dell’economia e certamente anche le strategie di gestione
delle Supply Chain ne hanno risentito. Ma qual è stato il reale
impatto che la crisi ha avuto e come è possibile continuare a
perseguire obiettivi di efficienza logistica nel nuovo contesto
che si è venuto a creare? Queste sono le principali domande a
cui ha cercato di rispondere una recente ricerca svolta da
CapGemini International che ha coinvolto circa 300 responsabili
della Logistica/Supply Chain in Europa (62%), Stati Uniti e
Canada (16%), Asia (13%) e America Latina (5%).
Una prima importante evidenza emersa dallo studio è che circa il
65% degli intervistati ha dovuto modificare le proprie strategie
di business a causa della crisi. A fronte di un aumento di
progetti con obiettivi di breve o brevissimo termine, volti a
ridurre l’entità delle scorte ed i costi logistici, a
risentire della crisi sono stati invece tutti quei progetti –
legati ad esempio alla riprogettazione del network distributivo o
alla gestione integrata della supply chain – i cui benefici sono
riscontrabili solamente in un orizzonte di medio/lungo
periodo.
Tra i progetti rimandati la maggior parte è legata
all’adozione di Tecnologie per l’Informazione e la
Comunicazione (ICT), come risulta evidente se si entra nel
dettaglio dei progetti previsti per il 2009 e rinviati a causa
della crisi. Ai primi cinque posti compaiono infatti tutti
progetti ICT-based: dal supporto alle attività di magazzino
offerto da tecnologie Voice Picking e RFId ai sistemi per la
gestione dei trasporti, dall’implementazione di software
specifici a supporto delle attività logistiche
all’introduzione di sistemi WMS (Warehouse Management
System) o APS (Advanced Planning System). La ricerca di CapGemini
ha mostrato come in media si sia registrata una riduzione di
almeno il 20% rispetto a quanto preventivato per il 2009, e
questo è certamente un motivo di preoccupazione in un ambito
come quello della Logistica in cui le Tecnologie
dell’Informazione e della Comunicazione possono fare la
differenza.
La crisi economica ha pertanto aperto nuove sfide per i
Responsabili della Logistica/Supply Chain. Se da un lato,
infatti, sono chiamati a rispondere alla riduzione della domanda
causata dalla recessione con azioni concrete il cui impatto sia
evidente nel breve o brevissimo termine, dall’altro non
possono tralasciare l’avvio di progetti di più ampio
respiro (spesso basati proprio su tecnologie ICT) volti a
garantire la competitività dell’azienda nel medio/lungo
termine, quando la crisi sarà passata.