Le speculazioni si susseguivano dal “lontano” 2012. Ora arriva la conferma ufficiale. L’azienda scandinava Ikea, pioniera dell’home design per tutte le tasche, permette già da alcuni giorni di acquistare diverse decine di prodotti su Amazon. Anche sulla versione italiana sono in vendita scarpiere da ingresso, lampadari e lampade di carta, piatti e forchette di plastica e i mitici Glimma, i lumicini venduti in sacchetti da 100 che tutti noi, prima o poi, abbiamo infilato nel sacchettone giallo in dotazione ai clienti degli store Ikea.
La vendita online di pezzi di arredamento è emersa negli ultimi anni come uno dei trend più rilevanti nel panorama dell’eCommerce, con una crescita del 18% nel 2016 e l’affermazione di fenomeni come Dalani e HomeDesign. Ovviamente l’azienda svedese continuerà a investire soprattutto nel canale interno di online commerce, tuttavia la sua intenzione è di aprirsi anche ad altri marketplace globali entro i prossimi mesi.
Sarà, quindi, possibile acquistare rubinetti da lavabo e seggioloni per neonati, tovaglioli di carta e librerie personalizzabili con consegna rapida e gratis per gli abbonati al servizio Amazon Prime, mentre per gli arredi più ingombranti e componibili sarà necessario comunque recarsi in negozio.
Logistica ottimizzata
Le questioni legate alla logistica sono, secondo gli analisti di mercato, alla base della riluttanza dimostrata negli scorsi anni da Ikea verso l’eCommerce. La
società utilizza il catalogo più che altro per ottimizzare i flusssi dei clienti all’interno degli store, mentre altre realtà (soprattutto negli USA) lo usano come mezzo per far conoscere i prodotti da ordinare e farsi consegnare poi comodamente a casa. Certo vista la dimensione e il peso dei colli, i costi di trasporto possono incidere pesantemente sulla spesa di questo tipo di prodotti ed ecco perché vien da pensare che molte referenze non verranno mai vendute online, né sul sito Ikea né su Amazon.
L’esperienza maturata da Amazon nella gestione della logistica, unita al posizionamento e all’estensione dei suoi magazzini, sicuramente contribuiranno a portare i prodotti Ikea anche in zone ancora non coperte dagli store in modo economicamente sostenibile. Del resto l’idea vincente, quella che ha reso Ikea il fenomeno mondiale che è, è stata proprio quella di rivoluzionare la logistica: scomporre i pezzi di arredamento in modo che possano essere impacchettati in scatoloni piatti facilmente impilabili e dalle dimensioni tali da poter essere caricati su un’utilitaria, portati a casa e assemblati. Un successo dimostrato dai numeri: circa 300 store dislocati in 27 paesi e un giro d’affari mondiale di 38,3 miliardi di dollari.
Il CEO del colosso svedese del mobile, Peter Agnefjall, solo lo scorso anno commentava così il ritardo accumulato nell’abbracciare l’eCommerce: «Abbiamo aspettato un po’ ad abilitare il commercio elettronico perché questo ci ha permesso di rendere da subito disponibili le funzionalità di mobile commerce». E proprio l’mCommerce è una delle aree più apprezzate dai clienti italiani, come ha confermato di recente in un’intervista rilasciata alla nostra redazione Sabrina Lucini, Country eCommerce Manager di Ikea Retail.
La partnership farà da traino alle vendite di entrambi gli attori coinvolti, scommettono gli analisti. Nel fiscal year che si è concluso lo scorso agosto, le vendite online di Ikea Group sono schizzate del 30% – a quota 1,6 miliardi di dollari, certo una frazione ancora decisamente ridotta rispetto al turnover globale, ma comunque una tendenza ben delineata.