L’Osservatorio Fatturazione Elettronica e
Dematerializzazione della School of Management del
Politecnico di Milano ha affrontato il tema della Fatturazione
Elettronica in ogni suo aspetto, a partire dalla prima edizione
del 2006, evidenziando in maniera inequivocabile come vi siano
ormai da tempo tutte le condizioni necessarie per poter procedere
con progetti di Conservazione Sostitutiva, Fatturazione
Elettronica e Interscambio di documenti del ciclo
dell’ordine in formato elettronico strutturato.
La nuova edizione della Ricerca dell’Osservatorio,
presentata nel Rapporto “Oltre la Fattura” (www.osservatori.net), ha appunto
provato a spingersi anche “oltre la fattura”, per
verificare le potenzialità della
“dematerializzazione” in ambiti diversi rispetto alla
“fatturazione” o al ciclo commerciale
ordine-pagamento. In particolare, tra le aree di lavoro ritenute
più interessanti vi è la Financial Value
Chain, in cui l’Osservatorio si è mosso con
l’obiettivo di verificare le potenzialità derivanti
dall’integrazione tra ciclo commerciale e ciclo
finanziario.
Si tratta di un ambito di sviluppo della Fatturazione Elettronica
da sempre indicato come centrale. Con la possibilità di
aumentare il grado di integrazione e collaborazione tra Imprese e
Sistema Bancario nei processi di pagamento ed erogazione del
credito i benefici vanno dall’automazione dei
processi di pagamento – grazie allo scambio di
documenti in formato elettronico strutturato e alla gestione
delle principali informazioni di processo – fino
all’attivazione di nuovi modelli di erogazione del
credito, abilitati dalla maggiore visibilità che il
Sistema Bancario può avere sui processi transazionali della
singola Impresa o di un Sistema di Imprese. L’idea, in
sintesi, è che una maggiore
“trasparenza” sui processi commerciali
– peraltro ottenibile con sistemi automatici – sia
pre-condizione che consente al mondo bancario di ridurre
il rischio di erogazione del credito e, quindi, in
ultima istanza, di erogare più credito a migliori
condizioni.
È importante sottolineare che una più stretta integrazione
imprese-banche porterebbe benefici a tutti gli attori in gioco:
imprese, banche e provider di tecnologia/servizi
B2b. Alle imprese (quelle “virtuose”, che
non temono la trasparenza), in quanto potrebbero
migliorare i processi di pagamento e di gestione della
liquidità e usufruire di migliori condizioni di
accesso al credito. Alle banche, in quanto potrebbero
ottimizzare i loro processi di pagamento e customer service,
potrebbero migliorare i propri modelli di valutazione del rischio
e, in ultima istanza, potrebbero aumentare il
“mercato” dei servizi finanziari/creditizi. Ai
provider di tecnologia e servizi B2b perché potrebbero
beneficiare di un allargamento del mercato delle
soluzioni per la dematerializzazione e l’integrazione del
ciclo ordine-pagamento.