro aspetto rilevante per la fruizione degli utenti su device mobile è la velocità di caricamento delle immagini stesse che deve essere molto veloce, perché il tempo di attesa stimato dagli utenti digital è estremamente ridotto.
Insomma è il caso di dire che lo storytelling è smart (specific, measurable, accepted, realistic, timely).
Per concludere, mi piacerebbe lasciare un segno per approfondire l’argomento e consiglierei la lettura immersiva di “Marketing narrativo. Usare lo storytelling nel marketing contemporaneo” di Andrea Fontana, Joseph Sassoon e Ramon Soranzo.
Arrivederci alla prossima storia!