Il digital marketing è l’insieme di tutte le attività che costituiscono una strategia di promozione di un marchio sui canali online. Lavorare nel digital marketing, quindi, è tutto fuorché qualcosa di univoco: si tratta di un insieme di discipline, interconnesse e interdipendenti tra loro, che prevedono conoscenze e skill diverse e multiformi.
Cosa vuol dire lavorare nel digital marketing?
Oggi, soprattutto le PMI e le piccole realtà aziendali pubblicano annunci che cercano un Digital Marketing Specialist che sappia un po’ di tutto: un condensato di Social Media Manager, SEO specialist, esperto di CRO (Convertion Rate Optimization), capace di gestire campagne di Digital Advertising, eventi digitali e chi più ne ha più ne metta.
Esistono, ovviamente, figure di questo tipo, consulenti a 360 gradi che sanno costruire una strategia digitale omni-comprensiva, con una preparazione completa e orizzontale su tutto il mondo del Digital Marketing. Come minimo, il Digital Marketing Specialist deve essere in grado di capire quale tipo di canale (Social Media, Email, SEO, Advertising, etc.) è meglio utilizzare per creare e sviluppare una strategia di comunicazione o una campagna pubblicitaria.
In generale, per l’operatività è sempre meglio strutturare un team che possa gestire con professionalità le peculiarità di ogni attività, magari delegandole all’esterno.
La richiesta di queste figure è alta. Secondo una recente ricerca 2021 di LinkedIn, “The Changing Marketing Jobs Landscape”, la pandemia non ha frenato la ricerca di figure in ambito digitale, al contrario, l’ha notevolmente potenziata: +63% di ricerche di digital marketing jobs da parte delle aziende a livello globale, con oltre 381.000 annunci pubblicati sulla piattaforma. Di queste offerte, ben 17.000 sono connotate dal fatto di essere indirizzate a remote worker.
Per quanto riguarda i settori di maggiore ricerca di figure digitali, nelle prime posizioni si attestano il retail/ecommerce, l’ambito educational, il mondo software&IT, quello legal e il design.
Digital marketing e formazione, dove studiare
La prima domanda da porsi, se si è dei giovani interessati a intraprendere una carriera nel digital marketing, è: come posso formarmi al meglio?
Fino a una decina di anni fa i percorsi espressamente dedicati alle verticalità del digital erano pochi, oggi invece esiste una pletora di Master, corsi di formazione, approfondimenti e enti di certificazione validi, molti online, a costi contenuti o anche gratuiti.
Oltre ai corsi di Marketing&Comunicazione e Digital Marketing delle maggiori università italiane, declinati sui diversi aspetti della disciplina, ci si può rivolgere ad Associazioni e aziende private, specializzati in formazione e che rilasciano attestati sulla reale capacità di impostare una strategia o utilizzare una suite di tool specialistici. In rete si trovano anche molti percorsi proposti dalle principali aziende del settore.
Google, campione indiscusso del digital advertising, propone naturalmente il suo corso e rilascia le proprie certificazioni relative all’uso di Analytics o degli strumenti per la gestione degli Ads: i corsi online del colosso di Mountain View sono estremamente utili e piuttosto complessi da superare, è necessario studiare davvero e anche avere un buon livello di inglese, dato che sono tutti in lingua originale. Analogamente ci si può specializzare in marketing automation, ad esempio con i corsi di Hubspot.
Oltre alla teoria, serve però il lavoro sul campo. L’esperienza, il toccare con mano l’efficacia di strumenti diversi, campagne e strategie, sperimentare le soluzioni più efficaci, ad esempio con un A/B testing continuo sulle proprie stesse competenze: queste sono le modalità migliori per un apprendimento concreto di una materia complessa e multi-sfaccettata come il digital marketing, che ha però l’enorme vantaggio di essere misurabile e immediatamente percepibile nella sua efficacia.
Quali requisiti servono per lavorare nel marketing online
Come accennato al paragrafo precedente, per alcune branche del digital, soprattutto per le più specializzate e tecniche, è bene avere le certificazioni ufficiali, non tanto in ottica di esibire dei “pezzi di carta” ma proprio per la formazione e la competenza che consentono di sviluppare.
Per alcune posizioni apicali sono spesso richiesti titoli di studio di più alto livello, specifici della materia, come Master in Marketing o similari, mentre per chi inizia dallo status di Junior un buon mindset e il corretto affiancamento possono fare la differenza.
Come iniziare a lavorare nel digital marketing
La prima discriminante da affrontare è: si sta cercando un lavoro nel digital marketing come dipendente o si vuole provare subito la strada del freelancer?
Nel primo caso, cercare una posizione Junior in un’agenzia di comunicazione integrata, digital marketing o specializzata in una disciplina – agenzie SEO, agenzie di gestione Social etc. – potrebbe essere il passo migliore da compiere. Iniziando con umiltà, eseguendo i compiti più semplici e ripetitivi, come fare recall telefonici o sessioni di data entry, si acquisiscono le prime competenze, si impara un metodo e si può poi – con curiosità e impegno – fare carriera, specializzandosi in un ambito specifico.
Si può lavorare nel digital marketing senza laurea?
Essendo formato da attività molto specifiche e spesso tecniche, nonché empiriche e misurabili, il digital marketing è uno di quegli ambiti in cui sicuramente la pratica vale più della teoria.
Ecco perché, anche in assenza di una laurea, ma con competenza e passione, si possono ottenere buoni risultati e farsi apprezzare da clienti e colleghi.
Essenziale è sperimentare, soprattutto attraverso propri progetti personali, per continuare ad acquisire competenze sul campo, provare nuovi tool e piattaforme, mettere in gioco strategie nuove. Moltissimi SEO Specialist tra i più noti in Italia hanno iniziato così, così come molti YouTuber & Influencer ormai affermati o sviluppatori che oggi vengono pagati davvero bene: sono partiti dalla propria “cameretta”.
Quali sono le professioni digitali più ricercate
Ma quali sono i lavori nel digital marketing più ricercati del momento? Vediamoli.
Social Media Manager
Ossia, colui che gestisce i canali social di un’organizzazione: Linkedin, Instagram, Facebook, Twitter eccetera. Anche qui, andrebbe fatto un approfondimento, perché ci sono verticalità diverse in ambito di Social Media Managing: chi imposta la strategia e sceglie i canali, chi crea i contenuti come testo e come supporti multimediali, chi gestisce le campagne etc…
SEO Specialist
Sicuramente una delle figure più forti del momento: con motori di ricerca sempre più raffinati e utenti sempre più consapevoli ed esigenti nelle loro ricerche online, avere un SEO Specialist, un esperto che sappia ottimizzare al meglio struttura e contenuti del proprio sito web per aumentare il traffico Web è essenziale.
Content Writer
Saper scrivere contenuti fluidi, approfonditi e grammaticalmente impeccabili non è da tutti: il content writer di oggi deve essere versatile, sapersi adattare agli argomenti più disparati e avere anche una buona base di SEO per poterli ottimizzare in base a keyword rilevanti.
CRO Specialist
La CRO è la disciplina che serve a massimizzare il conversion rate di siti, app e landing page. Per farlo, è necessario avere skill diverse, che mescolano la scrittura persuasiva con la conoscenza di bias e psicologia dell’utente, oltre a competenze tecniche per l’uso di tool e piattaforme per A/B testing e analisi di dati.
UX/UI Specialist
Non chiamatelo “grafico”, significherebbe banalizzare questo ruolo, sempre più essenziale per avere siti web davvero user-friendly, che passino i check dei motori di ricerca in termini di core web vitals, e App davvero funzionali per l’utente. Lo specialista di User Experience e quello di User Interface sono spesso due figure distinte, con competenze complementari.
Data Analyst
Non si parla che di dati, ma averli spesso non fornisce alcun vantaggio alle imprese: bisogna avere una risorsa che sappia impostarne la raccolta, clusterizzarli, interpretarli e poi tradurli in “actionable insights”, cioè in azioni reali, che rendano la strategia di marketing sempre più efficace, analizzando le performance dei diversi KPI.
Digital Strategist
La mente dietro la strategia digitale, il Digital Strategist studia il settore e i competitor, per poi impostare le migliori attività scegliendo i canali più adatti.
Qual è lo stipendio medio nel digital marketing
La risposta è ovviamente: dipende. Lo stipendio medio di una persona che lavora nel digital marketing varia a seconda della posizione e delle skill acquisite.
Se un Junior in crescita e formazione dovrà accontentarsi di stage e rimborsi spese, almeno per i primissimi mesi, un Senior Manager o un Head of Digital avranno stipendi davvero considerevoli, a fronte di mansioni e responsabilità più complesse.
All’estero, essendo il mercato digitale più “avanti”, la retribuzione potrebbe essere più alta a parità di ruolo, ma anche in Italia il digital si sta consolidando e diventando un traino economico per il Paese.
Qualche numero per capire qual è lo stipendio giusto nel mondo digitale. In media, un Social Media Manager si aggira sui 35.000 euro lordi l’anno (circa 1.800 euro netti al mese), un Web Designer ha uno stipendio medio lordo annuale di 27.500 euro (circa 1.500 euro nette al mese), uno Sviluppatore Software, arriva a prendere annualmente 31.500 euro lordi (circa 1.700 euro al mese nette).
Perché lavorare nel digital marketing
Lavorare nel digital marketing è sempre interessante perché non si finisce mai di imparare. Essendo una materia dinamica e multicanale, è davvero impossibile poter affermare di essere “arrivati”. La tecnologia evolve rapidamente, e le competenze vanno sempre aggiornate.
Nuovi tool, nuovi trend, nuove strategie e canali: ogni giorno, seguendo l’evoluzione del mondo che ci circonda, delle abitudini di consumo e delle decisioni di acquisto, i digital marketer devono adeguarsi, trasformarsi e imparare nuovi trucchi.
Non solo, è anche un ambito in cui l’autonomia decisionale è alta, ci si può organizzare il lavoro al meglio e, se si riesce a gestire lo stress e creare un buon bilanciamento casa-lavoro, lo smart working può assumere il suo vero significato.