Strategie

UniCredit, filiali e Mobile sempre più integrati. E il CRM evolve

Massimo Milanta, CIO e da poco anche responsabile security del Gruppo multinazionale, traccia le linee strategiche lungo cui avanza il percorso di digitalizzazione della più grande banca italiana: da un lato l’evoluzione del backend, dall’altro la costante ricerca di una migliore interazione con i clienti in ottica “phygital”. Big Data Analytics, Open API e Blockchain fra le parole chiave del 2016

Pubblicato il 03 Feb 2016

UNICREDIT

Finora l’intero mondo bancario ha interpretato l’innovazione tecnologica come mera trasformazione dei tradizionali prodotti e servizi in chiave digitale. Oggi, invece, si guarda alla digitalizzazione con un significato ancora più ampio: non solo sui prodotti, ma su tutti i modelli e i processi operativi che stanno alla base del modo di fare banca.

Unicredit big data

Tantissime le novità messe in campo negli ultimi mesi da UniCredit, che sta in particolare agendo due fronti paralleli: da un lato un’interazione con la clientela sempre più integrata tra canali fisici e Mobile nella cosiddetta “banca phygital”, dall’altro la ridefinizione dei processi di back-office per garantire tempi di risposta in linea con quelli dei canali diretti.

Con questi obiettivi e con la supervisione strategica di Massimo Milanta, Group CIO & Chief Security Officer, il Gruppo -che opera attraverso oltre 8.100 sportelli e circa 146.000 dipendenti, servendo oltre 30 milioni di clienti in 50 Paesi – intensificherà l’attività 2016 su Big Data Analytics a supporto del CRM evoluto, in grado così di gestire offerte sempre più puntuali alla clientela.

«Ci focalizzeremo contemporaneamente sulla modernizzazione del back-end, a partire dal rinnovamento delle componenti architetturali (ndr java e service orientation, scalabilità orizzontale, resilienza) per sostituire il tradizionale mainframe –  spiega il manager, in un intervento nell’ambito della Digital Transformation Academy del Politecnico di Milano – e sull’introduzione di importanti novità per il segmento corporate, dove stiamo implementando progetti globali per rendere più efficiente la nostra offerta nei servizi di Supply Chain Finance e Forex Trading».

Open API e Blockchain, parole chiave nel 2016

Altre grandi aree di intervento nel 2016 saranno la forte attenzione al mondo delle open API, sulla scia di quanto fatto nel 2015 con le iniziative di Appathon in Italia, Germania e Austria per promuovere l’adozione dei app innovative legate al mondo dei servizi bancari e finanziari; il Blockchain, diventato strategico nel mondo bancario perché permette di creare un sistema di trust matematico attraverso specifici protocolli, che consentono di negoziare ed eseguire in tempo reali contratti fra diverse controparti, equiparabili tra di loro, come quelle nell’Internet of Things, e il cognitive computing. A livello organizzativo, negli ultimi mesi UniCredit ha vissuto alcuni cambiamenti significativi, per permettere al Gruppo di essere ancora più aderente alle implicazioni della trasformazione digitale. In primis l’estensione del ruolo di CIO anche a quello di Chief Security Officer, convogliando così sotto un unico perimetro la governance della parte IT con quella della sicurezza informatica e fisica, dimensioni sempre più interconnesse.

Nuove competenze: è nato il Chief Data Officer

A questo si affianca l’accentramento di tutti i progetti legati alla trasformazione digitale del modello di business, all’interno dell’area del Chief Operating Officer e la nascita della nuova funzione del Chief Data Officer, responsabile unico del governo dei dati aziendali, al fine di garantirne qualità, coerenza e tempestiva fruibilità. «Di fronte a una trasformazione così profonda, come quella che stiamo vivendo, è certamente forte l’esigenza di assorbire nuove competenze su ambiti che solo qualche anno fa erano molto lontani dal mondo bancario, come quelle del Data Scientist e degli specialisti in machine learning; inoltre è sempre più in primo piano il tema della customer experience, che per noi non si limita alla user interface, ma riguarda tutti i processi sottostanti che compongono l’esperienza dei nostri clienti», commenta Milanta.

Nel grande quadro dell’innovazione, infine, per supportarla internamente, UniCredit ha sviluppato strutture ad hoc: un dipartimento di Research & Development, che si occupa di fare ricerca avanzata e prototipazione e un’area di Innovation a 360°, che esegue lo scouting di nuove idee sul mercato dell’innovazione, partnership con aziende e università e analisi delle aree più proficue di investimento nell’ambito delle startup fintech.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2