Abbiamo chiesto ad Alfredo Garibaldi, Partner di Deloitte, un commento sui concetti espressi da Matt Schwenderman, leader della Performance Management Technology practice di Deloitte Consulting, sulle soluzioni digitali abilitanti e su quelle “rivoluzionarie” per la funzione Finance, in particolare riguardo alla consapevolezza e all’adozione in Italia di queste soluzioni.
«Indubbiamente l’evoluzione delle tecnologie abilitanti porterà un radicale cambiamento nel modo di svolgere il mestiere di CFO, CMO ed Executive Manager in generale. Chi per primo coglierà le opportunità di questo cambiamento, con l’abilità di mitigare i rischi da “early adoption”, avrà un indubbio vantaggio competitivo – ci spiega Garibaldi -. Oggi siamo di fronte a un mix di tendenze già note, altre invece emergenti, che stanno modellando un nuovo concetto di «Everywhere Analytics» – in cui Analytics, scienza, dati e razionalità sono integrati nel processo decisionale, ogni giorno, a tutti i livelli dell’organizzazione».
Lo sforzo richiesto è quindi di sfruttare questo mix di tendenze indirizzandole verso risultati concreti nel lavoro quotidiano. «Le Cognitive Technologies, per esempio, possono aiutare a ottimizzare i processi aziendali navigando dati analitici e senza percorsi predefiniti, e individuare legami fra il funzionamento dei processi e altri fenomeni apparentemente non correlati. È il caso per esempio di un’azienda manifatturiera che abbiamo seguito e che attraverso l’utilizzo di soluzioni cognitive ha capito che la produzione di materiali difettosi era legata all’allungamento dei tempi di produzione di un determinato componente. Non è una casistica contemplata con le analisi abilitate dalle technologie “tradizionali”».
Casi del genere, sottolinea Garibaldi, possono facilitare il lavoro di comprensione dei fenomeni, e rendere più tempestive ed efficaci le azioni di risoluzione e più affidabili tutti i processi di pianificazione aziendale e le relative risultanze finanziarie. «Tuttavia il contesto italiano, purtroppo, ci vede ancora indietro. Se da un lato fioriscono le realtà di ricerca e sviluppo su questi nuovi trend, dall’altro permane una diffidenza di fondo nell’utilizzo di strumenti innovativi e tecnologie di frontiera fino a quando non siano di fatto nella fase di consolidamento».
Un ottimo esempio sono i Big Data: «In Italia sono tuttora visti come una possibile innovazione, mentre altrove fanno parte del quotidiano degli Analytics, influenzano le strategie di business, stimolano importanti investimenti e rivoluzionano il modo di fare business».