L’entrata in vigore del nuovo “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”, lo scorso 16 marzo, ha riformato in modo sostanziale la disciplina delle procedure concorsuali. A disposizione delle aziende ci sono oggi moltissimi nuovi strumenti per la diagnosi precoce dello stato di difficoltà, che nelle intenzioni del legislatore dovrebbero servire a salvaguardare la capacità imprenditoriale garantendo per quanto possibile il proseguimento delle attività aziendali e scongiurando, quindi, il rischio di fallimento. In base alla normativa, tutte le imprese dovranno dotarsi di piattaforme e software in grado di assicurare una gestione più puntuale dei flussi di cassa, oltre a predisporre un piano d’impresa e un sistema di budgeting che consentano di evidenziare rapidamente i segnali di una crisi finanziaria o patrimoniale, in modo da attivarsi per tempo con iniziative utili per il risanamento. È prevedibile, quindi, che la domanda di soluzioni per la gestione ottimizzata del cash flow sia destinata ad aumentare nei prossimi mesi. Soluzioni come DocFinance, che dal 1997 permette alle aziende italiane di prevedere con largo anticipo i flussi di cassa.
«Il nostro obiettivo – esordisce Mauro Tranquilli, CEO di DocFinance – è automatizzare e fondere insieme i processi di corporate banking con la finanza d’impresa. Abbiamo al nostro fianco numerose banche e il nostro software si interfaccia con circa 300 sistemi ERP, da Oracle e Microsoft fino alle piattaforme italiane come Team System e Zucchetti».
Who's Who
Mauro Tranquilli
CEO di DocFinance
A cosa serve DocFinance
Ma cos’è in concreto DocFinance? «DocFinance – spiega – è un system integrator ma anche un software e un hub tecnologico, che consente l’interscambio di informazioni utili all’esecuzione degli incassi e dei pagamenti tra il sistema informativo delle aziende e le banche. Aiutiamo le organizzazioni a gestire al meglio i flussi di cassa, i cicli attivo e passivo, e gli assicuriamo una visibilità anticipata di alcuni mesi sulla loro esposizione con gli istituti di credito. Evidenziando gli eventuali rischi di liquidità con così tanto anticipo, i CFO sono in grado di negoziare per tempo le coperture del caso». L’applicazione ha un impianto standard, non ha personalizzazioni ed è molto centrata sulle attività che deve gestire, così da semplificarle al massimo a prescindere dall’utilizzatore, e velocizzarle. Uno strumento potentissimo nelle mani del team della tesoreria, che sarà quindi in grado di indirizzare al meglio la relazione con gli istituti di credito riducendo sensibilmente il tempo dedicato alle attività operative più dispendiose e l’onere complessivo della gestione finanziaria.
Una piattaforma concepita da colleghi per i colleghi
«DocFinance è un “automatizzatore di processo – sottolinea il manager –. Coordiniamo in maniera automatica gli scadenzari, li mandiamo in tesoreria, così che il personale dell’azienda possa avere per tempo una stima precisa della posizione finanziaria suddivisa per flusso, banca, posizione, luogo e motivazione. Grazie alle informazioni raccolte dalla rendicontazione bancaria, siamo in grado di automatizzare gli incassi, quindi buona parte delle attività quotidiane dell’ufficio tesoreria, sulla base dei movimenti del corporate banking. La nostra piattaforma genera in automatico i file PDF e XML ed è stata concepita da colleghi per i colleghi. Noi infatti fino a qualche anno fa eravamo “dall’altra parte della barricata” e conosciamo bene quali sono le fatiche di questa attività. Un processo automatizzato come quello che si realizza con il software DocFinance ha un valore economico molto importante, perché la gestione oculata di fidi e disponibilità permette di ridurre sensibilmente gli oneri finanziari e in alcuni casi può decretare la sopravvivenza stessa dell’azienda.
L’anticipo fatture è dinamico (e personalizzabile)
DocFinance aiuta anche a predisporre le coperture sfruttando diverse forme tecniche come l’anticipo fatture o il pagamento dei fornitori. «Alcune aziende si stanno spingendo oltre e con il nostro software oggi sono in grado di includere nel processo anche i flussi di budget, con l’obiettivo di avere previsioni di incassi e pagamenti sempre più precisi. Il nostro modello organizzativo fa sì che ogni mattina alle 10 il sistema contabile dell’azienda sia allineato ai saldi contabili della banca fotografati alla chiusura del giorno precedente. Tutte le attività quotidiane di riconciliazione non sono più necessarie. In questo modo, si liberano risorse del team tesoreria che potranno essere dedicate ad attività più strategiche, come la negoziazione delle condizioni dei finanziamenti o degli scoperti. Inoltre, cosa non meno importante, si azzerano gli errori legati ai flussi di valuta sbagliati». Da alcuni mesi, poi, grazie a una partnership siglata lo scorso agosto con Findynamic, gli utenti di DocFinance hanno anche la possibilità di sperimentare i benefici dell’anticipo dinamico. Potranno quindi richiedere la liquidazione anticipata delle fatture commerciali emesse in cambio di uno sconto che varia in base alla scadenza naturale del documento. Un’offerta da annoverare nell’ambito di quegli strumenti di finanza alternativa che oggi sono particolarmente apprezzati dalle aziende, alle prese con una stretta creditizia (il cosiddetto credit crunch) senza precedenti nel Dopoguerra.
«Si stima – conclude Tranquilli – che ci siano circa 500 miliardi di necessità inevase dal sistema bancario che potrebbero essere coperte da queste forme di finanziamento parallelo. La forza di questi nuovi operatori del Fintech risiede nella capacità che hanno di stimare in tempo reale il rischio di credito delle aziende che si rivolgono a loro per ottenere liquidità in tempi brevi. Gli algoritmi di Artificial Intelligence che usano sono efficaci, certo, ma non quanto la conoscenza storica del tessuto produttivo italiano che abbiamo noi di DocFinance. Una conoscenza profonda non solo dei processi finanziari ma anche di quelli amministrativi, unita alla capacità che il nostro software ha di integrare facilmente tutti i flussi contabili con i flussi del business».