D’ora in poi la gestione elettronica dei documenti non sarà più la stessa. Focalizzata su questo mercato da oltre 25 anni, Top Consult ha annunciato in questi giorni una nuova piattaforma per la gestione documentale e la collaborazione aziendale che funziona in modo social. Progettata con un approccio “rivoluzionario”, si chiama TopMedia Social NED e per la prima volta applica i concetti e le modalità operative dei social network e della social collaboration alla gestione elettronica dei documenti. In anteprima sarà presente a Smau MI 2013, dal 23 al 25 ottobre.
E’ la prima piattaforma documentale italiana di tipo enterprise, come quelle dei leader mondiali del settore, ma conforme alle normative italiane, meno complessa e costosa; la sua architettura scalabile e affidabile è in grado di sostenere decine di milioni di documenti e migliaia di utenti contemporanei.
Propone un nuovo modo di lavorare per l’utente attraverso un’interfaccia intuitiva che consente di utilizzare le funzionalità social più adatte alla sua attività e al ruolo ricoperto in azienda. In questo modo la gestione documentale si apre ad una platea più vasta di utenti, dai manager ai mobile worker, che possono accedervi ovunque si trovino mediante PC e notebook, smartphone e tablet. Le notifiche in particolare non sono effettuate tramite e-mail ma mediante un sistema di messaggistica interna che opera come strumento di comunicazione istantanea.
Le nuove soluzioni per i gruppi di lavoro creano inoltre un social network aziendale, sicuro e protetto, facilmente accessibile da tutti i client, centrato sulla collaborazione e la condivisione fra persone eterogenee di settori diversi che operano all’interno di un ambiente comune. In particolare trasformano l’attuale comunicazione via e-mail legata ai processi aziendali e ai documenti in un insieme di notifiche semplici e meno invasive.
Oggi la collaborazione è la sfida principale di tutte le aziende. Con TopMedia Social NED si possono connettere e coinvolgere le persone più efficacemente, migliorare i metodi di lavoro, mettere a frutto l’”intelligenza collettiva”, favorire le nuove idee e i cambiamenti organizzativi. Realizzare cioè il Social Business.
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