Si è svolto per la prima volta in Italia, a Roma a inizio settembre, il World Retail Congress 2015, evento mondiale dedicato ai leader della Retail Community.
Nato nel 2007, l’evento rappresenta oggi il più importante punto di incontro internazionale del mondo del commercio al dettaglio. Oltre 120 speaker si sono confrontati sul tema “Trasformazioni nel retail, quali scenari oggi, domani e in futuro” davanti ad una platea composta da un migliaio di manager del mondo del retail internazionale.
Omnicanalità, un passaggio difficile
Tra i temi affrontati, di forte attualità quello dell’omnicanalità. Quest’ultima risulta sempre più importante nella strategia dei retailer. Secondo i risultati di un’indagine condotta da JDA su un campione di 410 CEO di aziende retail operanti in 8 Paesi del mondo, per il 71% degli intervistati la strategia omnicanale risulta infatti una priorità.
Dall’analisi emerge che nell’ultimo anno il 29% del totale investimenti è stato dedicato a progetti a supporto dell’omnicanalità (l’81% dei CEO afferma che il prossimo anno gli investimenti saranno uguali o addirittura superiori). Ciononostante, l’indagine rivela anche che il 30% dei rispondenti afferma di operare ancora per canali distinti, il 31% offre un’esperienza omnicanale ai propri clienti ma riscontra grosse difficoltà nella gestione delle attività di back-end, mentre il 19% dichiara di avere implementato un sistema omnicanale poco remunerativo. Una spiegazione a ciò ha provato a darla Luis Sonae, Chief Corporate Centre Officer di Sonae (retailer portoghese dell’abbigliamento), secondo cui i retailer prima di adottare nuove tecnologie devono rinnovare il proprio business, sottolineando che «dalla somma di nuove tecnologie e vecchie operations si ottiene come risultato “vecchie e costose operations”».
Il consumatore e lo smartphone, un legame indissolubile
Altro tema emerso nel corso dell’evento riguarda il ruolo sempre più importante svolto dal Mobile: dallo studio presentato da Google emerge che in dieci Paesi la ricerca in mobilità ha superato quella da desktop. Non solo: il 76% dei consumatori ricerca su smartphone o tablet prima di andare nel punto vendita, mentre una ricerca su tre genera una visita in store.
Secondo Jonathan Alferness, Global VP of Product Management and Shopping di Google “i consumatori interagiscono con i retailer per brevissimi momenti di tempo quando fanno ricerche in mobilità. Il futuro del retail sta proprio nella capacità di cogliere ed essere visibili in questi micromomenti”.
L’innovazione arriva nei pagamenti
Di attualità anche la tematica legata ai pagamenti. Mastercard ha presentato la propria ricerca “Retail Social Listening Study”, dalla quale emerge che i consumatori richiedono tecnologie per pagamenti più semplici e innovativi. Lo studio, svolto in collaborazione con l’istituto Prime Research, ha preso in esame 1,6 milioni di conversazioni spontanee online per analizzare l’esperienza dei consumatori negli ultimi 12 mesi. I consumatori, in particolare, hanno espresso la speranza di vedere sempre più accettati i pagamenti NFC, anche per ottenere benefit da usare nella quotidianità. Le conversazioni positive sui benefit si concentrano in massima parte in America (45%), Australia e Giappone (44%), Italia (29%), Germania (26%) e Regno Unito (22%).
Nel corso dell’evento sono state inoltre presentate al pubblico alcune innovazioni recentemente introdotte nel settore.
A tal riguardo, forte interesse ha suscitato la cosiddetta “libreria infinita” lanciata da Mondadori. Presso lo store milanese collocato vicino a piazza Duomo, è stato infatti installato il primo servizio Espresso Book Machine in Italia. Il cliente ha la possibilità di stampare il libro desiderato direttamente nel punto vendita, scegliendo da un catalogo di più di sette milioni di titoli.