Il Progetto

E-Justice: software e servizi “Made in Italy” per modernizzare la Corte di Giustizia UE

I servizi IT e il Case management system (CMS) Astrea di Net Service sono protagonisti del progetto di digitalizzazione avviato presso la Corte di Giustizia UE. La società italiana lavorerà nei prossimi quattro anni per integrare i processi interni ed esterni dell’istituto con una soluzione “adattiva”

Pubblicato il 15 Gen 2021

Piero Todorovich

e-Justice

L’e-Justice al centro del progetto di trasformazione digitale della Corte di Giustizia dell’Unione Europea grazie a software e servizi “Made in Italy”. Sono questi, infatti, i protagonisti della soluzione messa a punto da Net Service per migliorare l’efficacia e il controllo dei processi che riguardano le attività istituzionali della Corte UE. Il progetto è pensato per affrontare i problemi che oggi riducono l’efficienza e la velocità dell’istituzione – quali duplicazioni procedurali e difficoltà d’integrare i processi che coinvolgono sia gli organi interni sia gli attori esterni internazionali – e prevede la realizzazione e messa in produzione del Case management system (CMS).

L’impegno di Net Service con la Corte di Giustizia UE è nato nel 2019 con una gara d’appalto conclusasi nello scorso anno e che ha visto la società italiana capofila nell’esecuzione delle attività a fianco della mandante lussemburghese Charles Oakes. Un impegno finanziato attraverso un contratto quadro del valore di 25 milioni di euro per una durata di 5 anni.

Migliorare l’efficienza dei processi interni alla giustizia UE

Identificato nel bando UE come Système Intégré de Gestion des Affaires (SIGA), il progetto di e-Justice della Corte UE ha al centro la messa a punto e l’implementazione di una soluzione adattiva di CMS. Questa va a supporto delle due aree giuridiche interne (Corte e Tribunale), oltre che degli uffici di cancelleria, registri, direzione amministrativa e Direzione multilingue. Al sistema di CMS è demandata l’operatività dei processi che permettono agli organi interni alla Corte e agli uffici giuridici dei singoli Paesi UE di collegarsi tra loro e quindi d’interagire secondo le modalità più moderne ed efficienti nei casi di competenza.

In collaborazione con lo staff della Corte, Net Service ha preso in carico tutti gli aspetti di gestione dei requisiti tecnico-funzionali, ovvero l’analisi, la configurazione e la modellazione dei nuovi processi con supporto digitale. Lo sviluppo della soluzione prevede la fornitura dell’infrastruttura IT, l’installazione, la gestione del software (tra cui la piattaforma CMS ASTREA) e delle relative licenze per arrivare all’implementazione delle regole procedurali per renderla operativa. Assieme alle altre realtà del consorzio, Net Service curerà la formazione e il supporto al funzionamento del sistema.

La durata dei 5 anni e la caratteristica “adattiva” del progetto sono la risposta alla situazione contingente della giustizia europea, descritta in un documento pubblicato dal Segretariato Generale del Consiglio UE nell’anno di gara. Su 21 Stati membri che hanno risposto a un questionario sullo stato della digitalizzazione nella giustizia, 2 fanno uso contemporaneo più sistemi, 9 non hanno ancora realizzato una unificazione a livello nazionale, in 6 stati vi sono problemi nella trasmissione all’esterno di messaggi, in 4 non si fa alcun uso di tool di comunicazione o portali.

E-Justice, l’importanza dell’esperienza

Net Service ha preso confidenza con le esigenze informatiche di Corti e Tribunali fin dal 2001, come partner del Ministero della Giustizia italiano per le tematiche della digitalizzazione. La società ha in seguito sviluppato iniziative di modernizzazione ed e-Justice in contesti internazionali. È oggi il fornitore tecnologico di riferimento per la nascente Unified Patent Court (Corte europea per marchi e brevetti) a seguito della gara per la fornitura del sistema gestionale integrato dell’Ente (Net Service impiegherà la propria piattaforma ASTREA).

Nel comunicato diffuso nei giorni scorsi, Gianluca Ortolani, amministratore delegato di Net Service, ha affermato la propria soddisfazione per la fiducia ottenuta dal proprio team dalla più alta Istituzione di garanzia europea (la Corte).

«Questo progetto riconosce le capacità e l’eccellenza italiana nei settori più innovativi rispetto ai competitor informatici globali – precisa Rocco Antonio Cangelosi, presidente del Gruppo -. Con l’innovazione in ambito e-Justice contribuiremo a creare una giustizia più rapida ed efficiente nel quadro delle istituzioni nazionali e internazional».

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