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Più automazione nel futuro della Finanza aziendale che diventa centro servizi per il business

La funzione sta vivendo una metamorfosi profonda che investe sia il ruolo del CFO sia l’insieme di competenze richieste alle figure chiamate ad affiancarlo. Per capire gli scenari futuri, ecco alcune ipotesi che prendono le mosse dai possibili sviluppi delle tecnologie disponibili applicate ai vari ambiti del Finance

Pubblicato il 23 Set 2022

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La trasformazione digitale sta modificando profondamente le abitudini dei consumatori, i modelli di business, gli stili di lavoro e tanto altro ancora, compresa tutta l’area riconducibile al Finance, che sta vivendo una profonda metamorfosi guidata dall’utilizzo sempre più pervasivo di tecnologie dedicate. Non a caso un ruolo tradizionale come quello del CFO oggi tende ad ampliare le sue capacità, e per questo viene definito “augmented”, tramite il ricorso agli analytics, ai big data, all’intelligenza artificiale e alle nuove piattaforme di Business Intelligence. Sebbene possa risultare azzardato fare previsioni, soprattutto alla luce di fenomeni imprevedibili come la pandemia e il conflitto in Ucraina, Deloitte ha provato ugualmente a cimentarsi in questo esercizio, identificando 8 possibili scenari futuri da qui al 2025 sulla base delle migliori prassi nella finanza e della tecnologia disponibile. Ecco quali sono le previsioni della società.

La “finance factory” del futuro

Automazione, innovazione cognitiva e cloud-based ERP continueranno a crescere, semplificando i processi e facendo diminuire i task manuali. Un insieme di trend che l’aggiunta della Blockchain contribuirà ad accelerare. I processi tradizionali, e i silos che li caratterizzano, scompariranno per lasciare il posto a nuovi professionisti capaci di costruire e collegare sistemi che interagiscono tra di loro. Non saranno sostituiti da robot e agenti cognitivi, piuttosto saranno in grado di sfruttarli a proprio vantaggio. Anche le forme contrattuali saranno sempre più sfumate, con la compresenza di lavoratori in organico e consulenti esterni accomunati da competenze ibride sul lato del business e della tecnologia.

Cresce l’automazione

L’automatizzazione delle operazioni spingerà la finanza a ricoprire un ruolo proattivo, al servizio del business. Alcune organizzazioni finanziarie, secondo Deloitte, evolveranno in veri e propri centri di servizi aziendali per offrire, a monte delle attività di budgeting e reporting, un supporto alla pianificazione degli scenari. In sostanza, il Finance avrà più voce in capitolo nei processi decisionali delle aziende e affiancherà la leadership dell’azienda fornendo insight e informazioni a valore aggiunto.

Trimestrale addio

La possibilità di ottenere dati in qualsiasi momento renderà le chiusure periodiche meno rilevanti, a eccezione di quelle richieste dalle autorità finanziarie. Gli investitori esterni potranno richiedere informazioni sulle performance a cadenza più ravvicinata rispetto alle classiche mensili e trimestrali, quando non addirittura in tempo reale. Questa circostanza metterà a dura prova i professionisti della vecchia scuola che dovranno, invece, collaborare con nuove figure come i data scientist per costruire modelli basati sull’analisi dei dati.

Il self-service sarà la norma

Molte imprese non hanno la necessità di essere seguite quando si tratta di finanza di base. Se potessero ricevere una risposta immediata alle loro domande tramite un’app sullo smartphone, sarebbero ben contenti di ottenerla. Per questo Deloitte prevede che molte attività, che vanno dalle richieste di budget alla produzione di report, potranno essere evase in modalità self-service, per giunta sostituendo i fogli di calcolo con diagrammi e grafici intuitivi e di immediata comprensione.

Nuovi modelli di fornitura

I vantaggi dell’automazione faranno sì che le organizzazioni sceglieranno di volta in volta quali servizi finanziari affidare in outsourcing e quali internalizzare. In sostanza emergeranno nuovi modelli di fornitura di servizi con una forza lavoro diversificata che convive insieme a robot e algoritmi. Questo modello di Finance-as-a-service si diffonderà oltre il mercato delle medie aziende e, del resto, già oggi gode di grande popolarità tra freelance e liberi professionisti che si rivolgono ad esempio a servizi online per la dichiarazione dei redditi.

Enterprise Resource Planning

Il panorama dei vendor di soluzioni ERP è destinato a cambiare, con l’ingresso di nuovi attori grazie ad applicazioni specializzate e a microservizi che si aggiungono alle consuete piattaforme gestionali. Inoltre, man mano che il cloud diventerà l’ambiente tipico dell’ERP, diminuirà la complessità e il costo della tecnologia. Il che deve fungere da monito per quei vendor che oggi occupano posizioni di leadership sul mercato e che stanno già integrando nei loro prodotti tecnologie digitali quali automazione, Blockchain e strumenti cognitivi. Non basterà a evitare una forte concorrenza con altri player.

L’importanza della data quality

La proliferazione delle API (Application Programming Interface) come modalità principale di standardizzazione dei dati non può sostituire quello che Deloitte definisce “the heavy lifting”, il lavoro pesante che occorre fare per allineare e integrare i dati. Un lavoro che assomiglia un po’ a quello svolto dal “filo interdentale”: per quanto importante, non lo si fa mai abbastanza bene. Invece, la qualità dei dati è una sfida persistente per le organizzazioni finanziarie che necessita ad esempio del coinvolgimento di professionalità specifiche, Chief Data Officer in primis.

Come cambiano competenze e soft skill

La forza lavoro del futuro sarà formata da team cross-funzionali che collaborano costantemente fra di loro. Le organizzazioni finanziarie avranno bisogno che il loro personale sia più flessibile e aperto di quanto non lo sia mai stato, in maniera tale che Data Scientist e Business Analyst lavorino fianco a fianco per risolvere problemi che nessun individuo potrebbe risolvere da solo. Nel complesso, questi nuovi lavoratori avranno bisogno da una parte di una maggiore alfabetizzazione tecnica, dall’altra di una spiccata mentalità di servizio al cliente. I CFO sono avvisati, perché il 2025 non è poi così lontano.

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