La digitalizzazione dei processi aziendali non è soltanto una chiave di efficienza, ma un motore competitivo che permette di sviluppare modelli di business innovativi, con maggiore soddisfazione del cliente e la possibilità di ampliare il bacino di utenza.
Da qui ITAS Law Tech, studio di avvocatura fondato da un gruppo di professionisti con competenze diversificate, ha tratto il suo mantra. La società di consulenza, infatti, intende offrire un servizio legale basato su una logica multidisciplinare, sfruttando il potenziale delle nuove tecnologie. La collaborazione con Maxwell Consulting, società del Gruppo Archiva, è stata fondamentale per tenere fede alla propria mission, garantendo un percorso progressivo di trasformazione digitale nonché lo sviluppo di progetti avanzati basati sull’artificial intelligence.
Andrea Girardi e Andrea Delton, rispettivamente Amministratore Delegato e Chief Innovation Officer di ITAS Law Tech, insieme a Luca Lonardi, Direttore dell’unità Governance, Risk and Compliance di Maxwell Consulting, raccontano i dettagli del caso, sottolineando i benefici ottenuti.
Inventare e costruire l’avvocato del futuro
«ITAS Law Tech – esordisce Girardi – è il coronamento di un sogno. Avevamo infatti l’ambizione di evolvere la figura dell’avvocato, perché fosse al passo con i tempi. Il nostro studio di consulenza legale è calato in un ecosistema innovativo, permeato dal digitale. L’utilizzo pervasivo della tecnologia ci permette di offrire una prestazione qualitativamente migliore, più veloce, smart e vicina al cliente».
Ma come si inventa e si realizza l’avvocato del futuro? Come deve evolvere l’infrastruttura IT di supporto?
«Dal punto di vista tecnologico – interviene Delton -, l’obiettivo era davvero sfidante: dovevamo progettare e costruire Lexy, la piattaforma che permette di portare lo studio legale sul web con una veste moderna, adatta al nuovo millennio. Da qui i clienti possono accedere ai nostri servizi di consulenza con modalità non convenzionali, utilizzando i mezzi di comunicazione che impiegano nell’esperienza quotidiana. Viene quindi a interrompersi la barriera tra il cliente e l’avvocato, che normalmente è la prassi sia per gli utenti privati sia per le imprese».
Per concretizzare la visione futuristica di ITAS Law Tech entra in gioco Maxwell Consulting.
«Ci siamo trovati davanti a una grande sfida – dichiara Lonardi -, perché il progetto aveva alla base un’idea molto innovativa. Insieme al cliente abbiamo definito un approccio strategico su più livelli; quindi, abbiamo coinvolto tutti gli stakeholder per stabilire un piano operativo in chiave Agile, come si addice a una startup di questo tipo».
Da qui è stata aggiunta la componente tecnologica, con i tool e le soluzioni del portafoglio Archiva. «Ad esempio – chiarisce Lonardi -, tra le società del Gruppo, Honu ha messo a disposizione un sistema no-code per il Business Process Management, uno strumento indispensabile per una realtà come ITAS Law Tech che deve avere la capacità di sperimentare e fallire velocemente, per poi ripartire».
Tecnologie, processi e competenze per migliorare la consulenza legale
Maxwell Consulting, di concerto con le altre società di Archiva Group, insomma, ha agito come abilitatore del nuovo modello di consulenza legale propugnato dal cliente, supportando la definizione strategica e la gestione operativa del progetto, nonché il ridisegno dei processi organizzativi e la costruzione del substrato tecnologico.
La partnership si è rivelata vincente, consentendo a ITAS Law Tech di conseguire gli obiettivi prefissati, insieme a importanti benefici di business.
«Dovevamo costruire una piattaforma – sottolinea Delton – che garantisse un’esperienza d’uso ottimale su entrambi i fronti: per i clienti, perché accedessero ai nostri servizi in modo semplice e immediato, e per gli avvocati, perché svolgessero più agevolmente l’attività di consulenza grazie alle tecnologie digitali, consentendo una sensibile riduzione dei tempi di lavorazione interni e di conseguenza sui costi lato utente finale».
Secondo Delton, Archiva è stata fondamentale perché ha fornito all’azienda sia i software per orchestrare i mezzi e i canali da integrare sia una serie di strumenti innovativi per semplificare l’operatività. «Ad esempio – afferma -, le tecnologie del Gruppo ci hanno permesso di costruire una filiera di acquisizione contrattuale digitalizzata. Oggi i nostri clienti possono acquisire un contratto in modalità digitale direttamente dal proprio dispositivo, mentre noi riusciamo ad archiviare e conservare il documento a norma di legge all’interno di un unico processo certificato. Prima non era possibile e non avevamo trovato sul mercato esempi analoghi o strumenti abilitanti».
A sottolineare l’importanza della partnership interviene anche Girardi. «Per entrare nel mondo sconosciuto dell’innovazione digitale – argomenta l’amministratore delegato – esistono regole e passi obbligati che non conoscevamo. Archiva Group ci ha permesso di entrare subito nella zona di confort, mettendo a nostra disposizione un team di professionisti con competenze multidisciplinari. Così l’ignoto, che sembrava tanto complicato, è diventato chiaro e lineare».
L’apporto di Maxwell Consulting è stato decisivo anche per ottenere l’ottimizzazione dei costi. «Grazie al partner – sostiene Delton – abbiamo imparato a individuare i fornitori oggettivando i parametri di selezione e uscendo dal classico schema prezzo-prestazioni. Così abbiamo ottenuto maggiore qualità e servizi migliori a fronte di un risparmio finanziario».
Visione e innovazione come chiavi di successo
In conclusione, i tre manager condividono la loro personale opinione circa la ricetta del successo che ha caratterizzato il progetto.
«L’umanesimo digitale e la visione innovativa di ITAS Law Tech – asserisce Lonardi – rappresentano la filigrana distintiva dell’intera iniziativa. Da qui, per passare dall’idea all’execution, giocano un ruolo primario i modelli di project management e le tecnologie avanzate».
La disruption è chiaramente il fattore distintivo e vincente di ITAS Law Tech, come evidenzia Delton. «La nostra capacità – dice – di creare un nuovo modello di business in un settore tradizionalista è il vero elemento a valore. La partnership è stata decisiva soprattutto perché Archiva Group ha saputo fornire soluzioni puntuali rispetto alla pluralità ed eterogeneità delle esigenze espresse».
«Uscendo dalla disquisizione prettamente tecnologica – conclude Girardi – il valore innovativo del nostro progetto risiede soprattutto nell’avere fatto comprendere alle persone, in questo caso agli avvocati, che l’utilizzo del digitale permette una vera evoluzione in termini di professionalità e qualità del lavoro».
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