Quante tecnologie per il marketing vengono tipicamente impiegate da un’azienda? «Due o tre», è la risposta più comune che danno i top manager. La realtà è che ne usano almeno il doppio, ma spesso anche dieci volte di più, ovvero 20-30 prodotti diversi.
Molti sottostimano il numero degli strumenti in uso
Una sottostima molto comune, perché queste tecnologie non sono considerate tutte ugualmente importanti; gli executive tendono a ricordare quelle che fanno capo a investimenti consistenti, come una piattaforma di gestione della web experience o un software per l’automazione del marketing. Ma esiste poi una miriade di servizi e software in abbonamento più specializzati che vengono adottati negli “strati” sottostanti alle grandi piattaforme e che fanno comunque parte degli strumenti digitali del marketing.
La mappa delle marketing technologies
Ghostery è una società che offre alle aziende prodotti che scandagliano i loro siti Internet mettendosi dal punto di vista del cliente e fanno emergere in una mappa tutti i servizi software che si attivano sulle pagine web, permettendo di visualizzare l’intero ecosistema software che vive nei meandri di queste pagine. Ne escono dei grafici che di solito suscitano commenti di stupore da parte dei top manager: “Davvero usiamo tutte quelle tecnologie?”
Tenere il conto serve a migliorare sicurezza e prestazioni
Prodotti come questi servono intanto a riconoscere la molteplicità di strumenti digitali e a dare agli executive una visione completa delle tecnologie per il marketing adottate: un’analisi di milioni di data points di utenti reali condotta da Ghostery ha scoperto che un sito web ampio e strutturato usa in media almeno 75 tecnologie digitali per il marketing – decisamente più di quelle 2-3 che molti manager tendono a citare. Tuttavia mappare queste tecnologie non serve solo a “tenere il conto”: permette alle aziende di ottimizzare le prestazioni dei loro siti e di portare alla luce i punti in cui la sicurezza potrebbe essere a rischio. Tutti i software che si attivano su un sito sfruttano infatti risorse di calcolo, dalla banda larga alla memoria, e ciò può deteriorare la customer experience e anche far passare i dati verso reti o terze parti cui non dovrebbero arrivare.