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Nuovi standard per l’e-invoicing, il Parlamento Europeo scende in pista

Risparmio, semplificazione, maggiore trasparenza e riduzione dei costi amministrativi: questi i principali benefici che ci si auspica arriveranno dalla manovra. Michel Barnier: «L’adozione di nuove regole contribuirà a ridurre costi e complessità nell’uso della fatturazione elettronica da parte di governi e aziende, incluse le piccole e medie imprese»

Pubblicato il 01 Apr 2014

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Il Parlamento Europeo con una schiacciante maggioranza ha sostenuto la proposta presentata dalla Commissione Europea per l’aggiornamento delle norme relative alla fatturazione elettronica nell’ambito del procurement pubblico. Punto cardine è l’introduzione di nuovi standard europei per l’e-invoicing, con l’obiettivo di rendere più fluido l’interscambio tra fornitori e pubbliche amministrazioni. La manovra di fatto rappresenterà il volano verso il processo di dematerializzazione previsto dall’Agenda Digitale europea. La strada da fare è però ancora molto lunga se si pensa che le fatture dematerializzate scambiate in Europa sono ancora nell’ordine del 4-15%.

Secondo il Commissario per il Mercato Interno e i Servizi, Michel Barnier, «l’adozione di nuove regole contribuirà da un lato a ridurre costi e complessità nell’uso della fatturazione elettronica da parte di governi e aziende, incluse le piccole e medie imprese. Dall’altro, rimuoveranno le barriere del mercato incentivando l’interoperabilità oltre confine tra i sistemi di fatturazione».

I benefici saranno molteplici sia per gli operatori economici, sia per le Pubbliche Amministrazioni: si spazierà infatti da quelli ambientali e quelli economici – per l’Europa è stimato un risparmio di circa 2,3 miliardi di euro all’anno -.

Ma non è finita qui, perchè oltre al risparmio, alla semplificazione, a una maggiore trasparenza e alla riduzione di costi amministrativi ne beficeranno anche i fornitori di piccole dimensioni che avranno la possibilità di accedere alla gare di appalto pubbliche.

Dal punto di vista tecnologico, poi, la creazione di standard per l’e-invoicing permetterà a committenti e fornitori di concentrare i propri investimenti su soluzioni ICT ben definite che consentiranno di gestire le fatture dematerializzate nel rispetto degli standard comunitari, con costi iniziali di adozione ammortizzati al massimo in 2 anni.

A questo punto non resta che aspettare che la Direttiva sia pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE, cosicchè i singoli Paesi membri possano convertirla in legge nazionale.

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