Artigianalità e cura della materia prima, ma anche design e innovazione. Queste le caratteristiche che hanno fatto della lavorazione della pelle italiana un’eccellenza mondiale. Dal bozzetto al confezionamento del prodotto finito passando per lo sviluppo, la progettazione e la prototipazione e i diversi stadi della lavorazione, il Made in Italy nel settore leather è sinonimo di cura maniacale per la qualità e i dettagli. Ecco perché molti brand del lusso si affidano alle aziende del Belpaese per realizzare i pezzi più prestigiosi delle proprie collezioni. La vicentina Pelletterie Sagi opera da oltre quarant’anni nella produzione di accessori di lusso in pelle – in prevalenza borse uomo/donna, portafogli ed articoli pregiati. Con un fatturato di circa 24 milioni di euro e una settantina di dipendenti, l’azienda conta su un indotto di circa 350 addetti, in crescita negli ultimi anni per effetto dell’incremento continuo della produzione.
Pelletterie Sagi è un’azienda molto dinamica, nata come façonista per il confezionamento di borse e articoli in pelle su modelli commissionati da noti brands della moda e trasformatasi a partire dal 2000 in un service completo a disposizione dei più importanti brands della moda. Questo significa che oggi offre un servizio completo al cliente, da un lato per l’area sviluppo partendo dalla progettazione CAD, ingegnerizzazione, sviluppo e creazione dei prototipi e dei campionari e dall’altro gestendo le produzioni acquistando direttamente pelle, accessori e in generale tutto quel che serve per confezionare il prodotto finito. «Per noi – spiega Monica Loriggiola, Chief Financial Officer (CFO) di Pelletterie Sagi – questa svolta nel business ha comportato un deciso aumento dell’impegno finanziario, che in questi anni continua a crescere. Ecco perché è diventato sempre più importante riuscire a tenere sotto controllo l’andamento dei margini e dei flussi di liquidità, per garantire una previsione del capitale circolante più accurata possibile».
Who's Who
Monica Loriggiola
Chief Financial Officer di Pelletterie Sagi
Le riconciliazioni si risolvono in pochi minuti
Nell’ultimo anno, Pelletterie Sagi ha avviato un processo di digitalizzazione sostanziale delle aree contabilità e finanza. L’approdo alla piattaforma di gestione anticipata della tesoreria DocFinance è apparso del tutto naturale, sostiene Loriggiola, che aveva avuto occasione di assistere in passato ad alcune demo del prodotto. In precedenza, il Treasury Management era affidato al modulo tesoreria di un gestionale italiano utilizzato per la contabilità. «Si trattava di uno strumento introdotto nel 2017 che aveva il difetto di essere troppo rigido e schematico. Ci aiutava nella parte relativa alle registrazioni ma non nelle riconciliazioni e, soprattutto, non ci permetteva di ricavare previsioni veritiere dei flussi di cassa. Essendo un’azienda in forte crescita, abbiamo capito che ci serviva uno strumento più evoluto e flessibile».
Oggi, DocFinance permette di integrare facilmente tutti i processi e i flussi della tesoreria garantendo quegli automatismi indispensabili per governare l’aumento considerevole del fatturato degli ultimi anni. Il tool assicura una vista centralizzata e in tempo reale su tutte le grandezze che influenzano il cash flow e la posizione finanziaria netta. «Fino all’anno scorso, molti scadenziari dovevano essere esportati da Excel per essere processati nel sistema di gestione della tesoreria. Questo comportava un allungamento dei tempi e, soprattutto, moltiplicava la possibilità di inesattezze ed errori. Oggi, invece, ho tutte le informazioni che mi servono direttamente sul gestionale. Estrapolazioni che prima richiedevano 3 o 4 ore oggi si risolvono in pochi minuti, giusto il tempo di formulare la query giusta».
I benefici di un workflow completamente digitalizzato
La piattaforma permette di ricavare il cash flow previsionale e capire con il dovuto anticipo se, per esempio, ci sarà un eccesso di liquidità – che potrà essere impiegato per migliorare la gestione finanziaria – o, al contrario, se l’azienda corre il rischio di essere in deficit di liquidità, consentendo di predisporre tempestivamente le coperture del caso. Grazie a DocFinance, «abbiamo una visibilità in tempo reale sui saldi della banca e riusciamo a riconciliare i movimenti in un attimo e questo migliora l’operatività di tutto il team. Senza contare i benefici legati alla riduzione drastica degli errori e alla dematerializzazione di tutto il workflow. Avendo tracciato tutto all’interno del software, non stampiamo più le distinte e gli estratti conto. Ci siamo creati le cartelle e salviamo tutto al loro interno e questo ci aiuta anche durante i controlli trimestrali del revisore, perché raccogliamo e inviamo direttamente i pdf via e-mail, in un attimo. Per quello che mi riguarda direttamente, poi, oggi sono finalmente in grado di pianificare in modo più rapido, anticipando con maggior certezza la situazione finanziaria per stilare budget sempre più precisi», sostiene la CFO.
Le tempistiche del progetto
L’introduzione di DocFinance è stata molto rapida. Dopo un primo incontro con l’azienda a giugno 2021, ai primi di settembre è stato siglato il contratto e il 20 settembre è stata avviata l’installazione. Da metà ottobre a metà novembre sono stati formati i 4 utenti (Loriggiola stessa, oltre ad altri 3 membri del suo staff) che hanno accesso alla piattaforma e il 18 novembre c’è stato il go live della soluzione. «Il tutto è avvenuto senza intoppi – conclude Loriggiola –. I consulenti DocFinance ci hanno dato una formazione molto precisa che ci ha fatto partire con il piede giusto, parametrizzando tutto correttamente e assicurandoci un interfacciamento perfetto con il gestionale. E questo, per mia esperienza diretta, non è sempre scontato».