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Osservatorio Supply Chain Finance 2023, il mercato riparte trainato dalle soluzioni di filiera e innovative

Gli ultimi dati dell’Osservatorio SCF del Politecnico di Milano dimostrano la crescita delle soluzioni utilizzate dalle imprese per finanziare il proprio capitale circolante. Inoltre, si soffermano sui trend che vedono emergere ai primi posti integrazione in un unico canale e sostenibilità

Pubblicato il 30 Mar 2023

osservatorio supply chain finance 2023

In Italia il giro d’affari legato al Supply Chain Finance (SCF) ha raggiunto i 509 miliardi di euro nel 2021, con una crescita del 21% sull’anno precedente. È, infatti, questo il valore record dei crediti commerciali, mentre le rimanenze nello stesso anno sono state pari a 295 miliardi (+7,2%), i debiti commerciali uguali a 558 miliardi (+23,4%) e gli acconti a 85 miliardi (+18%).

In generale, il ciclo di cassa si è confermato in netto miglioramento, mediamente sui 19 giorni, mentre si sono ridotti i tempi di incasso, attestandosi sui 71 giorni, nonché di pagamento (96 giorni) e di copertura del magazzino (44 giorni).

I risultati dell’Osservatorio Supply Chain Finance 2023

È quanto emerge dai risultati dell’ultima ricerca dell’Osservatorio Supply Chain Finance del Politecnico di Milano. Risultati che, nell’evidenziare i trend positivi di questa filiera nonostante il periodo dominato dall’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse, prevedono una sua ulteriore espansione nel 2022. L’incremento stimato infatti è tra il 3 e il 15%, quindi su valori compresi tra 525 e i 585 miliardi di euro. Già oggi, circa un quinto di questo mercato è servito da soluzioni di Supply Chain Finance, quelle su cui si sofferma la disamina dell’Osservatorio.

“In un contesto segnato da un aumento significativo dei costi di acquisto e di produzione oltre che dei tassi di interesse, il Supply Chain Finance si sta affermando sempre più come strumento strategico per le imprese, soprattutto per piccole e medie, per la gestione della liquidità, ma anche per il miglioramento delle prestazioni di sostenibilità e la mitigazione del rischio di filiera” ha avuto modo di sottolineare Federico Caniato, Direttore dell’Osservatorio Supply Chain Finance 2023.

Considerazioni a cui si sono aggiunte quelle di Antonella Moretto, Direttrice del medesimo Osservatorio: “Il mercato italiano del Supply Chain Finance è ripartito, trainato soprattutto dalle soluzioni di filiera e innovative. L’ecosistema si sta evolvendo e le piattaforme sono diventate il principale strumento attraverso cui i diversi provider collaborano e creano valore per le imprese e le filiere. La sostenibilità continua a essere una tematica centrale nella costruzione di soluzioni che integrano i criteri ESG e che finanziano attori oltre il primo livello di fornitura”.

Le principali soluzioni SCF e le evidenze del 2022

Nell’analisi dell’Osservatorio, il panorama delle soluzioni SCF è costellato da diverse modalità che consentono alle imprese di finanziare il capitale circolante. Ecco, di seguito, le principali evidenze.

Factoring

È la cessione di crediti commerciali a operatori specializzati, una modalità che aveva visto un calo durante la pandemia e che recupera il terreno perduto con un incremento del 5%, pari a 60,4 miliardi di euro.

Reverse Factoring

Si riferisce alla partnership che serve a favorire la cessione delle fatture ai fornitori sfruttando il merito creditizio del cliente. I dati dell’Osservatorio assegnano all’utilizzo di questi strumenti un incremento del 13%, per una quota complessiva di 8,1 miliardi di euro.

Anticipo Fatture

Rappresenta l’accordo stipulato da un’azienda con la propria banca, che prevedere l’anticipo di liquidità su una o più fatture ancora da saldare in cambio di un interesse sull’importo da ricevere. Questa procedura cresce del +16% e tocca i 55 miliardi di euro.

Carta di credito B2B

La carta virtuale che permette di avere flessibilità nei pagamenti tra cliente e fornitore ha un’impennata del 19% e si attesta sui 2,4 miliardi di euro.

Purchase Order Finance

Coincide con l’utilizzo di un ordine ricevuto da un cliente con elevato merito creditizio come garanzia per un finanziamento. Con un +2% supera il miliardo di euro.

Confirming

È la soluzione con la quale il debitore cedente rilascia all’operatore finanziario un’autorizzazione al pagamento dei fornitori. È una delle soluzioni con la percentuale di crescita maggiore: +38% pari a 1,6 miliardi di euro.

Dynamic Discounting

Costituisce lo strumento tecnologico tramite il quale avviene il pagamento anticipato a fronte di uno sconto proporzionale ai giorni di anticipo. Con il +83%, per 500 milioni di euro, è la modalità che dimostra trend di incremento fra i più elevati.

Invoice Trading

Le piattaforme di marketplace che adottano questo modello consentono da una lato la cessione del credito, dall’altro di investire a terze parti nelle fatture emesse dalle aziende. Anche l’Invoice Trading manifesta segnali di grande vitalità, con un +90% grazie al quale raggiunge il picco più alto di sempre, 400 milioni di euro.

Osservatorio SCF
Fonte: Osservatorio Supply Chain Finance 2023

I 5 top trend sul futuro del Supply Chain Finance

Oltre a tracciare una mappa dell’offerta SCF “tradizionale” e del suo andamento, l’Osservatorio ha anche identificato alcuni mega-trend che interessano lo scenario del Supply Chain Finance.

Il primo viene definito SCF Platform Thinking, un ambiente aperto in cui molteplici istituti finanziari e prestatori di servizi possono offrire soluzioni di SCF, di pagamento, di assicurazione del credito, a una o più aziende in maniera tale da avere un unico canale per tutti questi prodotti.

Il secondo è quello del Sustainable SCF. In pratica, fornitori e clienti vengono valutati sulla base delle prestazioni ESG e, in caso di valutazione positiva, possono accedere a condizioni facilitate e migliori. Ciò che rallenta l’affermazione di questo modello al momento è la mancanza di una certificazione standardizzata, anche se la recente Corporate Sustainability Due Diligence Directive varata dell’Europa imporrà dal 2024 a tutte le grandi imprese e alle PMI quotate di rendicontare le informazioni di sostenibilità.

La terza tendenza da monitorare è quella definita Deep Tier Financing con cui è possibile fornire supporto finanziario, oltre il primo livello di fornitura, ai supplier presenti più a monte della filiera. Queste soluzioni potrebbero intercettare anche i criteri di sostenibilità, poiché assicurano una visione completa sull’intera Supply Chain.

Un altro trend preso in esame dall’Osservatorio è quello delle soluzioni di SCF Risk Management. Alcune di queste sfruttano tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale per identificare, monitorare e gestire i rischi di filiera. Un’esigenza oggi resa necessaria dalla complessità degli attuali scenari, caratterizzati da fenomeni come conflitti, tensioni geopolitiche, barriere commerciali, carenza di prodotti, costi lievitati delle materie prime e inflazione alle stelle.

Infine, un’ultima tendenza richiamata dall’Osservatorio è quella verso la trasparenza e la regolamentazione che dovrebbe facilitare la contabilizzazione delle soluzioni di SCF, aiutando così le imprese a propendere per la loro adozione.

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