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Marketer B2B ottimisti, investiranno soprattutto nella Brand Awareness

Secondo un recente sondaggio realizzato da LinkedIn, il 78% dei marketer B2B italiani è intenzionato a manterere inalterata o addirittura aumentare la quota di budget destinata agli investimenti in Brand Awareness. Rafforzare la notorietà dei brand è visto come il modo migliore per attenuare gli effetti della crisi, attrarre i migliori talenti e sostenere le vendite a lungo termine

Pubblicato il 03 Nov 2022

Marketer B2B ottimisti

Il 74% dei responsabili Marketing B2B a livello italiano – e il 76% in media a livello globale − si dichiara ottimista riguardo alla propria strategia di Marketing per i prossimi 6 mesi. Questo nonostante circa un terzo di loro – e il 49% a livello globale – abbia dichiarato che i propri budget hanno subito una riduzione a causa delle attuali condizioni economiche. A rivelarlo lo studio globale “B2B Marketer Sentiment di LinkedIn”, il noto Social Network dedicato ai professionisti.

Lo studio, realizzato dal 13 al 30 settembre 2022 sottoponendo un sondaggio online a 1.703 responsabili Marketing B2B senior negli Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Paesi Bassi, Italia, Spagna, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudia, Brasile, Australia, India e Singapore, sottolinea però che l’ottimismo non è omogeneamente diffuso tra tutti i Paesi. Mentre infatti l’Italia si trova appena sotto le media complessiva, la Germania registra un livello di ottimismo diffuso decisamente più basso (nonché ultimo della classica), al 50% tra gli intervistati. In cima a tutta la lista di Paesi coinvolti nello studio l’India, dove il livello di diffusione dell’ottimismo tra i marketer raggiunge ben il 94%. Appena sotto Stati Uniti e Arabia Saudita entrambi con un 92%.

In questo contesto così sfidante, i marketer B2B italiani sono intenzionati a concentrarsi sulla costruzione del proprio brand: il 78% (più di ogni altro Paese) ha dichiarato che manterrà o aumenterà la spesa in questo ambito nei prossimi sei mesi. Le ragioni più comunemente citate derivano dal fatto che i marketer B2B, a livello globale, ritengono che un brand forte sostenga le vendite a lungo termine (52%) e che aiuti le aziende a rimanere al centro dell’attenzione degli acquirenti (42%). Oltre un terzo (38%) afferma che ciò li facilita nell’attrarre talenti.

Dimostrare il ROI degli investimenti, la grande sfida dei marketer B2B

A livello globale la ricerca rileva che, poiché i marketer B2B mirano “a fare di più con meno”, è fondamentale che gli stakeholder più influenti dell’organizzazione comprendano l’efficacia del marketing. Tra le aziende che hanno subito un impatto sui budget, 3 su 10 (30%) affermano che le aziende non comprendono il ROI del marketing B2B. A livello italiano, il 18% dei rispondenti ha confermato questo trend. 

I marketer B2B a livello globale affermano che misurare l’efficacia delle campagne e dimostrare il ROI degli investimenti di Marketing (21%) è la loro sfida più grande in questo momento. Superiore alla media globale, il 23% dei marketer B2B in Italia ritiene che questa sia una delle priorità più rilevanti. L’importanza di questo aspetto è sottolineata dal fatto che più di tre quarti (78%) dei leader del marketing B2B a livello globale – e nello specifico l’81% di quelli italiani – ritiene che le aziende che mantengono o aumentano le spese di Marketing durante i periodi di incertezza economica si risollevano più rapidamente.

Costruire fiducia

I responsabili marketing B2B italiani considerano questo periodo un’opportunità per investire nella costruzione di relazioni e fiducia con i clienti (27%) e un’occasione per rimanere rilevanti e ripensare la storia del proprio brand (16%). I leader del Marketing affermano che la creatività è in cima alla lista delle competenze necessarie per affrontare l’incertezza (48%).

Nei prossimi 6 mesi, gli obiettivi delle campagne di marketing B2B si concentreranno sul modo in cui le aziende sostengono i propri clienti (38%), sul dimostrare di essere un Purpose Driven brand (38%) e sull’attenzione alla sostenibilità (39%).

Come affrontare i tempi di incertezza: 3 consigli per il Marketing B2B

I ricercatori LinkedIn danno tre suggerimenti per affrontare il presente.

In tempi di incertezza, i brand B2B possono ottimizzare la ricorrenza, non la frequenza, costruendo una strategia che mantenga costantemente la presenza del brand. La pubblicità continuativa aiuta a evitare la corrosione della memoria e a mantenere il marchio in primo piano quando gli utenti sono nuovamente interessati e si presenta la necessità di un prodotto o di un servizio.

Con i marchi B2B che cercano di fare di più con meno, bisogna puntare sulla creatività, che al momento infatti risulta essere la Soft Skill più richiesta poiché può aiutare i marketer a sbloccare nuove opportunità.

È fondamentale saper padroneggiare il linguaggio del Return on Investment (ROI) e tradurlo agli stakeholder aziendali. Per dimostrare l’efficacia del marketing, gli addetti devono affinare la capacità di esprimere il valore a lungo termine della loro attività in termini finanziari e dimostrare l’impatto che ha sull’azienda.

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