Soluzioni IT

Piattaforme per blog aziendali: quali sono le più popolari e come selezionare quella più adatta alle proprie esigenze

Minimaliste o complesse, con plugin o moduli per integrare molteplici funzioni diverse, per esperti di codice o digiuni di informatica… La scelta del Content Management System da utilizzare per creare e gestire un blog non è affatto semplice. Una breve guida per orientarsi nel panorama dei CMS

Pubblicato il 01 Set 2023

Piattaforme per blog aziendali

Coinvolgere, ispirare, informare. Sono questi i tre grandi obiettivi di un blog aziendale, ormai considerato tra gli strumenti di comunicazione che un’organizzazione dovrebbe contemplare nel proprio mix tra online e offline.

Non è un caso che, come riporta un recente studio di HubSpot, il 48% delle aziende che hanno sviluppato una strategia di Content Marketing utilizza il blogging. La stessa ricerca evidenzia che il 56% dei marketer che sfruttano il blogging è convinto della sua efficacia mentre il 10% lo associa al maggior ritorno sugli investimenti (ROI) di tutte le campagne marketing.

Una volta convenuto sull’efficacia dello strumento, e collocatolo all’interno della strategia aziendale, il passo successivo prevede un’immersione nell’operatività per comprendere tra le piattaforme per blog aziendali quale sia la più idonea a raggiungere gli obiettivi individuati e quali sono le competenze necessarie per gestirle. Cerchiamo dunque di fare chiarezza insieme su questi punti.

Quali sono le piattaforme per blog aziendali

Quando si parla di piattaforme per blog aziendali, in realtà si fa riferimento ai Content Management System o CMS, che rappresentano un mercato software davvero vasto.

La classifica W3Techs dei CMS ne riporta almeno un’ottantina e su tutti domina WordPress. A seguire nella Top 10: Shopify, Wix, Squarespace, Joomla, Drupal, Adobe Systems, Google Systems, PrestaShop e Bitrix. Non tutti questi sono però adatti per realizzare e gestire un blog aziendale, ognuno ha infatti le proprie caratteristiche ed è pensato per rispondere meglio a determinati scopi, per esempio Shopify è un CMS sviluppato per realizzare siti e-commerce, come rievoca lo stesso nome.

Come scegliere la piattaforma di blog giusta per un’azienda

L’approccio migliore da adottare nel momento della scelta del CMS è guardare al futuro. Cosa vuol dire questo? Capita che, nel momento di scegliere la piattaforma ci si orienti per qualcosa di molto semplice, veloce e funzionale agli obiettivi a breve termine. Tuttavia, spesso succede che nel tempo il progetto del blog finisca per espandersi e che la piattaforma selezionata finisca per stare stretta – in termini di volume di visitatori, quantità e tipologia di contenuti da gestire oppure funzionalità da implementare. Questo significa che una delle caratteristiche principali da guardare è la flessibilità, ossia la possibilità di espandersi che la piattaforma assicura.

Dal punto più strettamente tecnico, in generale ci sono delle funzionalità che un buon CMS dovrebbe sempre fornire ai suoi utenti, tra le principali: l’impostazione di una pagina di archivio, la ricerca interna, la suddivisione in categorie e tag, la gestione di post correlati, post in primo piano, il social sharing o lo spazio per i commenti.

SEM

Search Engine Marketing, una guida completa. Clicca sull’immagine per approfondire

Confronto tra le piattaforme per blog più popolari

Vediamo adesso nel dettaglio quattro tra le più diffuse piattaforme per blog aziendali.

WordPress negli anni si è evoluta imparando a plasmarsi per le esigenze più diverse.

Squarespace ha puntato sulla semplicità d’uso anche per i digiuni di codice.

Ancora, Ghost vuole riconquistare per i contenuti il ruolo di primo piano.

C’è, infine, Drupal con la sua immensa community di sviluppatori pronti ad abbattere ogni limite alla creatività.

WordPress: la piattaforma per blog più popolare

Secondo dunque l’indagine W3Techs, WordPress è la piattaforma gratuita open source usata dal 43,2% di tutti i siti web online. Ciò significa che quasi un blog, sito aziendale o di e-commerce su due tra quelli che navighiamo quotidianamente è stato realizzato utilizzando questo strumento.

Questi risultati sono legati in particolare alla sua semplicità di pubblicazione, gestita tramite un editor a blocchi per i quali WordPress offre un’ampia scelta di tipologie: dal classico blocco elenco al blocco sondaggio, dal blocco podcast player al blocco pagamenti.

Alla semplicità d’uso si aggiunge un alto livello di personalizzazione sia del layout che delle funzionalità, attraverso l’installazione di plugin oggi disponibili in gran numero.

La piattaforma è ottimizzata per il posizionamento organico (SEO) sui principali motori di ricerca come Google e Bing. Questo significa che sfrutta tutte le logiche note per consentire ai propri contenuti di scalare la SERP. Inoltre WordPress si integra perfettamente con i principali plugin SEO come Yoast SEO.

WordPress è una piattaforma adatta a blog aziendali di qualsiasi dimensione. Questo significa che è altamente scalabile. Altra caratteristica vincente è la versatilità che consente di pubblicare siti web anche complessi e istituzionali, negozi di e-commerce, testate editoriali, newsletter, landin page o vetrine podcast.

WordPress prevede una formula di utilizzo base gratuito con un ventaglio di possibilità di abbonamento con pagamento mensile da 48 a 540 euro l’anno per un negozio online, sino ad arrivare alla versione Enterprise che parte dai 23.000 euro l’anno.

Squarespace: la piattaforma di blog per il design 

Rientra tra le piattaforme per blog aziendali oggi più diffuse anche Squarespace, soluzione software all-in-one per creare la propria presenza online in maniera facile e veloce. Con Squarespace è possibile creare, oltre al blog aziendale, siti web professionali e vetrine e-commerce.

La sua caratteristica principale è quella di essere una piattaforma no code, ossia che non richiede alcuna conoscenza di codice. Con un’interfaccia intuitiva, Squarespace utilizza un sistema di editing drag-and-drop (trascinamento e rilascio) quale modalità più semplice per esprimere la creatività degli utenti, che si possono cimentare nell’aggiungere una molteplicità di tipologie di contenuto come testi, foto, video, audio, gallerie, iscrizioni a newsletter, mappe, pulsanti, citazioni, grafici e altre.

I vantaggi di Squarespace

La creatività trova spazio anche nella possibilità di personalizzare gli elementi dei template realizzati da Squarespace di modo da adattarsi al meglio al marchio. Ma se la forza di Squarespace è la sua semplicità di editing alcuni limiti si riscontrano proprio nel livello di personalizzazione che resta un po’ ingabbiata nei modelli proposti dalla piattaforma.

Squarespace offre integrati anche strumenti per il Social Media Marketing e l’Email Marketing, e anche uno strumento online per creare il proprio logo.

Un sistema di analytics consente di monitorare i KPI e seguire metriche quali visualizzazioni di pagina, visitatori unici, sino ai risultati di vendita per chi decide di creare un negozio online.

Anche la piattaforma Squarespace è sviluppata per assecondare le regole SEO e far sì che i propri contenuti emergano dai motori di ricerca, oltre a essere direttamente integrata con Google Search Console.

Squarespace non contempla l’uso gratuito, ma solo un periodo di prova limitato a 14 giorni. I piani tariffari sono quattro: Personal (15 euro al mese), Business (24 euro al mese), Commerce base (28 euro al mese) e Commerce avanzato (42 euro al mese). È previsto uno sconto per chi sceglie la formula di pagamento annuale.

Social Media Marketing

Social Media Marketing: cos’è, come si fa e vantaggi. Clicca sull’immagine per saperne di più

Ghost: la piattaforma per blog minimalista

Un’altra soluzione software per la creazione di blog aziendali è la piattaforma open source Ghost. Ghost CMS nasce nell’aprile 2013 da un’idea di Jonhn O’Nolan, ex vice responsabile del team User Iterface di WordPress, dove lavorava dal 2005. O’Nolan ha pensato, realizzato e lavorato su blog per aziende di primo piano tra cui Microsoft, Ubisoft, Nokia, Virgin Atlantic Airways ed EasyJet.

Il progetto Ghost, che ha visto la luce grazie ad una campagna su Kickstarter andata ben oltre le migliori previsioni, è nato con un intento ben preciso: creare una piattaforma di blogging che rendesse la scrittura piacevole e la pubblicazione semplice. O’Nolan, infatti, si allontana da WordPress per ritornare alle origini del software divenuto ormai troppo evoluto per chi desidera semplicemente condividere i propri contenuti online e creare “just a blogging platform”.

Ghost è disponibile in due varianti: una versione da installare Self Hosted, che può essere scaricata e utilizzata gratuitamente, e una versione ospitata sui server di John O’Nolan dal nome Ghost (Pro) a pagamento, con hosting interamente gestito. Il self-hosting è la scelta migliore per i team che hanno dimestichezza con la gestione di server, database e app Node.js e desiderano il pieno controllo del proprio ambiente. Ghost (Pro), invece, è la scelta più adatta per la maggior parte delle persone o aziende che si concentrano sull’utilizzo del software Ghost e non vogliono perdere tempo a gestire i server.

Caratteristiche della piattaforma

Diverse le dotazione che Ghost presenta di default:

  • Strumenti per la SEO.
  • Integrazione dei social network Facebook e Twitter.
  • CTA per invitare i lettori ad iscriversi alla newsletter; invio automatico degli articoli e gli insight per le newsletter disponibili gratuitamente.
  • Possibilità di creare una sezione dedicata ai membri del sito, che possono iscriversi gratis o a pagamento (abbonamento mensile o annuale).
  • Sistema multilingua, grazie al quale è sufficiente editare un file per pubblicare in più lingue senza problemi di SEO.
  • Dashboard personalizzabile, che raccoglie tutti i contenuti rilevanti sul blog.

Inoltre, in vista di un prossimo futuro cookieless, è interessante sapere che gli unici cookie usati da Ghost sono quelli per i login di utenti e iscritti alla membership.

Drupal: la piattaforma per blog aziendali avanzati

Come abbiamo visto, mentre WordPress si posiziona al primo posto nella classifica W3Techs sull’uso dei CMS, Drupal si posiziona solo al sesto con l’1,2% di tutti i siti web che sceglie la piattaforma. Ad ogni modo, il software resta uno tra i più diffusi a livello globale nella sua categoria e con esso sono stati realizzati anche siti istituzionali complessi e con un alto volume di visitatori da gestire come il sito web della Nasa.

Nasce nel 2001 come CMS open source sviluppato in linguaggio PHP Drupal e oggi è giunto alla versione 10.0. La soluzione si caratterizza per una struttura modulare (i moduli per Drupal sono i plugin per WordPress, ndr): a seconda delle necessità possono essere aggiunte o rimosse funzionalità tramite i diversi moduli messi a disposizione dalla community, circa 50.000 in totale. L’aspetto grafico del sito web invece è definito dal tema, che può essere scelto tra gli oltre 3.000 proposti dalla piattaforma.

Se WordPress è il CMS ideale per chi, con poca esperienza informatica, vuole creare un blog o un sito aziendale in maniera abbastanza semplice senza rinunciare alla personalizzazione, Drupal si presta meglio a progetti di siti web con strutture e funzionalità più complesse (il supporto per siti multilingue è integrato nel core), e per questo certamente richiede competenze tecniche più avanzate o l’affiancamento di uno sviluppatore. Come WordPress, Drupal ha una struttura di contenuti SEO-friendly e offre strumenti per la SEO, oltre all’opzione e-commerce.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4