Nata negli Stati Uniti nel 1911, Whirlpool è il leader mondiale
nella produzione di elettrodomestici. Nel solo mercato europeo
Whirlpool fattura circa 3 mld di euro, gestendo annualmente un
numero di ordini per i prodotti finiti largamente superiore al
milione, ed impiegando circa 13.000 dipendenti. Whirlpool è
presente in Europa con diversi stabilimenti produttivi dal 1989,
anno in cui Whirlpool Corporation ha acquisito il settore
elettrodomestici di Philips inclusa la varesina Ignis.
L’azienda utilizza in maniera significativa le tecnologie a
supporto dell’integrazione di filiera, sia nel rapporto con
i fornitori che con i clienti. Whirlpool infatti è stata il
primo produttore di elettrodomestici ad utilizzare l’EDI in
Europa, sin dagli anni ’90. In particolare, l’azienda
dispone di una infrastruttura EDI gestita internamente che le
consente di comunicare in maniera strutturata con la quasi
totalità dei fornitori di materiali diretti. Con questi player
l’azienda scambia, tramite messaggi EDI, tutti i principali
documenti del ciclo dell’ordine, dall’ordine alla
fattura.
L’EDI viene utilizzato anche con molti clienti in Europa;
per la gestione dei rapporti a valle l’azienda punta
soprattutto sull’utilizzo dell’eMarketplace
Tradeplace, la piattaforma consortile sviluppata nel 2001 assieme
ai quattro competitor che con Whirlpool costituiscono i
principali produttori di elettrodomestici a livello europeo. La
costituzione di Tradeplace ha avuto principalmente due obiettivi:
in primo luogo, realizzare un’interfaccia unica per i
clienti del settore che consentisse all’acquirente di
dialogare in maniera strutturata con i produttori, e, in secondo
luogo, stabilire un Marketplace per un’industria fino a
quel momento sprovvista. Ad oggi Whirlpool gestisce in modalità
elettronica (EDI o Tradeplace) un numero considerevole di ordini
e sta valutando di estendere le funzionalità delle piattaforme a
supporto dell’adozione della fattura elettronica, sempre
più richiesta dai clienti nordeuropei. Per questo motivo
l’azienda sta valutando l’offerta di service provider
che possano effettuare la conservazione sostitutiva dei documenti
fiscali utilizzando una soluzione che rispetti le normative
vigenti nei diversi paesi del continente. In parallelo, Whirlpool
sta affrontando anche il tema della gestione documentale: al
momento in ogni stato è utilizzata una soluzione diversa ma il
Gruppo sta valutando come procedere ad armonizzare a livello
europeo il sistema, che potrebbe essere anche la base su cui
poggerà il processo di conservazione sostitutiva.