Non esiste modo migliore per conoscere i propri clienti che comprenderne il comportamento nel momento cruciale della relazione con il brand: l’atto di acquisto. È questo il vantaggio che i retailer – specialmente quelli che agiscono con una logica omnicanale – hanno e manterranno sempre nei confronti dell’e-commerce puro. È infatti grazie alla profilazione delle abitudini e delle preferenze che i consumatori manifestano all’interno del negozio che il marketing ha la facoltà di sviluppare l’ambiente con servizi di prossimità, personalizzare l’offerta in maniera granulare e, in ultima analisi, aumentare transazioni, fatturato e margini.
Le piattaforme per il marketing di prossimità sono ormai una componente affermata nell’offerta di soluzioni dedicate alla Digital Transformation delle aziende che operano nel mondo retail. Quelle più evolute, in realtà, si contraddistinguono per un approccio olistico alla gestione dell’insegna, e riescono ad ampliare lo spettro delle funzionalità, coniugando sistemi analitici per la generazione di nuove revenue sul piano del business con lo sviluppo di architetture che garantiscono l’efficienza operativa rispetto all’infrastruttura IT. Senza dimenticare, passando al tema delle HR, l’implementazione di strumenti e programmi di formazione da remoto.
«Noi puntiamo innanzitutto a semplificare l’operatività dei punti vendita, liberando il retailer dalla gestione fisica e sistemistica del negozio. La visibilità che si ottiene sui processi e sull’ambiente ci dà poi la possibilità di costruire servizi evoluti, come quelli di marketing di prossimità e di collaboration» spiega Matteo Masera, Sales & Marketing Director di Westpole.
Who's Who
Matteo Masera
Sales & Marketing Director di WESTPOLE
Il gruppo, recentemente passato dalla proprietà giapponese di Hitachi Systems a quella tedesca di Livia Corporate Development, sta mettendo a frutto la propria esperienza quarantennale sul mercato italiano per focalizzarsi – anche attraverso una partnership ad hoc con Cisco – sui principali verticali coinvolti dalla rivoluzione digitale e dall’IoT: Industria 4.0, Oil&Gas, Smart building e, per l’appunto Retail.
Rispetto a quest’ultimo ambito, Masera spiega che per Westpole l’obiettivo è prima di ogni altra cosa fornire uno strumento in grado di orchestrare in autonomia (e in economia) l’ambiente fisico del negozio attraverso piattaforme di controllo remote, centralizzate. Questo consente ai retailer di non dover presidiare il punto vendita con una risorsa specifica per la configurazione, gli aggiornamenti e l’eventuale ripristino dei sistemi. Ma d’altro canto, apre scenari completamente nuovi rispetto alla possibilità di avviare nuove modalità di comunicazione, per esempio basate sul digital signage, e di raccogliere e analizzare i dati generati dalle interazioni dei clienti con i vari touch point, misurando tempi di permanenza, aree di interesse e tracciando, profilo per profilo, l’attività dei visitatori.
«Tipicamente, veniamo contattati da insegne che hanno la necessità di ottimizzare i sistemi di telefonia e potenziare la rete wireless sotto il profilo delle prestazioni e della sicurezza», precisa il manager. «Poi, sedendoci al tavolo e scoprendo le criticità e le sfide che i retailer stanno sperimentando oltre il fronte dell’IT, proponiamo soluzioni e tecnologie in grado di soddisfare anche le esigenze di altre business unit, dal marketing alle HR».
L’evoluzione dei network su cui girano gli applicativi dei punti vendita, infatti, è solo il primo passo per muoversi verso una digitalizzazione compiuta dell’intera insegna. Sono i dati la vera linfa della trasformazione di business, e l’implementazione della parte analitica è ciò che consente a Westpole di affiancare i clienti nello sviluppo di strumenti di engagement ad alto valore aggiunto, e a tutto tondo. «Quando si parla di profilazione e marketing di prossimità, non si può non affrontare anche i temi della data protection e della compliance normativa, specialmente in riferimento al GDPR», conclude Masera. «Da questo punto di vista Westpole si pone sul mercato con una proposizione di servizi gestiti che fa leva su due data center certificati (uno a Milano e uno a Roma, ndr) e costantemente sottoposti al controllo di una divisione dedicata alla sicurezza, una business unit indipendente che esamina tutti i servizi in cloud, mantenendoli aggiornati e conformi al framework legislativo».