Reportage

VMware Explore 2023, il valore dell’ecosistema nell’era del Cloud smart

A Barcellona, la società di Palo Alto ha presentato nuove soluzioni e partnership strategiche per consentire alle aziende di sfruttare al meglio la complessità del multicloud. Tra le testimonianze, quella di INAIL come esempio che dimostra l’importanza della libertà di scelta tecnologica e del disaccoppiamento per evitare il lock-in

Pubblicato il 10 Nov 2023

VMware Explore

VMware Explore rappresenta un momento chiave per comprendere la direzione verso cui sta andando la tecnologia. Non soltanto quella sviluppata dalla nota società di Palo Alto, ma in generale tutta la tecnologia visto che ormai si traduce in ecosistemi sempre più articolati e compositi.

L’evento, dopo aver fatto tappa a Las Vegas nell’agosto scorso è giunto come di consueto alla Gran Fira di Barcellona, che ha ospitato partner e clienti dal 6 al 9 novembre 2023. Dal palco della manifestazione Raghu Raghuram, CEO di VMware, ha lanciato un primo messaggio ai circa 9mila partecipanti, invitando accanto a sé Hock Tan, Presidente e CEO di Broadcom.

Il colosso statunitense dei semiconduttori, infatti, è in attesa di avere il via libera per il closing dell’acquisizione di VMware con una cifra monstre di 61 miliardi di dollari. Quelle precedenti di CA Technologies e Symantec, realizzate sempre da Broadcom, destano qualche ragionevole timore, poiché in entrambi i casi le motivazioni di natura finanziaria hanno avuto un ruolo determinante. Tanto che il numero uno della multinazionale ha inteso rassicurare la platea, anticipando l’impegno – una volta chiuso l’accordo – nel continuare a sostenere VMware su 3 fronti: innovazione, ecosistema e operation. In attesa che questo accada, VMware prosegue spedita in un percorso che fa leva sull’ampliamento di partnership sempre più strategiche, che Raghuram ha elencato nella parte principale del suo keynote di apertura.

Dal Cloud first al Cloud smart che apre all’AI generativa

Gli annunci di Barcellona hanno ricalcato quelli lanciati a Las Vegas e si sono focalizzati sul concetto cardine di Cloud smart, che sostituisce un’idea molto diffusa in passato imperniata sul Cloud first. La differenza risiede nella possibilità che oggi arriva da più Cloud grazie ai quali trasformare la complessità del multicloud in un vantaggio competitivo per le aziende. Con un’avvertenza che riguarda la compliance territoriale che i servizi di VMware Sovereign Cloud cercano di assicurare in virtù di oltre 50 fornitori di 33 paesi che costituiscono, nell’insieme, un universo in grado di rispondere ai requisiti di compliance da parte delle rispettive nazioni. Nell’ottica del Cloud smart vanno anche lette le offerte rinnovate, tra cui VMware Data Services Manager e VMware Cloud Foundation, a supporto dei moderni carichi di lavoro di AI generativa.

Un tema che non poteva mancare e che si traduce in particolare nella proposta di Private AI with Intel. La collaborazione punta a garantire la capacità di calcolo e i modelli di AI dove i dati aziendali sono creati, elaborati e consumati. E questo a prescindere che si tratti di un Cloud pubblico, di un data center aziendale o di un ambiente Edge. Sulla stessa falsariga, la nuova alleanza con IBM mira a portare la piattaforma Watsonx nell’on premise combinando VMware Private AI con Red Hat OpenShift. È nel segno dell’integrazione, infine, il sodalizio con Google Cloud che vede adesso il database AlloyDB Omni della big tech di Mountain View integrato nativamente su VMware Cloud Foundation.

Multicloud e Private AI al centro dell’innovazione IT più attuale

Raffaele Gigantino, Country Manager di VMware Italia, ha sintetizzato i due temi principali di VMware Explore 2023, vale a dire multicloud e Private AI: «Se è vero, come ha detto il nostro CEO, che il 75% delle aziende oggi utilizza due o più servizi Cloud – ha spiegato – allora c’è la necessità di avere una workload portability, cioè un computing distribuito o un intelligent computing. Il concetto di Private AI si innesta in questa strategia per garantire privacy, controllo, governance e security, poiché nel mondo dell’Intelligenza Artificiale è necessario che i modelli LLM facciano training su dati ben conservati e non soggetti a rischi». La rilevanza assunta dall’Intelligenza Artificiale è un indicatore dell’evoluzione dell’IT in ogni settore: edge, data center, hyperscaler, Customer Experience.

A Barcellona, ad esempio, la lombarda ARIA (Azienda regionale per l’innovazione e gli acquisti) ha ottenuto il premio Customer Experiences Hero negli EMEA VMware Customer Achievement Awards 2023 per aver adottato un approccio Cloud smart. In pratica, nell’arco di meno di 12 mesi l’azienda regionale è riuscita a far migrare importanti carichi di lavoro di oltre 44 data center locali degli ospedali, migliorando la produttività, la sostenibilità e la sicurezza dei servizi sanitari pubblici locali.

Il caso INAIL come esempio di libertà di scelta tecnologica

Il forte legame del vendor con la pubblica amministrazione italiana si ricava anche da un’altra testimonianza portata all’attenzione durante VMware Explore, quella di INAIL. Antonio Tommaso, Head of DevOps and Cloud transformation dell’Istituto, ha ricordato la longevità di un rapporto che oggi si caratterizza perché mette in condizione l’ente di poter scegliere. «Il prodotto migliore è un prodotto di cui ci si può liberare» ha detto ironicamente Tommaso, riferendosi alla possibilità di poter optare per vari fornitori senza dover sottostare a lock-in onerosi. In altri termini, «il segreto è disaccoppiare». Per una realtà complessa come INAIL, nella quale le componenti tecnologiche sono frutto della collaborazione tra decine di partner tecnologici, questo significa proteggersi da forme di sudditanza che spesso non tengono conto dell’evoluzione del panorama IT.

Rodolfo Rotondo, Senior Business Solution Strategist Director di VMware SEMEA, ha rivendicato il ruolo della propria azienda in veste di «grande “disaccoppiatore”», cioè di protagonista di «un grande ecosistema di interoperabilità che dà la possibilità di poter scegliere dove fare innovazione. VMware oggi non è solo tecnologia, ma aiuta anche i processi delle organizzazioni, creando valore per il cliente» ha evidenziato. A ben vedere, è ciò a cui l’idea di Cloud smart rimanda nell’era attuale del multicloud.

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