La figura del CFO sta cambiando: la delega e gli obiettivi del Direttore Finanziario si arricchiscono di aspetti che vanno ben oltre la gestione finanziaria e fiscale. Dal modello finanziario tradizionale ci si è spostati verso un modello Agile, che attribuisce alla figura del CFO un profilo strategico, con una più profonda integrazione nella pianificazione, nelle scelte di business, e nella gestione delle prestazioni. È ormai riconosciuto come uno dei protagonisti del cambiamento e un promotore dell’utilizzo dei big data e del modello digitale.
Queste sono alcune delle riflessioni emerse dallo studio CFO Insight condotto da Michael Page, brand di PageGroup specializzato nella selezione di professionisti qualificati di middle e top management, che ha coinvolto 20 Direttori Finanziari di aziende che operano tra Italia ed Europa. La ricerca ha individuato quattro approcci con cui i CFO affrontano le sfide dell’era digitale, e ha delineato i quattro profili associati che caratterizzano i Direttori Finanziari del futuro.
Lo scienziato: le sue decisioni sono basate su dati e principi logici e presenta i dati in formati comprensibili
Lo scienziato è il direttore finanziario che genera i dati, gestisce l’architettura IT e allinea i sistemi per un reporting efficiente. Cerca modi per presentare i dati in formati comprensibili, esplorando nuovi canali di redditività e scoprendo capacità inutilizzate tra le varie funzioni. Agendo come uno scienziato, rivolge l’attenzione al mercato, basando le decisioni su dati e principi logici, anziché sull’esperienza. Rispetto al tema della sicurezza ha familiarità con la tematica e lavora in stretta collaborazione con il direttore operativo (COO)/direttore informatico (CIO), oppure assicurando che l’ufficio tecnico faccia direttamente capo al direttore finanziario. Per svolgere al meglio il suo ruolo deve saper filtrare i dati critici e riservati nonché attribuire la priorità alla salvaguardia dell’azienda: man mano che si accumulano le violazioni di dati, i direttori finanziari devono essere proattivi e confrontarsi costantemente con gli esperti informatici.
Il pilota: grazie alla sua visione complessiva della società anticipa le problematiche stratefiche e operative
Il pilota assicura di non perdere opportunità di mercato, forte delle sue competenze strategiche e di business, misurando, gestendo e producendo performance e valore all’interno dell’organizzazione. Riesce a cogliere con sufficiente anticipo le problematiche strategiche e operative, grazie alla sua visione complessiva della società, garantendo il dialogo fra le parti interessate, e a fare pressioni per l’integrazione di tutti i sistemi all’interno dell’azienda. Gestendo gli incentivi e i premi, nonché nuovi modelli di business per rimodellare l’azienda, la rende redditizia per il futuro. Inoltre guida l’attività nei momenti di calma così come in quelli più turbolenti. Il pilota è sempre più visibile a tutte le aree dell’azienda e si interfaccia regolarmente con gli stakeholder esterni, i membri del consiglio di amministrazione e anche con i team aziendali: per lui la leadership è un equilibrio tra ciò che l’azienda riesce a fare bene in termini di prestazioni per l’intera organizzazione, e il livello che l’azienda può raggiungere se tutte le funzioni aziendali vengono allineate opportunamente. Il pilota deve essere capace di trasformare le regolamentazioni in un vantaggio competitivo e trovare strategie per salvaguardare la privacy.
L’ingegnere: è l’artefice della base di conoscenza dell’azienda, che è costituita da persone e sistemi
L’ingegnere organizza e coordina i ruoli e i regolamenti all’interno dell’azienda, creando eredità durature per il CEO che guiderà la società negli anni a venire. Costruisce strategie intorno ai regolamenti, individua modalità per trarre valore dalla visione del CEO e gestisce le funzioni di contabilità, tesoreria, amministrazione, bilancio e pianificazione. Inoltre si concentra sulla creazione del team ideale con competenze e atteggiamento corretti, di una strategia di sviluppo delle persone e di una cultura dell’innovazione a lungo termine. Per quanto riguarda la conformità prende l’iniziativa di formulare il corretto approccio, ideando una soluzione che richiede il supporto di più discipline: finanza, contabilità, tesoreria, amministrazione, bilancio e pianificazione. Ma il suo ruolo nell’assicurare la protezione dei dati non si limita solo a garantire la conformità sulle procedure: in genere, il rischio più grande non è legato al sistema informatico stesso, ma al modo in cui i dipendenti lo utilizzano. Inoltre, il Direttore Finanziario ingegnere segue un percorso che assicura l’integrazione di nuovi sistemi e dati con quelli esistenti, mantenendo la qualità e l’affidabilità.
Il coach: per lui la vera sfida si gioca sulle competenze
Il coach deve costruire oggi il team di domani e insegnanre sia a colleghi che dipendenti, articolando la cultura del lavoro in termini accessibili: precisione, allineamento e comportamento. È concentrato sulla ricerca dei talenti ed ha il ruolo di guida, facendo convergere persone e tecnologie per migliorare le prestazioni attraverso lo sviluppo delle capacità nell’intera organizzazione. Deve formare e istruire il proprio team non solo per essere in grado di analizzare i dati, ma anche per presentare i risultati in maniera comprensibile. Per questo CFO la vera sfida è mettere a disposizione nuove competenze, che siano al tempo stesso più adatte alle nuove generazioni, ai nuovi modi di lavorare, e alle tradizionali mansioni del reparto finanza. Operando come fautore del cambiamento, può sfruttare la propria visibilità all’interno dell’azienda per sensibilizzare i dipendenti sulla questione della sicurezza, e su aspetti come il GDPR, per creare internamente consapevolezza: deve educare le persone a essere vigili. Infine deve fare in modo che le persone utilizzino al meglio la tecnologia per prendere decisioni ponderate e coordinarsi con altri dirigenti per assicurare che non vengano semplicemente duplicate tecnologie a compartimenti stagni.