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Sviluppo software in cloud, l’AI integrata cambia le regole e aumenta il ROI



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Le soluzioni pronte all’uso delle piattaforme agevolano la creazione di applicazioni basate sull’intelligenza artificiale e offrono opportunità fino a poco tempo fa impensabili e che accelerano il percorso di innovazione delle organizzazioni. Ecco i vantaggi di un approccio destinato a cambiare per sempre il lavoro dei developer

Pubblicato il 12 lug 2024



Software in cloud AI
Immagine di nobeastsofierce da Shutterstock

I servizi che i cloud provider mettono a disposizione degli sviluppatori di applicazioni basate sull’intelligenza artificiale sono in costante crescita. La ragione è semplice: i nuovi strumenti e i modelli di dati pre-addestrati (LLM, Large Language Model) consentono alle imprese di accedere alle tecnologie di Artificial Intelligence e Machine Learning senza dover disporre di competenze avanzate, e soprattutto senza dover sostenere pesanti investimenti per implementare un’infrastruttura adeguata.

Si tratta comunque di un’offerta emergente, giovane, ed è importante definire e comprendere le caratteristiche dei cosiddetti Cloud AI Developer Services per cogliere tutti i vantaggi dei meccanismi sottostanti, che di fatto stravolgono molte delle regole a cui hanno fatto riferimento per decenni le aziende e gli sviluppatori.

Nel realizzare i propri Magic Quadrant dedicati a quest’ambito (ndr), Gartner definisce i Cloud AI Developer Services come “servizi ospitati nel cloud o containerizzati che consentono ai team di sviluppo e agli utenti aziendali di sfruttare i modelli di intelligenza artificiale tramite interfacce di programmazione (Application Programming Interface, API), kit di sviluppo software (Software Development Kit, SDK) o applicazioni senza richiedere competenze approfondite in materia di scienza dei dati”.

Parliamo quindi di una straordinaria opportunità per implementare rapidamente soluzioni affidabili basate sull’intelligenza artificiale in uno scenario competitivo che fa sempre più leva su questa tecnologia per sprigionare nuovo valore dentro e fuori le organizzazioni.

L’intelligenza artificiale integrata nel cloud

Non è un caso che i principali hyperscaler abbiano cominciato da tempo a offrire modelli e servizi di AI integrata per una facile implementazione attraverso API stabili, strumenti di controllo semplificati e funzionalità preconfigurate. Questi strumenti sono e saranno sempre più essenziali per aiutare gli sviluppatori a ridurre la curva di apprendimento tipicamente necessaria per ottimizzare l’uso delle tecnologie e, allo stesso tempo, ad aumentare l’efficienza di processo, in modo da potersi concentrare sulle attività più complesse del ciclo di vita delle applicazioni.

Le tecnologie AI, infatti, automatizzano le attività e gestiscono i flussi di lavoro manuali, permettendo di sostituire le attività noiose e ripetitive con task a maggior valore aggiunto. Non solo, grazie ai servizi cloud focalizzati sull’AI, gli sviluppatori oggi possono accedere a grandi quantità di dati e sfruttare il machine learning anche per identificare modelli e tendenze, fondamentali per comprendere che tipo di interfaccia richiedono utenti aziendali e clienti.

Ma si tratta solo dell’inizio: l’intelligenza artificiale, infatti, apre le porte alle interfacce conversazionali e alle funzionalità di nuova generazione per il riconoscimento del parlato e la sintesi vocale, all’analisi delle immagini e dei contenuti video, al riconoscimento di documenti, servizi pronti all’uso che possono essere implementati per portare sul mercato soluzioni e prodotti sempre più innovativi.

I vantaggi offerti dal cloud per chi sviluppa applicazioni AI

Lo sviluppo di applicazioni basate su AI garantisce inoltre la massima flessibilità – economica e organizzativa – in un contesto caratterizzato non solo da fluttuazioni e volatilità estreme, ma anche dalla continua evoluzione delle stesse soluzioni digitali: agendo come driver sul piano dei processi, oltre che su quello tecnologico, intelligenza artificiale e machine learning, infatti, continuano a trasformare il mercato, plasmando modelli di business e creando user experience inedite. Grazie alla scalabilità del cloud, aziende e soprattutto sviluppatori possono aspirare a un grado di libertà mai sperimentato prima: diventa possibile, con un semplice click, avviare nuove istanze o eseguirne il ritiro, in ogni caso semplificando la progettazione delle applicazioni e l’esecuzione delle attività di test, superando il tema dell’approvvigionamento di risorse e assicurando un rapido deployment.

Ma le piattaforme disponibili in cloud non si limitano a ridurre al minimo il tempo necessario per il provisioning di ambienti ad hoc e per il rilascio di nuove funzionalità: abbattono anche i processi di scoperta di eventuali bug e l’implementazione delle necessarie correzioni, tutte attività che in passato richiedevano molto tempo. Si accelera così il time to market, e si riesce sempre più agevolmente ad adeguare il passo a quello delle frange più innovative della concorrenza, soddisfacendo allo stesso tempo le aspettative dei consumatori.

Il cloud permette poi di massimizzare il ROI facendo leva sulla logica pay-per-use: chi si occupa di sviluppo software ha la facoltà di acquistare tutti e soli gli asset e i servizi di cui ha realmente bisogno per le attività di development, evitando situazioni di overprovisioning e facilitando lo svolgimento di attività complementari, a cavallo di data center di proprietà e risorse acquisite in modalità as-a-service.

Da non sottovalutare, infine, il modo in cui il cloud – specie se sviluppato secondo i principi della sovranità digitale – consente di affrontare i temi dello storage e della security. I dati sono virtualmente disponibili ovunque ci si trovi, e in qualsiasi momento, anziché essere vincolati a una località o a un dispositivo specifico, e gli utenti possono accedere ai dataset a prescindere dal luogo fisico in cui operano e dal tipo di device che utilizzano (purché dispongano di una connessione internet). La disponibilità di servizi cloud basati su data center residenti in Europa garantisce la tutela della privacy di collaboratori, clienti e cittadini, ottemperando alle disposizioni del GDPR in materia.

Le moderne infrastrutture cloud, d’altra parte, garantiscono in maniera nativa misure di sicurezza e strumenti di recovery dei dati e dei processi di altissimo livello. Soluzioni che le imprese, altrimenti, potrebbero sviluppare solo attraverso pesanti investimenti in software e competenze.

TIM Enterprise mette la tecnologia di Google Cloud al servizio delle imprese italiane

Per quanto i vantaggi, come visto, siano numerosi, fare leva sul cloud per imprimere il giusto slancio allo sviluppo di applicazioni AI può rappresentare un salto nel buio per molte aziende italiane, ancora alle prese con la sfida della digital transformation. È proprio per affiancare queste organizzazioni che TIM Enterprise in partnership con Google Cloud, stanno dando vita a una gamma di soluzioni e servizi in grado di declinare sulle esigenze specifiche del tessuto imprenditoriale italiano.

La proposition ha un obiettivo primario: aiutare le aziende a massimizzare il ritorno sugli investimenti trasferendo non solo tecnologie all’avanguardia, ma anche un approccio agile e competenze certificate, che consentano di semplificare la gestione del ciclo di vita delle applicazioni AI e di dare vita in tempi rapidi a POC (proof of concept scalabili). Combinando uno degli stack tecnologici più avanzati al mondo con la profonda conoscenza delle realtà imprenditoriali italiane di TIM Enterprise, la nuova offerta punta ad accompagnare le imprese lungo una roadmap di successo per la realizzazione di applicazioni AI sempre più in linea con le esigenze del business.

A giugno TIM Enterprise e Google Cloud hanno avviato a Torino il primo Customer Innovation Center. Il nuovo hub tecnologico è dedicato allo sviluppo e alla sperimentazione del Cloud e dell’Intelligenza Artificiale per dimostrare le potenzialità di queste tecnologie applicate nei diversi settori: smart city, turismo, manifatturiero, retail e finanziario. L’obiettivo è quello di guidare l’innovazione e velocizzare la trasformazione della Pubblica Amministrazione e delle imprese. Un vero e proprio showroom dove si intende tradurre la ricerca in casi d’uso reali, applicabili al mercato mettendo al centro le tecnologie disruptive come Intelligenza Artificiale Generativa e Predittiva, Realtà Virtuale e Aumentata, Machine Learning e Internet of Things, per offrire soluzioni smart in grado di sviluppare la competitività e il business delle aziende e degli enti pubblici.

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