Il digitale ha portato una ventata di innovazione nella gestione dei processi di negoziazione e vendita che i brand devono non solo assecondare ma abbracciare.
La possibilità di migliorare attraverso software e applicativi dedicati la gestione di agende e giro visite, semplificare la presentazione delle attività e la raccolta degli ordini e verificare in tempo reale l’esecuzione sui punti vendita e di consumo continua a generare indubbi vantaggi sia sul piano operativo sia su quello economico, migliorando anche la User Experience di tutti gli attori della catena del valore, siano essi figure professionali in azienda che sul campo. Il rovescio della medaglia, però, è un aumento della complessità sul fronte dell’endpoint management.
Costi e sfide della digitalizzazione sotto il profilo dell’hardware
«Scegliere e orchestrare gli hardware ed i software necessari a supportare le attività di vendita bilanciando sicurezza, efficacia e agilità può comportare notevoli costi e generare problematiche per l’IT Manager», spiega Davide Giovannini, Responsabile area Technical Sales di Risorsa, software house e società di consulenza italiana specializzata nella fornitura di soluzioni per la gestione del trade spending e dei processi commerciali dell’industria di marca.
Who's Who
Davide Giovannini
IT Operations Manager di Risorsa
«Trovare un fornitore che offra un software completo, funzionale, performante, sicuro e in grado di operare su parchi device misti e anche in assenza di connessione Internet è di per sé un compito arduo, in quanto è necessario valutare molteplici variabili. Ma spesso occorre superare anche altri ostacoli».
Tra le difficoltà più comunemente riscontrate, per esempio, c’è la scarsa compatibilità di molte suite con una gamma mista di dispositivi. Il che obbliga di fatto a prendere decisioni piuttosto vincolanti, come l’adozione di un parco device monomarca, costringendo l’intera organizzazione a scegliere tra il mondo iOS e quello Android.
«Senza contare che la distribuzione e il controllo dei software richiedono l’impiego di sistemi di Mobile Device Management (MDM – ndr) all’avanguardia, onerosi sia sul piano economico che su quello gestionale», aggiunge il manager.
La continua evoluzione tecnologica dei dispositivi, d’altra parte, richiede investimenti significativi per l’aggiornamento dei terminali aziendali. Endpoint che devono poter fare affidamento anche su sistemi di backup che mitighino i potenziali fermi causati da guasti o problemi tecnici dei device.
Un approccio smart all’operatività da remoto: la Progressive Web App
Consapevole delle sfide che le imprese devono affrontare in tal senso, Risorsa ha dato vita a una soluzione completa di gestione delle vendite che indirizza ciascuna di queste criticità. Superando il concetto di app nativa, e quindi eliminando alla radice i temi dell’implementazione di sistemi MDM, dell’acquisto di un parco device omogeneo e della manutenzione dei dispositivi, la Progressive Web App (PWA) di Risorsa rappresenta un approccio smart alle scelte strategiche sulla piattaforma da adottare.
«Una PWA è, infatti, un’applicazione che sfrutta le moderne funzionalità Web per offrire agli utenti un’esperienza simile, se non superiore, a quella di un’app nativa, con tutta una serie di vantaggi – spiega Giovannini -. Il termine progressive sta a indicare che questi software funzionano per ogni utente, indipendentemente dal browser o dal dispositivo utilizzato, grazie all’adozione dei principi di miglioramento progressivo. Al tempo stesso, una PWA interagisce con l’utente come se fosse un’app nativa, offrendo una User Experience e una navigazione intuitiva. Essendo responsive, inoltre, si adatta alle diverse dimensioni dello schermo, a prescindere dal tipo e dal brand di device utilizzato, garantendo la massima flessibilità anche rispetto ai formati che potrebbero essere introdotti in futuro».
La Progressive Web App di Risorsa, inoltre, è distribuita tramite il protocollo HTTPS, e questo consente di proteggere le informazioni trasmesse dagli agenti alla centrale, garantendo l’integrità dei contenuti e offrendo i massimi livelli di sicurezza, anche grazie all’aggiornamento continuo e automatico.
Facendo leva sui service worker, le informazioni caricate a sistema vengono infatti costantemente aggiornate e gli utenti non devono preoccuparsi di scaricare nuove versioni o patch. «Non solo – continua Giovannini -. Ciascun collaboratore ha la facoltà di salvare le PWA che ritiene utili aggiungendo un’icona corrispondente alla schermata del proprio dispositivo mobile, evitando i passaggi e i problemi tipici dell’utilizzo degli app store. Al tempo stesso, parliamo di soluzioni linkabili. Possono, in altre parole essere, facilmente condivise tramite URL senza richiedere installazioni complesse e offrono un’esperienza utente coerente sia in presenza che in assenza di connessione Internet».
Un ambiente integrato con i principali strumenti al servizio della forza vendita
Trattandosi quindi di un’app che si presenta come un browser, senza la necessità di installare alcunché, la PWA consente alla forza vendita di utilizzare con la massima libertà le funzionalità che compongono la suite Risorsa su qualsiasi dispositivo. Il che può costituire un significativo vantaggio competitivo in un mondo sempre più veloce, dinamico e in costante cambiamento.
«La soluzione diventa un vero e proprio presidio integrato con il CRM e con i software che gestiscono gli ordini, le attività di vendita e la retail execution. Basti pensare alle opportunità che un approccio del genere offre alle realtà con team Sales misti, e che per questo lavorano con parchi dispositivi non omogenei – chiosa Giovannini -. La PWA è sinonimo di rapidità di implementazione, facilità di utilizzo e massima flessibilità nella configurazione, tutti elementi imprescindibili quando l’obiettivo è quello di ridurre sensibilmente i costi di gestione e manutenzione del sistema».